Il 2019 è un anno speciale per L’AcquaBuona, il motivo è semplice e strabiliante al tempo stesso: il 15 giugno di quest’anno compirà 20 anni. Vent’anni! Sembra incredibile ma ė così. E sembra pure che ci dovremo abituare a considerarci, una volta per tutte, dei veri e propri veterani del web.
Quindi ci siamo detti: per la nostra rivista è tempo di cambiare, cambiare decisamente pur senza rinnegare la propria identità. E allora non si tratterà di un semplice restyling ma di un rinnovamento radicale: anzi, di una vera e propria rivoluzione. L’aspetto cambierà completamente, ma senza dimenticare il passato, perché del passato ne andiamo orgogliosi, orgogliosi di questi venti anni di assaggi, riflessioni, emozioni che abbiamo cercato di trasmettere e raccontare con immutato slancio passionale.
Nel serrato confronto che ci ha portati al concepimento della nuova AcquaBuona, dove una gran parte in capitolo l’ha avuta Winetrade in qualità di consulente tecnico, l’aggiornamento ha puntato all’essenza della comunicazione via web: immagini più grandi e impattanti campeggeranno infatti in home page. Ma i veri protagonisti saranno i contenuti, solidi e corposi come avete imparato a conoscerli e ad apprezzarli in tutti questi anni, distribuiti in varie sezioni e corroborati da nuove collaborazioni. Quelli più recenti avranno maggiore enfasi, ma gli altri non scompariranno troppo rapidamente. Anzi, una delle novità riguarderà anche il fertile ripescaggio dai voluminosi archivi della casa, grazie all’inaugurazione di sezioni quali “Emersioni” o “Riscopriamoli“.
Forse però la più grande novità sarà costituita dalle “pillole de L’AcquaBuona“: contenuti flash, una immagine e un breve commento che saranno inseriti live mentre stiamo vivendo una esperienza sensoriale che valga la pena di essere “fotografata” immediatamente, per poi magari approfondirla in un altro momento e con un altro respiro testuale. In fondo, perché arricchire di contenuti i server di Zuckerberg e compagnia, quando possiamo arricchire i nostri?
E poi c’è l’orgoglio, l’orgoglio dei nostri primi vent’anni, consultabile grazie ad Anto/Logicamente, un menù da cui pescare tutti i nostri articoli suddivisi per categorie o per autore. Insomma, direttamente dal mondo del cibo e del vino, passato e presente, “sedimentazioni” ed aggiornamenti “sul pezzo” convivranno in piena armonia e, sperabilmente, in efficace sintesi. Tutto questo sarà la nuova AcquaBuona.
Ma non finisce qui, dal momento in cui il restyling grafico e il “peso” dei 20 anni ci hanno offerto la stura per ampliare il parco dei collaboratori, approdando non senza emozione a nomi altisonanti e ben conosciuti nell’ambito dell’enomondo. Ma questa è un’altra storia ancora, sempre a favor di rivoluzione, che scoprirete a stretto giro di posta!