“Selecta” in degustazione a Palazzo Brancaccio

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Brancaccio_6ROMA – C’era solo l’imbarazzo della scelta, lo scorso 24 ottobre, nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio, nel cuore di Roma, quando mi sono immerso fra i banchi di degustazione proposti dalla casa di distribuzione Selecta, fondata nel 1989 da Guido Bruzzo, Luciana Schena e Roberto Melloni. Una azienda che negli anni ha raggiunto uno spessore di primo piano nel settore della distribuzione agroalimentare ed enogastronomica, riuscendo nell’intento di abbattere le numerose mediazioni della distribuzione classica per creare in tal modo una corsia preferenziale tra il produttore e il consumatore, in grado di ridurre al minimo i tempi di approvvigionamento di prodotti i quali, anche nella freschezza, trovano un fattore qualitativo e qualificante. Selecta ha stabilito rapporti con realtà produttive virtuose in tutto il mondo, offrendo un servizio di gestione dei prodotti in grado di assicurare la conservazione e la corretta stagionatura degli alimenti in stoccaggio e distribuzione, garantendo scelte sempre adeguate alle esigenze della fitta rete di rivenditori, ristoratori e clienti interessati che nel frattempo è andata costituendosi.

Oggi Selecta gestisce prodotti provenienti da decine di Paesi in tutto il mondo, Italia inclusa, e accoglie nel suo portfolio svariate eccellenze appartenenti a moltissime categorie merceologiche del settore alimentare ed enologico. Una selezione di questi prodotti è stata proposta nel corso dell’evento romano dello scorso ottobre. Nella vastità e varietà dei banchi di assaggio, dove oltre a grandi vini francesi, piuttosto che a degustazioni di salumi o formaggi, potevi imbatterti in felici abbinamenti di vini passiti o grandi Porto invecchiati con raffinati cioccolati, ho pensato di concentrarmi sul vino e su alcune specificità territoriali, come la Champagne e il Trentino Alto Adige.

CHAMPAGNE

R&L LegrasBrut Cuvèe Saint-Vincent 2008

saint-vincent-2008Questo champagne è un omaggio che dal 1964 la famiglia Legras offre al Santo Patrono protettore dei viticoltori, una prestigiosa cuvée da vecchi e selezionati vigneti di chardonnay a Chouilly, grand cru Cotes des Blancs, prodotta solo nelle annate eccezionali, circa due o tre volte ogni 10 anni, da una Maison storica (oltre 200 anni). Aromi di frutta secca e crosta di pane lasciano il campo a fragranze di mandorle tostate e scorza di limone, per un riscontro gustativo complesso che si chiude su nuance di miele di acacia e pietra focaia. Equilibrato e raffinato, con una consistenza che lo rende eccezionale per decenni. Fantastico.

Palmer & Co.

È una cooperativa fondata nel 1947 come Producteurs des Grands Crus de Champagne da sette coltivatori di Avize.  L’azienda si è trasferita nella sede attuale a Reims nel 1959 e oggi raccoglie oltre 200 coltivatori tra 40 villaggi e 365 ettari di vigneto, per lo più nella Montagne des Reims. Una grande maison di Champagne che però non conoscevo e che Selecta mi ha permesso di scoprire ad ampio spettro.

Brut Réserve

palmer_reserveE’ lo Champagne che rappresenta lo stile e la firma della maison, realizzato con le uve (chardonnay, pinot nero e pinot meunier) di 40 diversi cru, per una cuvée completata con una correzione di vino di riserva (fino a 5 anni) e una sosta sui lieviti per almeno 4 anni prima del dégorgement. Al naso offre un ampio ventaglio aromatico, fruttato e speziato, dove mela e pera si intrecciano a frutta secca e note di pasticceria. Al palato è ricco e polposo, regalando ancora note di frutta, con albicocca e ribes bianco disidratato, ma anche una trama speziata di nocciola e caffè. Finale lungo e strutturato, con un sorso fresco e composito. Croccante.

palmer_extra-reserveExtra Brut Réserve

Sulla base del Brut, questa versione “limited” più esclusiva allunga la sosta sui lieviti fino a 6 anni e dopo la sboccatura riposa ancora un anno in bottiglia, per un più basso contenuto di zuccheri che lo avvicina a un pas dosé, ma soprattutto lo rende ancora più pieno e armonioso. Ancora frutta a fare la voce grossa sia al naso, dove si percepisce anche un gradevole bouquet floreale, che al palato, ma soprattutto acidità e mineralità più evidenti, per una beva rotonda e corposa. Compatto.

