La cantina privata per collezionisti (amatoriali)/2: cinque vini che non possono mancare (secondo gli esperti)

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Con questo articolo siamo giunti al terzo step per creare una cantina privata. Questa volta riporteremo i consigli di alcune eminenti voci del panorama enologico contemporaneo, che ci confideranno i cinque vini che secondo loro non possono mancare in una cantina per veri collezionisti. Di seguito riferiamo il parere degli organizzatori di Best Wine Stars, l’evento enologico meneghino che dopo due edizioni record tornerà nel capoluogo lombardo il 14/15 maggio 2022, con oltre 200 selezionatissimi produttori italiani. Quest’anno inoltre, ci svelano in anteprima, saranno presenti anche aziende vitivinicole internazionali e un numero ristretto di aziende di spirits.

Enzo Carbone e Daniela Amodei hanno scelto cinque bottiglie che ci porteranno in giro per la Penisola. I due esperti, creatori di Best Wine Stars, hanno compiuto una scelta schietta che premia la viticoltura italiana giovane, destinata a produrre i futuri nuovi classici degli anni che verranno e soprattutto i nuovi capolavori che vedranno accrescere di anno in anno il valore di ogni bottiglia. Iniziamo subito allora con la prima etichetta “must have”(come direbbero gli influencer!) scelta per una cantina da collezionisti navigati.

Carbone e Amodei: “La prima etichetta parla veneto e in particolare veronese: si tratta dell’Amarone della Valpolicella Collezione Esclusiva di Deianira

Questo vino pluripremiato (l’annata 2009 ha conquistato la Medaglia d’Oro al Concours Mondial du Bruxelles, solo per citare uno dei premi che ha vinto questo Amarone) è un nettare che potremmo definire “l’antidoto della fretta”. In primo luogo perché non vi è fretta alcuna nella sua vinificazione: viene prodotto con tempi lunghi di macerazione e affinamento. In secondo luogo perché mentre si degusta non si deve aver premura alcuna! Questo rosso robusto ma elegante, con un grado alcolico di 16%, si fa apprezzare con carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati. Rimanendo a Verona, consigliamo uno sposalizio con il Monte Veronese, oppure, spostandoci di pochi kilometri, con un Vezzena di malga.

Carbone e Amodei: “Un altro rosso che, secondo noi, deve essere assolutamente presente sugli scaffali di una cantina privata da intenditori è il Brunello di Montalcino 2015 di Col di Lamo

Il Brunello di Montalcino di Col di Lamo è un vino che parla al femminile, grazie alla conduzione di Giovanna Neri, che coltiva le uve sangiovese con metodi di coltivazione naturali. È un vino slow, con lunghe macerazioni sulle vinacce, lenta maturazione in legno, passaggio in acciaio e affinamento in vetro. Le note di frutti neri si sprigionano da questo nettare dalla grande personalità, un’interpretazione nuova del grande rosso toscano, dove la mano femminile, estrosa e tenace, si intuisce nettamente. Da stappare anche fra 30 anni, in quanto adatto a un lungo invecchiamento.

Carbone e Amodei: “Andando verso Sud, suggeriamo un altro rosso tutto al femminile: Titolo – Elena Fucci – Aglianico del Vulture“.

Titolo è un rosso blasonato che rappresenta la volontà e la personalità di una donna del vino. Non è semplice focalizzare ogni energia su un’unica etichetta, ma questa è la scelta fatta da Elena Fucci ed è stata premiata da numerosi riconoscimenti e soprattutto da un risultato eccellente adatto ad una lunga conservazione. Un vino dalle inconfondibili note di frutti rossi con punte di spezie dolci con lunga persistenza dopo il sorso. Una grande e promettente etichetta lucana!

Carbone e Amodei: ”Passeremo ora ai bianchi con il Coral White Enjingi – Coral Wine, azienda croata che affina il proprio vino sui fondali del Mar Adriatico

Enjingi è un nome celebre per la viticoltura croata, e non solo. Questa cantina, saldamente nelle mani di una dinastia del vino croato, ha portato in patria per la prima volta il riconoscimento del Golden Decanter. Questo bianco Coral Wine unisce uve di ben cinque vitigni (gewürztraminer, pinot gris, riesling, riesling italico, sauvignon blanc) dando vita a un caleidoscopio di profumi di frutta matura bianca quali la pera e la mela fino alle note floreali di rosa miste a vaniglia. Un vino del mare che non può che andare a nozze con piatti di pesce. Bottiglia-gioiello destinata alla conservazione in cantina.

Carbone e Amodei: “Concluderemmo con un bianco amalfitano, il Furore Bianco Fiorduva di Marisa Cuomo

Il Furore Bianco Fiorduva è un blend di uve autoctone campane: ripoli, fenile e ginestra. Ancora una conduzione in rosa per questa azienda che porta i gusti del Mediterraneo in bottiglia. Impossibile non cogliere le note della frutta estiva come l’albicocca, la pesca e il melone. Affiorano al palato le sfumature salmastre del mare, rivelando un’eleganza davvero invidiabile. Il Furore Bianco di Marisa Cuomo va abbinato d’obbligo con piatti mediterranei come primi di pasta con pesce e verdure, magari immaginandosi su una terrazza baciata dal sole sulla Costiera amalfitana.

I vini per collezionisti suggeriti da Enzo Carbone e Daniela Amodei sono 5 interpretazioni nuove, fresche, che non hanno timore delle piccole quantità ma che puntano tutto sulla qualità e sulla cura dei dettagli. In attesa della prossima edizione di Best Wine Stars, vi diamo appuntamento al prossimo articolo con ulteriori consigli per creare la vostra cantina privata.

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