Ad Alba la prima Conferenza internazionale delle Strade del Vino

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Si è tenuto lunedì 19 settembre, presso il Palazzo Mostre e Congressi di Alba (Cn), l’“International Wine Routes Conference”, il primo meeting internazionale organizzato dalla Federazione Italiana delle Strade del vino, dell’Olio e dei Sapori in collaborazione con Iter Vitis – Itinerario Culturale della Vite e del Vino certificato dal Consiglio d’Europa e con la Strada del Barolo e grandi vini di Langa.

L’incontro organizzato come evento collaterale della 6^ edizione della Global Conference on Wine Tourism, in corso fino al 22 settembre ad Alba (CN), il più importante appuntamento internazionale dedicato all’enoturismo e organizzato dall’Organizzazione mondiale del Turismo – UNWTO, ha visto intervenire i maggiori esperti di enoturismo a livello Europeo e non solo.

A fare gli onori di casa sono stati il Consigliere comunale delegato all’agricoltura del Comune di Alba, Mario Sandri; Mariano Rabino – presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e Lorenzo Olivero – presidente Strada del Barolo e grandi vini di Langa; sono poi intervenuti Paolo Morbidoni, presidente Federazione italiana Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori; Emanuela Panke, presidente Iter Vitis Cultural Route of the Council of Europe; Diana Isac founder and ceo Winerist e l’Europarlamentare Paolo De Castro, relatore sulla riforma delle Indicazioni geografiche, in collegamento da Palermo.

Ha concluso gli interventi Roberta Garibaldi, Amministratore delegato ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo.

Inoltre a condividere la loro esperienza nei vari territori ed a partecipare allo scambio di buone pratiche per l’enoturismo, sono intervenuti: France Gerbal Medaille Interprofession des Vins du Sud Ouest e nuova Strada pilota Iter Vitis e Santiago de Compostela nel Sud Ovest della Francia; Mike Ratcliffe, Stellenbosch Wine Routes; Cristiana Freitas, Loureiro du Vale do Lima; Natalia Turcanu, Wine Routes of Moldova; Luis Silvestre, La Ruta dels Riuraus in Alicante e Ibrahim Hosta, Wine Route of Herzegovina.

Oggi, confrontandoci con altri partner internazionali e con Iter Vitis, abbiamo risposto ad una domanda fondamentale sul futuro delle strade del vino” ha commentato Paolo Morbidoni, presidente della Federazione Italiana delle Strade del vino, dell’Olio e dei Sapori. “Le Strade hanno un senso non solo in destinazioni come Le langhe, dove luoghi, aziende e comunità costituiscono un “unicum” affermato e riconoscibile, ma anche in territori meno maturi turisticamente, dove l’approccio all’enoturismo è ancora acerbo, ma ci sono potenzialità, condizioni, vocazioni e persone giuste. Il brand “strade del vino” pur declinato in tante lingue diverse (winestrasse, rutas del vino, wine Route, etc), trasmette ai wine lover un messaggio univoco: “Qui siete in una Terra del vin, dell’olio e dei sapori organizzate”. Per questo dovremmo lavorare su standard di qualità sempre più elevati e sostenibili, sui servizi distintivi, ma non sganciati dal territorio, sulla semplicità della loro fruizione”.

Dal meeting è emerso come le strade del vino italiane stiano dando un forte stimolo all’immaginare un futuro dell’enoturismo e oleoturismo sempre più orizzontale, inclusivo e ancorato all’unicità dei luoghi, a confermarlo è stata Diana Isac founder and ceo Winerist, uno dei maggiori tour operator internazionali di settore, che ha affermato: “Dopo Francia e Portogallo il nostro prossimo paese target è l’Italia, per noi sarà  cruciale poter contare su interlocutori affidabili come le strade del vino, dell’olio e dei sapori: punti di riferimento nei territori che possano agevolare la nostra relazione con le aziende e gli operatori turistici garantendo la fruibilità e la qualità dei servizi”.

 Al termine dell’incontro è stato sottoscritto il protocollo di intesa tra la Federazione Italiana delle Strade del vino, dell’Olio e dei Sapori ed Iter Vitis – Itinerario Culturale della Vite e del Vino certificato dal Consiglio d’Europa. Un protocollo che vuole essere il punto di partenza per l’attuazione di azioni comuni volte a promuovere a livello nazionale ed internazionale il patrimonio vitivinicolo italiano, come aspetto della cultura del territorio; difendere la biodiversità viticola, i vitigni autoctoni e antichi e le buone pratiche per rendere sempre più sostenibile la coltura della vite; implementare la ricerca interdisciplinare su questo patrimonio per favorire l’acquisizione e divulgazione di nuove conoscenze; favorire un turismo consapevole e sostenibile; mettere a confronto le esperienze; stimolare la nascita di iniziative volte alla salvaguardia del patrimonio viticolo.

“L’accordo con le strade del vinoha commentato Emanuela Panke, presidente di Iter Vitis – ci permetterà di rendere la nostra presenza sul territorio italiano più capillare e di offrire ai nostri interlocutori degli altri 24 paesi coinvolti, specialmente i neofiti dell’enoturismo, delle opportunità da cui trarre ispirazione:  siamo fermamente convinti che il modello Italia rimanga il modello ideale di strada del vino, implicando sia attori pubblici che privati e coinvolgendo le aziende vitivinicole insieme anche a tutti gli altri player economici del territorio”.

Per maggiori informazioni

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L'AcquaBuona

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