Caparbio, ambizioso, creativo, ridanciano, aperto alle critiche ed al confronto, e soprattutto innamorato delle meraviglie che il mare sa offrire. Ecco a voi servito lo chef Daniele Pescatore, un cognome che sembra quasi inventato tanto è azzeccato, impastato su misura per lui e per la sua più grande passione: la cucina di pesce! Daniele, chef noto nel panorama fiorentino e non solo, aveva lasciato i fornelli da un paio di anni dopo la chiusura del suo ristorante, Il Cenacolo del Pescatore a Firenze. Adesso, però, è finalmente tornato, al timone della cucina di un nuovo locale nella parte più storica della città, San Frediano, che gli ha voluto dedicare il nome, dimostrando la fiducia che in lui ripone.
Da’Pescatore ha aperto da pochi mesi e sta già facendo parlare di sé. I proprietari, i fratelli Caprarella, ristoratori con numerose esperienze alle spalle, hanno deciso, questa volta, di puntare molto in alto, con un ristorante che propone una cucina gourmet con un servizio di sala particolarmente attento, e che guarda, con cauta ambizione, al firmamento. L’ambiente è sicuramente fuori dai canoni, ricavato in ciò che è stato per anni un locale notturno. Di giorno le grandi finestre fanno vivere il luogo di luce naturale, mentre la sera l’illuminazione soffusa lo trasforma in un angolo di estremo relax. Grazie al menu pensato per far provare più piatti, 3 a 35 euro, 5 a 55 euro e 7 a 75 euro, è data a tutti, per merito anche della varietà di prezzi, la possibilità di vivere quest’esperienza gastronomica, che non pecca, certo, di banalità.
Nelle creazioni di Daniele, preparazioni mai scontate, si assaporano spesso le sue origini campane, firma indelebile a cui è sempre rimasto fedele. Come al Cenacolo si ritrova il polpo, ma questa volta – peccato! – senza la versione al vapore con il suo brodetto, cibo da strada cult della Napoli golosa. Qui Daniele lo propone soltanto in due versioni, alla brace e fritto, accompagnato da un purè di patate non al burro, ma bensì all’olio extravergine di oliva, a ricordare la sua predisposizione verso una cucina leggera anche quando si parla di frittura, cottura a cui non rinuncia, ma che riesce, sapientemente, a renderla delicata e digeribile.
Tra i piatti del nuovo menu, inaugurato a fine novembre, restano impressi il Baccalà con la sua maionese, un nobilissimo fish and chips magistralmente croccante, arricchito di una maionese senza uova al sapore di baccalà, i Canederli di gamberi e cicale in crema di cavolfiore, delicati ma dal grande impatto gustativo, i Mazzancolle e crema di patate al curry in cui la freschezza del pesce crudo domina piacevolmente il piatto, e per concludere in bellezza il Cheesecake al caprino, crema inglese al caffè, gran bella prova di maestria anche estetica.
La carta dei vini è work in progress: per adesso, ad accogliere il cliente, non molte etichette, anche se le bollicine, sia italiane che francesi, hanno un’interessante rappresentanza.
sono interessato a conoscere la carta dei dolci
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