Davanti al mare arrabbiato. La cucina solida e illuminata del Relais Torre Mozza di Piombino

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img_7099-1Che piacere le cene in riva al mare, nelle sere della bella stagione! Ma possono essere sorprendenti anche quelle con il maltempo, inaspettato anche se non inconsueto in una primavera che ha proceduto per stop and go facendo arrabbiare non poco ristoratori ed albergatori. Proprio questo viene da pensare arrivando al cospetto della Torre Mozza, torre di avvistamento affacciata sul mar Tirreno fra Piombino e Follonica, ed edificata verso il 1500 per sorvegliare il traffico dei minerali con l’isola d’Elba. La notte è buia, cade qualche goccia di pioggia, e il mare è affascinante e suggestivo con il suo rombo piuttosto arrabbiato. Sono le sue onde spumeggianti che vediamo rincorrersi dopo aver messo “le gambe sotto al tavolo” in una veranda adibita a sala sorprendentemente piena per essere un lunedì, occupata soprattutto, ma non solo, da ospiti stranieri.

Si, perché il Relais Torre Mozza fa parte di quella nutrita schiera di strutture ricettive di alto livello che si mettono in gioco con un ristorante gourmet. Qui, bisogna dire, si avverte di meno la sensazione di “essere in casa d’altri”, esterni in una comunità di ospiti che invece condiziona, o perlomeno ci condiziona in questi casi. E si avverte palpabile un certo nervosismo; un nervosismo silenzioso in sala, meno in cucina, dovuto a quello che è forse un inatteso successo della serata, tanto da rendere complicata la gestione dei tavoli fra alloggiati ed esterni. Ciò non impedirà comunque ad accuratezza e premura di rivelarsi caratteri fondamentali del servizio.

img_7093-1Fin dai benvenuto della cucina, molto centrati, si avverte chiaramente una solida padronanza tecnica, frutto di buone scuole e, presumiamo, di esperienze formative di peso. Così come si avvertono la nitidezza dei sapori, le idee centrate e la precisione del gesto, anche se poi nel proseguo non ci troveremo di fronte ad impiattamenti millimetrici o a composizioni concettuali, ma ad una cucina “verace” che si muove nell’alveo della classicità scegliendo di innovare il giusto, aggiungendo ad una impostazione “sostanziosa” spunti d’autore negli accostamenti o nei “tocchi di luce e colore” (gel al limone, zabaione di melone, liquirizia…)

Per esempio, i fusilloni al cacciucco, crudo e cotto di mare costituiscono un piatto ambizioso e riuscito per costruzione e gestione dei sapori. Ancorato alla tradizione, da cui attinge la base sapida, si inserisce nella tendenza dell’unire il cotto al crudo, cosa che con il pesce può portare a risultati assai interessanti. Un’idea semplice ma azzeccata, perché movimenta e contrasta la pietanza, coniugando consistenze e temperature diverse, oltre che, naturalmente, sapori brillanti che in questo caso invogliano a terminare il piatto con allegria e leggerezza.

img_7094-1Vi sono molti modi per presentare una pietanza, questo è ovvio, e l’aspetto visivo è il primo a destare l’interesse. Il petto d’anatra con panna acida, melograno e terrina di fegato grasso è davvero divertente nella sua evocazione (ci pare) di forme marine, e al palato risulta fresco, succulento, dal piacevole contrasto dolce-acido. La precisione delle forme torna poi protagonista nei curatissimi dolci, come nel tubo di cioccolato, liquirizia e crema di zafferano, in cui il gusto dominante riesce ad essere vivacizzato e stemperato con abilità.

La scelta dei vini non è sconfinata ma interessante, così come i prezzi, vista l’esperienza a tavola: due i menù degustazione, a 45 euro con i classici della cucina e a 55 euro con proposte di mare; alla carta due piatti più dessert stanno sui 40 euro.

Relais Torre Mozza
Località Torre Mozza, 3 – Piombino (Li)
Tel. 0565.252102
info@relaistorremozza.com
www.relaistorremozza.com

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Riccardo Farchioni

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