La Cecca della cuccagna, alle porte di Lucca

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cecca 2Come sull’albero della cuccagna in questo storico locale di Lucca si possono piacevolmente scoprire varie suggestioni, ricche come doni. Ambiente, cortesia, ottima cantina (con un particolare riguardo a vini locali di piccoli produttori) e menu sapientemente studiato. Un menu che spazia tra piatti di tradizione e variazioni di stile e modernità sostanziale. In sintesi, non si vende fumo. Il tutto in un’atmosfera famigliare che invita a rilassanti chiacchiere e sincere degustazioni. Sono tante le occasioni in cui ho cenato o pranzato qua, ogni volta apprezzando la cucina e spesso scoprendo vini di viva qualità, accompagnata nella mia scelta dal personale o dallo stesso proprietario, che ormai ritengo un amico: Giuseppe. È lui che in primis punta sull’attenzione verso etichette di valore già acquisito o su varianti sperimentali, sempre con un occhio analitico e onesto. Assieme alla sorella, Giuseppe mette il cuore nel suo locale e il risultato è vincente.

Il menu è invitante, ma oggi prima delle impressioni personali (spesso, per particolare scelta, limitate solo a un certo ambito di cibi) vi voglio parlare a nome di avventori che si sono sollazzati alla mia stessa tavola nella sperimentazione di interessanti proposte. Con questa premessa un posto di particolare riguardo (e penso un must del ristorante) va al risotto sul piccione. Già il nome è un programma e richiama al dialetto lucchese di un tempo, sebbene trovi ampi strascichi anche nella Lucca di oggi. Per cui non è risotto al piccione, né un risotto con il piccione, ma un risotto sul piccione. Come se il cremoso piatto si appoggiasse proprio sui sapori rilasciati dalla carne del volatile… E, a proposito, credo vivamente che per chi ama la cacciagione questo sia già un buon motivo per muoversi fino a Coselli, la località dove è situato precisamente il ristorante. Per continuare con la carne, segnalo altri due cavalli di battaglia, questa volta fra i secondi: il peposo, e le costolette di agnello alla brace.

cecca 1E per chi come me ama invece le verdure, non manca mai una fantastica zuppa alla frantoiana e, in stagione, un piatto che io adoro e che penso sia nelle corde anche di chi storce il naso di fronte ai vegetali: le stringhe in umido. Anche in questo caso viene mantenuta una dicitura locale tanto che al pronunciarla ho visto i miei amici emiliani sgranare gli occhi come se parlassi di un piatto venuto da Marte. Anche se poi, da buongustai degni della loro terra, si sono leccati i baffi davanti a quelli che in Toscana o in particolar modo in Lucchesia si chiamano anche “fagiolini serpenti”, o “fagiolini di Sant’Anna”, perché particolarmente abbondanti negli orti nel periodo della festa di Sant’Anna, a fine Luglio.

Ma La Cecca non propone solo carne, in questo diversificandosi da buona parte degli altri ristoranti del territorio. Non manca infatti il pesce fresco, come non mancano una buona scelta di primi piatti di mare che varia spesso e di gustosi antipasti, come una classica e ben riuscita mousse di baccalà.

E da non sottovalutare la carta dei dolci, che contempla pasticceria secca di bel livello, dessert al cucchiaio e crostate fatte in casa e, poi un vero cult per quanto mi riguarda (per questo motivo cerco di venire da queste parti nel periodo di fine autunno o inizio inverno): il castagnaccio: divino!!! Mi domando poi, con la malattia dei castagni degli ultimi anni, dove prendano una farina così gustosa Ma forse è un segreto, e io non l’ho ancora chiesto a Giuseppe. Prossimamente lo farò così da poter divulgare l’informazione anche a voi lettori.

cecca 3Per l’abbinamento, l’ultima scelta è caduta un vino prodotto in Garfagnana e suggeritomi da Giuseppe; dopo una degustazione abbinata sia a piatti di pesce sia di carne, ha stimolato la mia curiosità a tal punto che mi auguro a breve di poter andare a visitare la cantina. Di tratta del Melograno Rosso (vendemmia 2008) di Podere Còncori, del resto riconosciuto come uno dei migliori vini rossi della Lucchesia. Il nome Melograno è nato anni fa da una passeggiata tra le vigne: piante molto vecchie, ricche di fascino, che regalano all’uva e poi al vino grande intensità aromatica e concentrazione di colorie Il rosso rubino è brillante,il profilo aromatico diretto, intrigante, vivace ed espressivo è fatto di frutti rossi di bosco, amarena e pepe, e dalle stesse erbe aromatiche che si trovano nei vigneti. Ne ho apprezzato la struttura che avvolge il palato senza lasciarlo asciutto. La varietà dell’uva con cui è prodotto è il syrah, con una piccola percentuale di vecchi vitigni. Insomma un buon assaggio, che lascia la voglia di conoscere gli altri vini di questa cantina garfagnina.

Ristorante “La Cecca”
Via di Coselli, 55 – Coselli (Capannori, Lucca),
Tel. 0583 94284, fax 0583 948819.
E-mail: info@lacecca.it

Podere Concori
Loc. Concori 1, Fiattone
55027 Gallicano (LU)
Tel e Fax 0583.766374
Cell 339.6323092
www.podereconcori.com

 

 

Francesca Ciuffi

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