Mesa: uno ‘spot” per il Sulcis e il suo Carignano

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Mesa logoApprocciare da comunicatore il mondo del vino ti porta quasi subito a capire che la vera ricchezza non sta tanto nei guadagni o vantaggi che ne possono derivare (pseudo-nulli, almeno nel mio caso…), ma nel patrimonio di storie e di vita vissuta che la gente del vino condivide con te. Si tratta, spesso, di uomini con una luce un po’ speciale, che hanno qualcosa da dire in più rispetto alla media. Credo che Luca Fontana, uomo di marketing e non di vigna, appartenga comunque a questa categoria.

Ho conosciuto Luca durante una degustazione organizzata dall’AIS Castelli Romani. Ero stato invitato (bontà loro) a fare da moderatore alla “prima” romana di Mesa, azienda di recente costituzione nel Sulcis iglesiente, Sardegna del sud. Nata dall’intuizione e dalla passione di Gavino Sanna, famoso pubblicitario padre di alcune delle più belle campagne di advertising degli ultimi decenni, l’azienda vinifica oggi le uve provenienti da 70 ettari nei dintorni di Sant’Anna di Arresi, sulle colline che affacciano su Porto Pino. E’ una zona bellissima, ancora selvaggia ed autentica, lontana anni luce dalla patinata Costa Smeralda; in quelle colline di sabbia nascono vini di grande carattere ed originalità a partire dai più tipici vitigni della zona: cannonau, vermentino e il “padrone di casa” carignano.

Luca Fontana è sbarcato a Roma in compagnia del giovane enologo Stefano Cova (altro bel personaggio, un filo meno “comunicativo” ma competente e con le idee chiare). Uomo di marketing a tutto tondo, dopo un’esperienza significativa nel gruppo Volkswagen, è entrato nell’azienda di famiglia (è il nipote di Sanna) e gestisce oggi tutta la parte commerciale. La lingua è veloce e precisa, come si confà ad un bravo professionista del suo settore. Però la trama del racconto non ha mai derive retoriche o slogan preconfezionati. Luca ama la Sardegna e il suo lavoro, e lo fa capire.

Gavino SannaE così la serata scorre piacevole, tra digressioni storiche, aneddoti, approfondimenti tecnici su vigne e territorio, simpatiche divagazioni da commerciale scafato. Alla fine l’idea che mi sono fatto è che Mesa sia un’azienda che punta sì forte sull’immagine, curata nei minimi particolari (e non potrebbe essere altrimenti!), ma che dietro ad una veste elegante e moderna, ostentata con una sana dose di “ruffianeria”, racchiuda anche tanta, tanta sostanza. Quella di chi ha investito tanto in un territorio non tra i più glamour; di chi porta avanti progetti ambiziosi con lungimirante imprenditorialità, grazie a un team di collaboratori capaci e sensibili; di chi, pubblicitario per una vita, sta girando ora questo ultimo spot per la sua terra, e come testimonial d’eccezione ha scelto luoghi e vitigni unici.

Tali sono il Sulcis e il suo carignano. Qui caldi venti africani e un sole implacabile mettono a dura prova la tenacia di alberelli centenari a piede franco, che in maniera quasi innaturale spuntano da terreni sabbiosi fino al midollo. Qualcuno li ha definiti “veri e propri monumenti della natura che con la terra hanno instaurato un rapporto empatico e simbiotico”.

buio buio mesaIl risultato lo si può apprezzare nel Buio Buio 2010 Carignano del Sulcis in purezza (per l’occasione proposto in magnum). E’ un vino di grande complessità aromatica ed impatto gustativo. Note di frutta scura sono impreziosite e rinfrescate da un profilo balsamico, di erbe officinali e mirto. In bocca ha una corroborante struttura, con l’alcol ben presente ma subito mitigato da una spinta acida che lo rende sincero e piacevole. I tannini sono gentili, levigati, di perfetta maturazione. Elegante e di spiccata morbidezza, vive uno stato di piena godibilità e promette ancora positive evoluzioni.

 

CANTINA MESA
LOC. SU BARONI
SANT’ANNA ARRESI
TEL. 0781/965057

WWW.CANTINAMESA.IT

 

Franco Santini

Franco Santini (santini@acquabuona.it), abruzzese, ingegnere per mestiere, giornalista per passione, ha iniziato a scrivere nel 1998 per L’Ente Editoriale dell’Arma dei Carabinieri. Pian piano, da argomenti tecnico-scientifici è passato al vino e all’enogastronomia, e ora non vuol sentire parlare d’altro! Grande conoscitore della realtà vitivinicola abruzzese, sta allargando sempre più i suoi “confini” al resto dell’Italia enoica. Sceglie le sue mète di viaggio a partire dalla superficie vitata del luogo, e costringe la sua povera compagna ad aiutarlo nella missione di tenere alto il consumo medio di vino pro-capite del paese!

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