Rosé Réserve

palmer_rosé-reserveLa composizione di questo Rosé richiama quella del Brut Réserve, una base chardonnay e pinot noir con una correzione di pinot meunier, a cui si aggiunge però un 15% circa di vino rosso realizzato con metodo “Solera” avviato 25 anni fa, come da tradizione per Sherry o Porto, in botti di rovere sovrapposte per travasi parziali e rabbocchi nel tempo. Questa particolare aggiunta, introdotta nel cuore della vinificazione dello Champagne, conferisce al Rosé Réserve, oltre all’impronta cromatica, anche caratteristiche organolettiche peculiari ed intriganti. Aromi intensi di fragoline di bosco e ribes nero, con delicate note speziate di vaniglia e cannella; al gusto è incisivo, cremoso ma fresco, fragrante e composito, elegante e corposo. In una parola: Delizioso.

palmer_blanc-de-noirBlanc de noir

Questo champagne gioca sottilmente tra l’acidità del pinot meunier e la fragranza del pinot noir, con aromi di frutta rossa e viola, e sentori agrumati. In bocca spiccano ciliegia e ribes, ma anche pesca gialla e albicocca, con riverberi di pompelmo rosa. Una struttura più fine rispetto alle Réserve, minore corposità e spessore, ma sfumature e freschezza più dinamiche, per una beva interessante e … Docile.

ALTO ADIGE

hartmann-dona-1Hartmann Donà

Cantina di Cermes, piccolo centro vicino Merano, dove Hartmann Donà lavora una parcella ripidissima oltre un’altra più verso Bolzano. Enologo di esperienza (Cantine Terlano), prima conferitore e dal 2000 in proprio e concentrato sulle sue vigne e sui suoi vini.

Sauvignon blanc 2015

Ottima espressione varietale, delicato e floreale nei profumi, elegante e sofisticato nelle fragranze, con aromi di fiori bianchi e frutta matura come pesca gialla e albicocca, replicate al palato con note minerali di iodio e pietra focaia nel finale di beva. Un’interpretazione altoatesina distintiva del profilo Donà, che spicca per freschezza e pienezza gustativa. Raffinato.

Gewürztraminer 2015

Già seducente al naso per un bouquet composito di rosa e frutta esotica, con sentori di spezie come pepe bianco, nocciola tostata e vaniglia, risulta avvolgente al palato, dove l’aromaticità del vitigno, peculiare e non stravolta, è sostenuta da un nerbo acido fresco che armonizza il sorso. Un vino che si lascia bere con agilità e che al tempo stesso si fa “masticare” con gusto risultando sempre caldo, equilibrato e profondo. Sontuoso.

Donà Blanc 2011

hartmann-donaAnzitutto chiedo venia se non sono sicuro dell’annata degustata, qualcuno potrebbe smentire, ma il mio appunto non è chiaro. Si tratta di una cuvée di pinot bianco (60%) e chardonnay (40%) che si esprime magicamente nel tempo, grazie alla materia prima, curata e proveniente da vigne storiche insediate su terreni particolarmente ricchi, ma grazie soprattutto a un’attenta lavorazione che prevede due anni di affinamento in legno e altri due in bottiglia. Approccio olfattivo complesso e incisivo, con intrecci floreali, fruttati e speziati. In bocca entra caldo e morbido, un sorso pieno di fragranze accattivanti, fatte di frutta matura sospinte da una spalla acida e sostenute da una ricca mineralità nella trama gustativa. Strutturato.

Donà Noir 2011

Questo è il pinot noir di Donà, la sua interpretazione, lavorato con lieviti naturali in tini di rovere, affinato in botti per due anni ed altri due in bottiglia, per un concetto identitario fedele e sottilmente altoatesino. Il profilo aromatico è invitante, con note di rosa canina e frutti di bosco, nobilitate dalle sfumature speziate di pepe rosa e chiodi di garofano. Al palato è ampio e incisivo, elegante e vellutato, con evidenti note di lampone e fragoline di bosco, ma anche visciole e ribes nero, poi emergono le sfumature aromatiche di liquirizia e cacao, con un finale piacevolmente e delicatamente balsamico. Seducente.

Donà Rouge 2011

Una base di schiava, con saldo di lagrein e pinot noir, compongono questo vino fortemente rappresentativo dell’idea rossa che vuole esprimere Donà, affinato anche questo 4 anni di cui due in legno e altrettanti in cantina. La schiava è la grande protagonista, sia al naso che al palato, con aromi di frutti di bosco e viola, con fragranze di amarena e composta di ciliegie, che liberano per via retronasale riverberi di pepe rosa, humus, zenzero e caffè, intrecciate con aliti di eucalipto e concia, il tutto in grande armonia. Struttura ed eleganza, forma e sostanza. Superbo.

