Dal 7 ottobre al 27 novembre l’86^ fiera del Tartufo Bianco d’Alba

0
10095

Tartufo Bianco d'AlbaVenerdì 7 ottobre, alle ore 17.30 al Teatro Sociale “Giorgio Busca” di Alba, si inaugura la 86ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Ospite d’eccezione il Presidente del Senato Pietro Grasso, la cui presenza testimonia l’attenzione delle più alte cariche dello Stato verso la manifestazione, inserita nel 2016 tra i maggiori eventi nazionali dal MIPAAF, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Grande successo per il progetto Breathe the Truffle, il crowdfunding  per la salvaguardia delle tartufaie a rischio del Sud Piemonte, che ha già raccolto oltre 10 mila euro

LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO AL CENTRO DELLA 86ª EDIZIONE

La Fiera del Tartufo Bianco d’Alba è il grande contenitore di una serie di eventi legati alla valorizzazione del tartufo come patrimonio culturale collettivo: è dello scorso 23 settembre la proposta di candidatura a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, portata avanti dall’Associazione Nazionale Città del Tartufo insieme al Centro Nazionale Studi Tartufo, nella quale si intende valorizzare quell’insieme di saperi e pratiche, di narrazioni e tradizioni che caratterizzano il mondo dei cercatori nel loro rapporto con ambiente, mito e cane.

Proprio per questo la Fiera di Alba ha scelto l’albero quale immagine di questa edizione, metafora del paesaggio straordinario nel quale nasce e si riproduce il Tuber magnatum Pico. L’albero è il legame imprescindibile con la natura, perché è tramite la simbiosi con le radici che il tartufo può svilupparsi e prosperare. Per questo la Fiera ha intrapreso un percorso che nei prossimi anni condurrà a ridurre sensibilmente il proprio impatto ambientale, una fiera green che si impegna a contenere i rifiuti immessi al consumo, aumentare la raccolta differenziata, formare gruppi di eco-volontari.

Ma l’equilibrio tra natura e tartufo è così fragile che va tutelato anche con azioni aperte a tutti i cittadini: con questo obiettivo è nata la prima campagna di crowdfunding per la salvaguardia delle tartufaie a rischio del Sud Piemonte. Il progetto Breathe the Truffle è realizzato e coordinato dal Centro Nazionale Studi del Tartufo, in collaborazione con l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, l’Unione delle Associazioni Trifulau Piemontesi e il progetto Save the Truffle. Avviato lo scorso 21 settembre sulla piattaforma  HYPERLINK “breathetruffle.fieradeltartufo.org” breathetruffle.fieradeltartufo.org, ha già raccolto, in poco più di una settimana, oltre 10 mila euro.

I primi donatori ad aver supportato la causa di Breathe the Truffle sono stati, in ordine alfabetico: Antonio Degiacomi, presidente del Centro Studi Nazionale del Tartufo, Associazione Commercianti Albesi, Banca d’Alba Credito Cooperativo, Centro Nazionale Studi del Tartufo, Confartigianato Cuneo, Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero, Galup Panettoni, Idrocentro, Manufatti Sant’Antonio, Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo, Rivista Idea e RW Comunicazione.

“Breathe the Truffle rappresenta il primo esempio a livello mondiale di crowdfunding legato alla difesa del Tartufo Bianco d’Alba, il prodotto della terra che più di ogni altro rappresenta il territorio di Langhe, Roero e Monferrato – dichiara Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Chi sta donando è animato da una profonda e autentica sensibilità ambientale legata alla rarità e l’eccezionalità del Re dei Funghi, ma anche alla consapevolezza di contribuire in modo diretto e attivo alla tutela di uno degli ambienti naturali e paesaggistici più particolari al mondo, un bene collettivo che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità e che tutti siamo chiamati a difendere per la sua bellezza e unicità”.

GRANDI MOSTRE ED EVENTI: LA FIERA OLTRE IL TARTUFO
Dall’8 ottobre al 27 novembre Alba sarà il cuore pulsante di un evento che ha senza dubbio nel tartufo e nel Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba il suo clou, ma che si caratterizza per una serie di appuntamenti che valorizzano l’intero territorio di Langhe, Roero e Monferrato, le sue eccellenze enologiche, storiche, imprenditoriali e culturali. Si va infatti dalle mostre d’arte su Giacomo Balla, Francesco Clemente, Mario Lattes, Lucio Fontana e Gillo Dorfles, alla prima mostra in Italia dedicata alla cucina italiana d’autore e ai suoi protagonisti: Regine & Re di Cuochi. E poi l’Alba Truffle Show, un grande contenitore di eventi culturali ed enogastronomici che vedrà alternarsi personaggi dello spettacolo, chef internazionali e cuochi del territorio, scrittori e artisti. E ancora la musica con l’esibizione della signora del jazz Dee Dee Bridgewater, le attività per i più piccoli con l’Alba Truffle Bimbi “Green” e le esperienze sensoriali delle Wine Tasting Experience, degustazioni dedicate allo sterminato patrimonio vitivinicolo di Langhe e Roero e l’Analisi Sensoriale del Tartufo.

UN TERRITORIO PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Un angolo d’Italia unico che racchiude eccellenze irripetibili. Qui regna non solo il “diamante grigio” che faceva impazzire Cavour e mandava in estasi Vittorio Emanuele II, ma anche il Barolo e il Barbaresco, i castelli, le torri e i villaggi fortificati, che riconducono a un medioevo di lotte e splendori: pellegrini, mercanti di sale, capitani di ventura, crociati, monaci benedettini hanno calpestato questa terra, lasciandovi un’eredità, un segno, un retaggio. Ma sono stati i contadini in secoli di fatica a modellare le colline nel paesaggio che si apre oggi agli occhi del visitatore. Perché questa parte del Piemonte conserva ancora la propria anima antica e contadina, tra boschi di querce e rittani, noccioleti e pascoli, fagiani e cinghiali, borghi di pietra e chiese campestri. Un’anima ruvida raccontata magistralmente da Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, due dei più grandi scrittori italiani del ‘900 cresciuti su queste colline. Non stupisce che, dal 2014, questo territorio è annoverato tra i Patrimoni dell’Umanità e il Paesaggio Culturale di questi vigneti è stato dichiarato il 50° sito italiano protetto dall’UNESCO.

L'AcquaBuona

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here