Stanglwirt: quando eco-friendly e bio-hotel non sono solo slogan

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stanglwirt-con-neveLo confesso: da un po’ di tempo quando leggo i prefissi “bio” ed “eco” reagisco con sospetto. Ormai è tutto bio-eco-qualcosa: lo zoo che diventa bio-parco; la trattoria rurale che diventa bio-osteria; l’hotel che si trasforma in eco-resort. E così via, a colpi di prefissi: l’importante è propinarci una qualche bio-eco-esperienza, in modo che siamo tutti più felici e più sani con questo ritorno alla “vita”. Per poi scoprire che di vitale, sostenibile e autentico, alla fine, spesso c’è ben poco.  Ecco perché quando ho scoperto lo Stanglwirt – luogo speciale in Austria di cui avevo letto gran meraviglie  – vedere la parolina “bio-hotel” nell’anagrafica completa della struttura mi ha istintivamente reso diffidente…

Approccio total-green. Sostenibilità ambientale. Fattoria biologica di montagna integrata ad un hotel di lusso. Arieccoci, ho pensato… l’ennesimo “fenomeno” pronto a stupirci a forza di slogan alla moda! E invece, stavolta, ho trovato tanta sostanza dietro le belle parole: un sogno visionario di un uomo, reso concreto da una filosofia di vita declinata in reale attenzione al cliente, ma prima di tutto all’ambiente. Lo Stanglwirt è un luogo unico ed esclusivo che vorrei raccontarvi, invitandovi anche alla scoperta di un territorio bellissimo – quello del Tirolo austriaco e delle Alpi di Kitzbȕel – in parte ancora inedito al pubblico nostrano, specie del centro-sud Italia.

gasthof-winter-2Partendo da nord ci arrivate facilmente: un centinaio di Km più su del passo del Brennero, tutta autostrada e poi una quindicina di km di via di montagna comoda e ben tenuta. In alternativa potete volare su Salisburgo, Innsbruck o Monaco di Baviera e da lì mettete in conto un’oretta d’auto. Kitzbüel è senz’altro il paese più conosciuto: classica atmosfera tirolese, con negozietti alla moda, caffè e ristorantini, è al centro di uno dei comprensori di montagna più rinomati del pianeta, da tempo tappa fissa della Coppa del Mondo di Sci (con la mitica “Streif”, che gli appassionati conoscono come la più ambita e temibile discesa libera al mondo). A pochi Km da Kitzbȕel c’è il meno noto (almeno in Italia) comprensorio dello Skiwelt Wilder Kaiser Brixental: un centinaio di impianti di risalita, quasi 300 chilometri di piste, decine di baite e ristoranti in quota, è un vero paradiso per gli amanti dello sci, ma anche d’estate attrae moltissimi turisti con i suoi percorsi di trekking e i parchi tematici per famiglie.    

In questo contesto ha preso forma negli ultimi 50 anni il progetto visionario di Balthasar Hauser, personaggio poliedrico che si fa fatica a descrivere in poche righe: instancabile perfezionista, ha sempre voluto essere semplicemente un contadino, ma ha finito per diventare uno dei più famosi imprenditori d’Austria, pioniere di un approccio total-green ed eco-compatibile che dovrebbe essere preso a modello in tutto il mondo.

familiehauserinstrumente1Lo Stanglwirt oggi è uno degli hotel più rinomati d’Europa oltre ad essere – con 280 dipendenti a tempo pieno, di cui 50 solo nelle cucine – uno dei più grandi al mondo gestito privatamente da un’unica famiglia: è difficile credere che negli anni Settanta fosse una piccola locanda per boscaioli ed allevatori, con un’osteria (aperta ininterrottamente da oltre 250 anni) e sette stanze!

Attualmente la struttura si estende su ben 12 ettari, con 171 stanze e suites, un bar e tre ristoranti, campi da tennis, da bowling, da golf e maneggi indoor e outdoor, un’area benessere unica al mondo di 12.000 mq, con decine di piscine di acqua calda interne ed esterne, distribuite in un’area famiglia con annesso parco acquatico dedicato ai più piccoli e uno spazio riservato ad adulti in cerca di relax e tranquillità. Per non parlare di un’intera piccola fattoria tirolese solo per bambini; di una centrale termica a biomassa con annessa falegnameria; di un allevamento di mucche di razza Simmental che fornisce latte biologico all’hotel e al centro di produzione di formaggi, lavorati in alta quota secondo antiche tecniche artigianali; di uno spazio riservato lungo 14 Km per la pesca di fiume; di un allevamento di purosangue lipizziani…e si potrebbe continuare a lungo.

Ma la cosa più bella di questo hotel, o meglio di questo “mondo” dello Stanglwirt, è la filosofia ispiratrice che si nasconde dietro ogni dettaglio e che si potrebbe riassumere nel motto: “usa solo ciò che trovi in natura e proteggilo”. Fin dall’inizio, infatti, la famiglia Hauser ha capito che l’unico modo per vivere in simbiosi con la montagna e con il suo prezioso ecosistema fosse quello di sfruttarne sì le risorse – acqua, terra, roccia, legno – “ripagandole” però con un’opera di custodia e salvaguardia ambientale che viene prima di ogni altra cosa.

solepool-im-winterTutti gli edifici sono realizzati quasi interamente in legno e materiali naturali, integrati perfettamente nel contesto, con tetti inerbiti in modo da sembrare un tutt’uno con i proverbiali prati tirolesi. Il 97% dell’energia è autoprodotta (!): da una centrale termica a biomassa che brucia principalmente gli scarti delle attività agricole e forestali, da una centrale idroelettrica che sfrutta una sorgente sotterranea e da pompe di calore che raccolgono energia geotermica. Oltre 600 ettari di boschi e praterie d’alta quota – a cui si aggiungono i 14 km del fiume per la pesca – sono sotto il diretto controllo e la tutela degli Hauser, che collaborano attivamente con il WWF locale, proponendo corsi, iniziative, eventi dedicati al riciclo, all’utilizzo consapevole delle risorse naturali, alla lotta allo spreco di energia e di cibo. L’ambizione è quella non solo di far star bene i propri ospiti, ma di trasferire loro dei valori che possano poi essere da ispirazione nella vita di tutti i giorni.

Insomma, se esiste un modo etico di fare business e, almeno per me, di dare finalmente un senso agli abusati prefissi “eco”&”bio”, lo Stanglwirt rappresenta quanto di più vero io abbia finora visto.

Biohotel Stanglwirt Green Spa Resort
Austria – 6353 Going (Tirol) – Tel. +43 (0) 53582000
www.stanglwirt.com (anche in italiano)

Franco Santini

Franco Santini (santini@acquabuona.it), abruzzese, ingegnere per mestiere, giornalista per passione, ha iniziato a scrivere nel 1998 per L’Ente Editoriale dell’Arma dei Carabinieri. Pian piano, da argomenti tecnico-scientifici è passato al vino e all’enogastronomia, e ora non vuol sentire parlare d’altro! Grande conoscitore della realtà vitivinicola abruzzese, sta allargando sempre più i suoi “confini” al resto dell’Italia enoica. Sceglie le sue mète di viaggio a partire dalla superficie vitata del luogo, e costringe la sua povera compagna ad aiutarlo nella missione di tenere alto il consumo medio di vino pro-capite del paese!

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