TRENTINO

Balter

Nei pressi di Rovereto, Nicola Balter supervisiona le attività produttive dell’azienda fondata con papà Francesco e la sorella Barbara. Dieci ettari di vigneti a 350 metri di quota, nel bel mezzo della Vallagarina, curando piante in parte coltivate tradizionalmente a pergola e in parte a guyot, limitando al meglio la resa per ottenere grappoli particolarmente ricchi.

Barbanico 2013

balter-fermiÈ un blend di lagrein (60%), merlot (20 %) e cabernet sauvignon (20%), lavorate separatamente e vinificate in barriques sia per la malolattica, sia per l’affinamento, che dura almeno un anno e mezzo, per poi riposare in cantina e completare la maturazione. Il nome è un omaggio a Nicola e alla sorella Barbara, volendo rappresentare, con questo vino, la massima espressione del territorio. Al naso offre profumi di frutti di bosco, con riverberi vegetali e note di tabacco e cuoio; in bocca ha un incedere inizialmente felpato, poi si scioglie e avvolge il palato con fragranze di mora e cerasa in confettura, invitando alla beva con una bella acidità e un ritorno di sottobosco, con tracce di humus e sfumature di radice di liquirizia e caffè. Penetrante.

Brut

glassUn Trentodoc da una cuvée di chardonnay che in parte fermenta anche in barriques, dove questa percentuale di mosto sosta almeno 8 mesi con tanto di malolattica; una volta assemblato e imbottigliato, con l’aggiunta del liqueur de tirage, il vino sosta in cantina, sui lieviti, da 30 a 36 mesi, fino alla sboccatura. Una bollicina fine e persistente, che al naso rivela questo lungo rapporto con i lieviti, grazie ad aromi di panetteria e biscotti, con note di fondo agrumate e sfumature vanigliate. Al palato è armonico, fresco, vagamente fruttato, con un allungo sapido e minerale che conferisce al sorso eleganza e profondità. Smaliziato.

Brut Riserva

balter_mossiQuesto è un grande Brut, realizzato nelle annate propizie selezionando lo chardonnay migliore delle pergole più vecchie, con l’aggiunta di un 20% di pinot noir nella prima fase della vinificazione, per una lavorazione che allunga i tempi di affinamento sui lieviti fino a 48 mesi. Ne risulta un millesimato di grande spessore, già ricchissimo nell’approccio olfattivo, dal fruttato, sul registro agrumato, al floreale, dalle note di ginepro a quelle di fieno, dalla nocciola tostata alla crosta di pane, in un intreccio davvero piacevole. Al palato è ancora complesso, ampio, strutturato e fresco, con un’acidità irrequieta che sostiene fragranze di cedro e albicocca; il sorso regala un ritorno iodato e sapido, con la speziatura del legno che, leggera, si fonde con la scia minerale. Maturo.

Brut Rosé

Poco più di 3.000 bottiglie per un Rosé da uve pinot noir con saldo di chardonnay, caratterizzato da una breve macerazione carbonica e da 24 mesi di sosta sui lieviti. Aromi delicati di sottobosco con riverberi di rosa canina e appena un soffio pepato. In bocca entra con una leggera pungenza, ma le fragranze di fragoline e lamponi ammorbidiscono il sorso, che seduce con un contrastante fondo amaricante che ricorda il pompelmo rosa. Buona freschezza e discreta persistenza, un connubio gusto-olfattivo femminile che si lascia bere con gusto e rapisce lo sguardo con un colore rosa antico delicato e cangiante. Accattivante.

Riccardo Brandi

Riccardo Brandi (brandi@acquabuona.it), romano, laureato in Scienze della Comunicazione, affronta con rigore un lavoro votato ai calcoli ed alla tecnologia avanzata nel mondo della comunicazione. Valvola di sfogo a tanta austerità sono le emozioni che trae dalla passione per il vino di qualità e da ogni aspetto del mondo enogastronomico. Ha frequentato corsi di degustazione (AIS), di abbinamento (vino/cibo), di approfondimento (sigari e distillati) e gastronomia (Gambero Rosso). Enoturista e gourmet a tutto campo, oggi ha un credo profondo: degustare, scrivere e condividere esperienze sensoriali.

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