Perbacco! Pardon… Parlapà!

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Alla fine, sfogliando e risfogliando  la carta dei vini dell’enoteca Parlapà, a metà tra l’estasi e lo sconforto ci viene da esclamare: qui sarebbe da venirci una volta a settimana. “Bene, vi segno?”, la risposta da chi sa gestire la sala con simpatia e modi spigliati. Sì, perché quella carta dei vini (1100 etichette) trasuda cultura e passione. Non mestiere, non improvvisazione. Basta vedere come è organizzata: “ultimi vini inseriti” (e c’è il giorno e l’ora); “vini che ci piacciono particolarmente”… Insomma, ricerca e gusto, da nord a sud, da est a ovest.

Ad accompagnare, una cucina semplice, piemontese, senza fronzoli: molto buoni i rognoni,  si sente molto il burro nella comunque gustosa Castellana di scamone, in cui il filetto viene aperto e farcito con Raschera e culatello. Bella piccante la salsa rossa che accompagna la lingua di vitello, equilibrati i peperoni con la bagna cauda. Buona conclusione con la suadente Pera madernassa al vino.

E poi il Barbaresco Valeirano 2019 di Ada Nada, vera poesia nel bicchiere che trasmette una voglia irrefrenabile di andare a vedere i vigneti dove nasce, a Treiso (e infatti lo abbiamo fatto).

Enoteca Parlapà
Corso Principe Eugenio, 17 – Torino
Tel. 011 436 5899
www.parlapa.com

Riccardo Farchioni

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