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Ieri nel castello-enoteca
regionale la festa per il "re dei vini Giuseppina
Fiori (La Stampa, 22/5/2000)
Cirò Marina / La manifestazione si svolgerà a settembre durante le Olimpiadi Le Krotoniadi sbarcano in Australia Una vetrina di eccezionale portata potrebbe
aprirsi per Cirò Marina il prossimo settembre. L'inaspettata occasione
promozionale è addirittura a livello mondiale visto che si tratta
delle Olimpiadi che si svolgeranno in settembre a Sidney. Il Comitato
organizzatore dei Giochi Olimpici ha accolto la proposta avanzata dall'Associazione
crotonese, presieduta da Silvano Cavarretta, di organizzare in Australia
la manifestazione culturale "Le Krotoniadi" che tanto successo
ha raccolto nelle passate edizioni tenutesi negli ultimi anni nella città
capoluogo. Cirò Marina, oggi erede delle vestigia della mitica
Krimisa, ha già dato la sua adesione a partecipare alla manifestazione
per la cui realizzazione È partita a Crotone la macchina organizzativa
che dovrebbe vedere coinvolti insieme in collaborazione sinergica: il
Comune, la Provincia, la Regione, la Camera di Commercio, la Cooperativa
Turismo ed ovviamente l'Associazione "Le Krotoniadi". Nei giochi
dell'antichità Cirò Marina dovrebbe trovare un lusinghiero
spazio come la città "del vino delle Olimpiadi". L'area
sacra di Krimisa con il suo famoso tempio di Apollo già nel V secolo
a.C. era nota nelle polis della Magna Grecia e nell'antica patria ellenica
per l'ottimo vino prodotto dai filari che lambivano il muro di Temènos
che cingeva ogni Santuario. La recente scoperta di porzioni di strutture
murarie e di centinaia di statuette raffiguranti figure femminile accresce
considerevolmente l'importanza del sito archeologico dando fondamento
alla tesi che la zona ospitasse anche un Tempio dedicato al culto femminile
di Persefone. Per sondare dunque la disponibilità a partecipare
a questa importante iniziativa dei personaggi che si muovono ed operano
nel panorama culturale locale, il sindaco di Cirò Marina, il dott.
Domenico Facente, ha inteso convocare per domani pomeriggio una riunione
interlocutoria. A questa È prevista inoltre la partecipazione degli
esponenti politici che rappresentano la cittadina nell'istituzione provinciale,
i consiglieri Rita Anania e Giuseppe Leto. Escluse per ora le associazioni,
anche in considerazione della fase di stallo che vive la Pro-Loco, l'invito
è stato ristretto ai componenti del Premio Cirò Marina Giovanni
Scilanga e Giuseppe Spatafora, quindi, Luigi Parrilla e l'artista Elio
Malena , al parroco di San Cataldo mons. Nino Terminelli. Alla riunione,
dalla quale si attendono proposte ed un primo abbozzo di idee, sarà
presente Silvano Cavarretta nella sua qualità di presidente dell'Associazione
"Le Krotoniadi" e di assessore provinciale alla Cultura. CHIANTI - Si va verso una modifica del disciplinare di produzione del "Chianti Classico", a distanza di 4 anni dalla precedente versione che fu resa pubblica durante la festa del Gallo Nero di Greve. Si tratterebbe, in questo "ritocco", di innalzare dal 75 all'80 per cento la quantità minima di presenza del Sangiovese nella composizione di uve atte a dar luogo al famoso vino. Dunque, si farebbe largo la necessità di valorizzare ulteriormente il Sangiovese che è l'anima del "Classico", così come sta diventando simbolo di un intero territorio. Al momento si va avanti a indiscrezioni e il perché è presto detto. L'assemblea generale del Consorzio del Chianti Classico ha tenuto le riunioni ieri. Si sono concluse nella serata presso la storica sede di Sant'Andrea in Percussina e quindi tutti i particolari saranno noti solo nei prossimi giorni. All'ordine del giorno dell'assemblea di ieri è approdata la possibilità di modifica del disciplinare di produzione, che più che altro è una sorta di perfezionamento della formula precedente. Il Sangiovese, curato nei minimi dettagli, è stato la chiave di volta per far arrivare al successo il Chianti Classico dal 1993 ad oggi e per consolidarne le posizioni. Perché, se è vero che a settembre '99 è stata constatata una certa discesa dei prezzi (da oltre 600mila a 450-500mila lire al quintale), è altrettanto vero che il primo scorcio del 2000 ha fatto registrare una netta ripresa del mercato con una buona tenuta dei prezzi medesimi. E con in aggiunta la grande novità: il vino Classico comincia a "tirare" anche nel mercato italiano. Il Sangiovese quindi deve essere rafforzato in questo suo ruolo di uva leader per la produzione del Chianti Classico di alta qualità, adatto all'invecchiamento. Compreso il bacino scandinavo che rappresenta una graditissima "new entry", come del resto già anticipato da queste stesse colonne. Il disciplinare "rivisto" dovrebbe quindi dare giustizia di questa consolidata importanza del Sangiovese. Va ricordato che il Sangiovese, allo stato attuale, è utilizzato per il vino Chianti Classico dal minimo del 75 per cento fino al massimo del 100. C'è la possibilità, sempre oggi, di utilizzare Canaiolo, Merlot e Cabernet. La possibilità di fare un Chianti Classico con 100 per cento di Sangiovese ovviamente rimane invariata. di Andrea
Ciappi Colazione boscaiola con vino rosso e cinghiale. La cantina sociale promuove la nuova Doc CAPALBIO - La Cantina di Capalbio ha organizzato la tradizionale colazione boscaiola per riunire i suoi maggiori clienti e promuovere i nuovi vini che dall'anno scorso, fanno parte della nuova Doc rosso Capalbio con otto tipologie di vino rosso, rosso riserva, rosso sangiovese, cabernet, bianco, fermentino, rosato e vin santo. I numerosi ospiti arrivati principalmente dal resto della Toscana e dal Lazio sono stati accolti alla Cantina di Borgo Carige dal presidente della stessa, Paolo Bartolini da Mauro Carraro enologo e direttore dal sindaco di Capalbio, Gastone Franci (nella foto) e dai consiglieri della Cantina Sociale che hanno partecipato al pranzo. (La Nazione, 23/5/2000)
Presentata ieri la nuova mappa turistica. Lenocarta dellAstigiano sarà distribuita in banca. Dagli sportelli Cassa e della Deutsche Bank Progetto dellAtl stampato in centomila copie ASTI (La Stampa, 23/5/2000) |
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