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Flashback. Schegge di assaggi indietro nel tempo: autoctonie. Suavia, Pietracupa, Mastroberardino, Antico Terreno Ottavi

di Fernando Pardini Di autentiche autoctonie. Sorprendenti Greco e Fiano, d'accordo. Ma l'avreste detto mai una grande Vernaccia Nera marchigiana? L'avreste detto mai un Trebbiano di Soave en pureté?

Un bicchiere salverà il vino. I vini di Alois Lageder nei calici Riedel a Summa

di Roberta Perna MAGRÈ (BZ) - Un bicchiere non salverà di certo una vita, ma può salvare sicuramente un vino. In occasione di Summa, evento annuale ideato ed organizzato dall'azienda Alois Lageder sono stati presentati quattro vini e quattro bicchieri della Riedel, e Impressionante è stato valutare le differenze che sono emerse nel momento della valutazione organolettica

Flashback. Schegge di assaggi indietro nel tempo: Rayas, La Conseillante, Trotanoy, Ornellaia

di Fernando Pardini Un tuffo nel mito: dalla struggente levità di Chateau Rayas 2002 alla carnosa consistenza de La Conseillante 2000. Dal carattere indomito e dalla espressività cangiante di Trotanoy '98 alla sorprendente avvenenza di Ornellaia '97....

Grifalco: Basilicata glass to glass

di Riccardo Brandi L’4-viniAglianico del Vulture è il vitigno principe di una piccola regione dal grande cuore, e c’è un’azienda che vinifica solo ed esclusivamente Aglianico, un’azienda piuttosto giovane, nata con la precisa volontà di fare vino dai connotati fortemente aderenti alla storia e alle tradizioni di un terroir schietto e generoso come la Lucania

Quando il mito scende sulla terra. Clos Rougeard in verticale

di Fernando Pardini Dopo tanto girovagare, finalmente, Clos Rougeard. L’aspettavo da tempo. L'aspettavo da sempre. L’idea ci era balenata in testa da un po’: organizzare una degustazione di vini, di alcuni vini, della nostra predilezione....

Il vino italiano trionfa e la Francia si arrende. Ecco “Vinitaly 50”

di Riccardo Farchioni Alla vigilia della più imponente Vinitaly di sempre, inaspettatamente la Francia ci consegna la corona di nazione più influente al mondo in fatto di viticoltura, con il trionfo nell'export dei vini di qualità corretta a prezzi moderati

Il 23° Congresso Nazionale dei Jeunes Restaurateurs d’Europe si chiude con sei nuovi ingressi e con le dimissioni del presidente Marco Stabile

di Irene Arquint Con la cena di gala è calato il sipario sul 23° Congresso Nazionale dei Jeunes Restaurateurs d'Europe (Jre), organizzato presso La Badia di Orvieto. Sei nuovi membri, e il presidente che si dimette perché il suo ristorante ha bisogno di lui a tempo pieno

Antonio Camillo: l’indipendenza, i suoi Ciliegiolo, le novità

di Roberta Perna Ha la caparbietà e la grinta tipiche dei maremmani, gente di terra, di mare, di natura selvaggia, e la gentilezza e l'affabilità della persone del sud, con cui ci si sente subito a casa. Lui è Antonio Camillo nato a Terracina e cresciuto a Manciano, nel grossetano

Valentini: la tradizione nel vino, l’innovazione nell’olio

di Franco Santini «L’unicità di Loreto Aprutino? Senza dubbio l’olio! Il vino storicamente c’entra poco». E se a dirlo è Francesco Valentini, i cui tradizionalissimi vini abruzzesi siedono alla tavolo dei grandi del mondo, ambiti e contesi da appassionati di ogni latitudine, beh allora la cosa può suonare quanto meno sorprendente...

Recensione/”Un etnologo al bistrot”, di Marc Augé

di Riccardo Farchioni Uno dei segni più evidenti che la materia cibo e gastronomia possiede un più che discreto valore teorico è la quantità di studiosi di calibro nei campi più diversi che lo reputano degno di attenzione ed interesse. In questo caso è un etnologo-antropologo ad applicare le sue riflessioni ad un tema intrigante come le dinamiche ed i comportamenti che si osservano fra il bancone e i tavolini di un bistrot

Chianti Classico 2013 annata, Riserva e Gran Selezione: per brindare a un reincontro

di Fernando Pardini FIRENZE - All’interno della affascinante cornice costituita dalla Stazione Leopolda, nel corso della agognata nuova edizione di Chianti Classico Collection 2016 il tema, fra i tanti, con il quale mi ha interessato di più entrare in confidenza è stato quello che vede a protagonista l’annata 2013

Benvenuto sia il Brunello, ma, perché no, anche il Rosso (di Montalcino)

di Riccardo Farchioni Quando è ben fatto il Rosso si candida ad essere il vino ideale per chi senza investire le risorse necessarie ad una bottiglia di Brunello voglia godere dei piaceri del sangiovese di Montalcino. Perché al terroir non si comanda, anche in una annata come la 2014

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