

Una nuova realtà altoatesina, un bastione della tradizione "alta" di Langa. Da Salorno un Pinot Grigio ramato che sa il fatto suo ( e uno Chardonnay alla borgognona dalla progressione convincente); dalle Langhe cuneesi un Dolcetto e un Barbaresco Rabajà ammirevoli. Ma in questo caso siamo di fronte ai vini…
Un'esperienza davvero notevole grazie alla compagnia di un vino bianco greco proveniente dall'isola di Santorini. Che non è propriamente come parlare di mainstream…
Quando tra appassionati di vino si parla di annate, che si parta da un approccio algidamente tecnico o che si arrivi fino ai neurodeliri della Setta degli Adoratori del Fluido Astrale del Pianeta Pan (“l’annata 2016 è stata benedetta dall’influsso della terza luna di Giove, Ganimede, che ha invertito la…
In una contingenza storica così reattiva che va investendo la sfera stilistico-interpretativa di vini e territori, vòlta finalmente ad esaltarne i più autentici lineamenti senza ricorrere agli artifici carnascialeschi tipici della turboenologia di qualche tempo addietro, qualcosa nell'aria sta cambiando: i Bordeaux iniziano a non essere visti con sospetto. A…
In queste settimane esce il nuovo libro di Massimo Roscia, "Il dannato caso del signor Emme". Il signor Emme del titolo, e qui veniamo al nostro orticello enogastronomico, è il grande Paolo Monelli, del quale è appena il caso di ricordare le pietre angolari della letteratura di settore – e…
Sono affascinato da tempo dal concetto di confine e ci sto con grande lentezza imbastendo sopra un libro/saggio, che credo terminerò nel 2033. Le zone di confine, in cui un’area perde contorni definiti per trascolorare in un’altra, sono di solito straordinariamente vitali. Ciò non vale solo in termini meramente geografici,…
Un bianco etneo VERO, ricco di vibrazioni vitali, tutto men che appiattito su concilianti e ripetitivi cliché. Non era così scontato, anche se proveniente da un territorio a statuto enoico speciale come l'Etna, il quale, al pari della Borgogna o delle Langhe, da distretto vitivinicolo è assurto al Pantheon degli…
Vino e alcol. Alcol contenuto e alcol percepito. Antico dibattito. Però, c’entrino o meno il progressivo smottamento causato dalle alterazioni climatiche e/o un cambiamento nelle lavorazioni agronomiche ed enotecniche, sta di fatto che tipologie un tempo costituzionalmente capaci di gestire la frazione dell’alcol, integrandola in un quadro aromatico più ampio…
Pensieri che corrono sul filo del rischio: l'improvvido paragone fra vino e birra. Apparentabili? Mondi invariabilmente distanti? Come accostare una poltrona a un citofono? Certo è che esistono i birraiol-maniaci, violentemente di parte come certi enomaniaci. Certo è che il piacere fisico immediato che mi dà un sorso di…
Fra gli interrogativi a cui i migliori bevitori non sanno dare risposta c'è il comportamento aleatorio di una bottiglia nel corso del tempo, la sua capacità di contraddire le previsioni, l’imperscrutabilità delle centinaia di combinazioni e reazioni fisico-chimiche che intervengono nell’arco di anni o decenni a modificarne il profilo della…
Capita che in una terra magnifica -dai più data per non esistente- si possano assaggiare vini magnifici coerentemente fuori dal mainstream. Succede in Molise, ad esempio, quando si incontra l'Alto Adige. Un certo Alto Adige.…
Apprezzo la coerenza nelle idee, nel lavoro, nella vita privata: come un nefrologo che abiti in via Guido Reni, per esempio. Apprezzo anche l’incoerenza, quando è nelle cose: cioè quando è più naturale constatarla che tentare di incastrarla in una qualche spiegazione convenzionale. Per questo ho rinunciato da tempo ad abbracciare…
È incredibile che ancora oggi, anno del signore 2020, in un locale pubblico uno debba combattere con l’addetto alla vendita del vino per difendere ragioni ovvie. Dico “addetto alla vendita” perché alla nobile categoria dei sommelier veri, preparati, e soprattutto non scassacoglioni, si aggiunge sempre più di frequente un variopinto…
Indovinare quando sia il momento giusto per aprire un vino è una vera e propria arte a se stante. Se non si conoscono, in generale, i dati concernenti i vini di quel produttore (metodi di vinificazione, longevità media) e, in particolare, le caratteristiche di quella annata e la longevità media…
In un’epoca in cui si esagera su ogni cibo e bevanda, si idolatra ogni bruciapentole o cantiniere che passi per la strada, si tessono le lodi di ogni più sconosciuto vitigno locale (“ossignùr quant’è buono il vino da barbetta”, “ossignùr quant’è buono il vino da catalanesca”, ““ossignùr quant’è buono il…
Tre pensieri che si accavallano: uno stimolo a non dimenticarsi mai del Dolcetto, magari nella sua veste più golosa e sbarazzina; una delle migliori versioni di Barbera provate da tempo; la favola del brutto anatroccolo trasposta nel vino, dove la regola aurea che recita “il vino nasce buono, poi magari…
Ogni appassionato di vino che si rispetti deve disprezzare, per stringenti obblighi sottoscritti all’atto della propria auto-investitura a “esperto di vini”, i vini varietali. I vini cioè che propongono in maniera troppo didascalica i loro marcatori aromatici tipici. Per gli stessi vincoli contrattuali è tenuto invece ad amare, onorare e…
Il vino non dà certezze. Ed è pur vero, a volte, come certe consuetudini vinose date per assodate ed incontrovertibili possano ammettere l'esatto contrario. D'altronde, può pure accadere che un tipico vino GDO da 5 euro si trasformi inaspettatamente in un Borgogna.…
Ma siamo così certi che la pignoleria ci aiuti a bere e a mangiare meglio? Dalla giusta attenzione per i dettagli allo sconfinamento verso l'affettazione snobistica fine a se stessa è un attimo. Tutto questo elucubrare generato da un ottimo Donnas.…
Ricordi di una straordinaria ed irripetibile degustazione di bottiglie antiche e venerabili, lo stato febbrile di un giovane degustatore alle prime armi, i vini che per fortuna sanno parlare a tutti, che si tratti di un "sapiente" o di un ragazzotto ignaro…
Il concetto di “finezza” nel vino è suggestivo, ma anche equivoco. Nella sua forma arcaica – “eh, questo è olio fino”, dice un personaggio intervistato da Mario Soldati in una puntata del suo Viaggio lungo il Tirreno (1960) – conserva una sua verità non leziosa. Una verità per così dire…
Da alcuni decenni insisto a proporre un parallelismo: alla degustazione comparata dei vini si può adattare l’aforisma di Churchill sulla democrazia, “che è la peggior forma di governo, ad eccezione di tutte le altre sperimentate finora”.....…
Come ben sappiamo fin da piccoli, quando un trenino rotto ci cambiava l’umore per giorni interi, le cose hanno un potere singolare su di noi. Perché in molti casi non sono solo cose, ma intrecciano con la nostra esperienza un rapporto ben più dinamico di quanto non suggerisca la loro immobilità…
Ma quale è il ruolo del terroir (se ne ha uno...) nel valore di un vino? O questo è frutto solo della bravura del vignaiolo? Una sfida intellettuale tra due grandi maître à penser come tra Michel Bettane e il paladino del terroir borgognone Jacky Rigaux che ha come sfondo…
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