Dalla Vitæ: il vino come esperienza, il vino come esplorazione, il vino come narrazione

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Questa iniziativa mi piace perché possiede un di più.

Perché il mero aspetto commerciale, che pure contempla, mi sembra passi persino in subordine. Perché, in fondo, tutto l’ambaradan risente dell’anima delle persone che l’hanno messo in piedi, e della loro sensibilità. Respira cultura, e te la dà.

Arnaldo Rossi nella sua vita ha deciso di intraprendere già da tempi non sospetti l’attività di esploratore di vini, inizialmente complementare a quella storica di ristoratore (sua la mitica Taverna Pane e Vino, a Cortona) ma talmente coinvolgente da averlo incoraggiato a trasformarsi pure lui in vignaiolo. Sulle colline di Castiglion Fiorentino alleva vecchie viti maritate secondo i crismi di una agronomia pulita, mentre un approccio enologico per niente interventista fa nascere vini ad alto tasso di sincerità e franchezza.

Il suo sguardo rivolto all’enomondo è quindi uno sguardo dal didentro. Ma non è uno sguardo omologato. Tutt’altro. Delle cose del vino Arnaldo ama il lato esperienziale, il tessuto connettivo delle relazioni umane, le visioni che le muovono. Dei gesti e dei modi attinenti al vino Arnaldo ama il rispetto, soprattutto nei confronti della natura, quasi fosse un sacro postulato esistenziale. Arnaldo ama viaggiare e toccare con mano.

La pluriennale ricerca sul campo è confluita così in una carta dei vini “via dalla pazza folla” che rappresenta il vero atout della sua Taverna di Cortona, uno degli architravi sui quali poggiano diversità e distinzione, ciò che porta alla meraviglia, alla curiosità e alla voglia di ritornare. Accoglie vini di vignaioli da ogni parte d’Italia e del mondo, nella stragrande maggioranza dei casi conosciuti di persona nel loro habitat, ossia nelle loro cantine e nelle loro vigne; persone delle quali, sostanzialmente, se ne sono apprezzati i princìpi ispiratori e le fondamenta etiche, prima ancora dei vini.

E sì perché secondo Arnaldo ogni esperienza agricola che si rispetti dovrebbe fondarsi su una profonda etica esistenziale, a compenetrare gli attori della filiera con la natura che li circonda, rendendoli entrambi protagonisti. Perché in fondo fare vino, oltre che costituire una delle tante diramazioni del lavoro di un agricoltore, dovrebbe racchiudere in sé un reale messaggio politico, di salvaguardia, monito e proposta, solo ed esclusivamente a favor di terra, senza alcun compromesso. Questo ricerca Arnaldo, e questa è la ragione del suo viaggiare.

Ebbene, raccogliendo il frutto di un paio di decenni di viaggi, incontri, vini, conoscenze, e grazie all’ausilio di un team esperto in faccende digitali, è stato messo a punto un innovativo progetto di comunicazione che già dal titolo, Dalla Vitæ, racchiude in sé due concetti chiave come Vite e Vita, perché è da lì che si originano le storie.

Il risultato è un approccio multimediale che va a coinvolgere tutti i sensi e che da fronti tematici distinti consente ai fruitori di vivere non soltanto una esperienza di degustazione, ma anche un extra di contenuti “consapevoli” che il fruitore stesso potrà comporre a proprio piacimento. Dei veri e propri Experience Kit, insomma, acquistando i quali si potrà accedere a supporti audiovisivi che ci guideranno in un territorio, da un  produttore e nel suo mondo, oppure ci consentiranno di essere virtualmente in compagnia di Arnaldo, magari in diretta live streaming, per bere il bicchiere insieme, e parlarci sopra, dialogare, ascoltare, criticare. Per capire cosa vi si celi dietro, insomma, e per scavare più in profondità, anche nelle emozioni.

Raccontare storie che abbiano a cuore la terra, questo è, farle emergere, e farlo con i mezzi nuovi della contemporaneità, piegando l’algida tecnologia digitale sulle rotte espressive di un abbraccio virtuale che porti alla condivisione e alla conoscenza.

Bere senza pensare è come non bere”, si sa. Ecco, il progetto Dalla Vitæ intende trasformare una esperienza sensoriale in qualche cosa che resti. Per lasciar traccia di sè, che è poi come piantare un seme. E piantare un seme sa di futuro.

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Dalla Vitæ è a portata di clic grazie al nuovo portale: www.dallavitae.com

I contributi fotografici sono stati gentilmente concessi.

FERNANDO PARDINI

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