Fiocco, anzi, papillon rosa in casa Carpineti, la cantina laziale che nel territorio di Cori coltiva una particolare attenzione per i vitigni autoctoni e dal 1994 adotta le procedure dell’agricoltura biologica. La nuova nata è la bollicina Kius in versione Extra Brut realizzata con uve nero buono di Cori che quindi, a dispetto di un colore ambrato dai riflessi rosa salmone, viene battezzata in controetichetta come “vino spumante di qualità rosato”.
A festeggiare l’evento, in occasione della presentazione avvenuta lo scorso 24 ottobre in una serata a tema organizzata presso la sede aziendale, sono accorsi in tantissimi da tutto il territorio pontino e anche oltre fino ad arrivare da Roma.
Per l’occasione, l’intera famiglia Carpineti ha ospitato amici, clienti, giornalisti ed esperti del settore oltre a “semplici” appassionati in una cornice elegantemente e simpaticamente “pink”, con l’illuminazione esterna appositamente studiata e gli invitati stimolati a indossare o portare con sé accessori di colore rosa.
La serata e la degustazione del Kius sono state accompagnate dai finger food di Campana Street Food, a cura di Emanuele e Gianmarco Campana, dall’intrattenimento video in time-lapse del ciclo vitale della pianta e del grappolo e dalle sorprese in rosa, come la sfilata di un’acconciatura a tema realizzata dallo styling Antonio Neri su una modella dell’Agenzia Glamour & Fun di Roma.
Nulla di tutto ciò ha comunque spostato l’attenzione di tutti dal vero protagonista della serata, il nuovo spumante, che rappresenta una vera novità per l’areale e la regione intera, poiché ottenuto proprio da un uvaggio rosso, nobile e tipico, come il Nero Buono di Cori, utilizzato in purezza e affinato 30 mesi sui lieviti, il quale conferisce a questo vino la consistenza, l’aristocrazia e l’ampiezza di una grande bollicina. Alla famiglia Carpineti, già votata al biologico e orientata al biodinamico con il recupero di lavorazioni della tradizione, va anche il merito di aver recuperato ed elevato a valore questo vitigno, nonché quello di aver tentato una lavorazione nuova ed azzeccata che ne ha offerto un’interpretazione davvero creativa e godibile, che lo stesso Paolo Carpineti ha efficacemente sintetizzato come: “Armonica, vibrante, persuasiva, accattivante, seducente”.
Già conoscevamo la freschezza e la bevibilità del Kius Brut ottenuto da uve Bellone in purezza, ma con questo nuovo prodotto, che gli si affianca in un completamento quasi naturale, ci troviamo di fronte a un vino dal perlage più grosso, che crea una spuma soffice e più cremosa, dai profumi più evoluti, che appaiono fragranti e delicati, sul registro fruttato che evidenzia note di arancia e cedro, con riverberi di crosta di pane. In bocca è ampio, realmente armonico nelle varie componenti e coerente, con un gusto ancora orientato agli agrumi, vagamente canditi e all’albicocca, con una beva meno agile della versione brut a base Bellone, ma decisamente più intensa e raffinata, avvolgente e palpitante, più femminile e intrigante. In una parola: sensuale.
nella seconda immagine: Paolo Carpineti
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