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28 Maggio-3 Giugno |
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Più
di 750.000 visitatori per la giornata del vino. La manifestazione
si è tenuta in Italia e in altri sette paesi. Boom del fatturato
ROMA - Un successo annunciato ma
non atteso in queste proporzioni. In tutta Italia oltre 700 cantine hanno
aperto le porte ai visitatori e da una prima stima, emerge che dal Trentino
alla Sicilia, dalla Val dAosta alla Sardegna i turisti del vino sono stati
750 mila, con un incremento di circa il 10 per cento rispetto al record
del 99. In neppure 10 anni Wine day (Cantine Aperte, oltre che in Italia,
si è tenuta in contemporanea in altri sette paesi vitivinicoli del
mondo) ha raggiunto livelli di popolarità che lo rendono ormai un
fenomeno di massa.
(La Repubblica on line, 28/5/2000)
L'azienda vinicola finanzierà i lavori di scavo "Donnafugata" sponsor dell'antica Anthilia PALERMO - Un' azienda vinicola diventa sponsor di uno scavo archeologico a Contessa Entellina, in provincia di Palermo. L' idea è venuta alla famiglia Rallo di «Donnafugata`, proprietari dell' omonima azienda, che possiede una delle tenute agricole a ridosso della rocca di Entella, sulla cui sommità gli elimi edificarono, tra il VI ed il III secolo a.C., l' antica «Anthilia`. Donnafugata finanzierà così una parte delle attività di scavo su una delle aree archeologiche più importati della Sicilia occidentale. La relativa convenzione è stata firmata con la Scuola Superiore Normale di Pisa che dall' 83 conduce, in collaborazione con la soprintendenza ai beni culturali di Palermo, le operazioni di recupero sul sito archeologico. L' iniziativa mira a riportare alla luce i resti dell' antica città. Sino ad oggi sono stati rinvenuti alcuni tratti delle mura, una delle porte di accesso alla città, un magazzino destinato alla raccolta di cereali, una necropoli ed i residui di un castello di epoca successiva. Assieme a Segesta, Entella, è da considerarsi uno degli insediamenti più importanti del popolo Elimo. Della civiltà elima si conosce ben poco: popolazione probabilmente di origine egea, forse dell' Asia minore, erano dediti all' agricoltura e, specialmente, alla coltivazione della vite. Da qui il legame tra vino ed archeologia che Donnafugata ha inteso sviluppare con l' iniziativa della sponsorizzazione.. Sulla valorizzazione dei beni artistici, monumentali e archeologici c'è un risveglio di interesse che coinvolge sempre di più il privato e che la recente convenzione siglata dalla Regione con l'Assindustria, ha suggellato. Esempi di particolare riuscita nella sinergia tra imprese private e istituzioni ormai si moltiplicano al Nord come al Sud. Investire nel recupero del nostro patrimonio archeologico e architettonico è una scelta imprenditoriale intelligente e di prospettiva. Il ritorno, infatti, in termine di immagine è notevole e al tempo stesso diventa più agile e snella qualsiasi procedura di spesa una volta svincolata dai farraginosi meccanismi finanziari di un qualsiasi ente pubblico. L'imprenditoria vinicola ha dato dimostrazione negli ultimi anni di interesse verso questi aspetti e la managerialità che caratterizza alcune delle nostre imprese leader ha supportato una scelta politica che ormai appartiene ad un modo nuovo di vedere i rapporti pubblico-privato. (La Gazzetta del Sud, 30/5/2000)
Una nuova minaccia biotech incombe sul Made in Italy e sulla salute dei consumatori. Vino transgenico sulle nostre tavole? ROMA - Nuova minaccia biotech all'orizzonte per un prodotto tipico del made in Italy: vite, uva e vino. C'e infatti dietro l'angolo la proposta di direttiva europea che prevede nuove procedure di autorizzazione per l'introduzione di organismi geneticamente modificati nella coltivazione della vite. Questo nuovo affondo contro un prodotto italiano, e non solo, che porterebbe le biotecnologie nei vigneti europei più famosi nel mondo dallo Champagne al Piemonte, dalla Loira fino alla Toscana è reso noto dai Verdi che annunciano già «una battaglia dura`. «La proposta di direttiva europea - afferma il sen. Athos De Luca - va ancora una volta nel senso della scarsa valorizzazione dei prodotti e delle specialità nazionali e introduce una sorta di deregulation in materia di utilizzazione degli organismi geneticamente modificati nella coltivazione della vite`. Talee e innesti geneticamente modificati, per de Luca, poi, arrivano proprio mentre l'Unione Europea sta studiando le procedure di controllo più rigorose per la coltivazione e la commercializzazione degli Ogm. «Ecco - tuona de Luca - che già si cerca clamorosamente di svincolare dall'applicazione di queste norme uno dei grandi settori della produzione agricola`. La scelta di rendere possibile la modifica genetica delle varietà di viti si trova in una proposta di direttiva dal titolo, come dice De Luca, «molto rassicurante`. Si tratta infatti della «commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite`. «Come nel caso del cioccolato - osserva De Luca - questo è un attacco alla produzione nazionale in un settore di punta e in pieno sviluppo come quello del vino`. (La Gazzetta del Sud, 30/5/2000)
Oltre 15 mila visitatori per "Cantine aperte" PESCARA - Oltre 15 mila persone hanno
partecipato in Abruzzo, nello scorso week-end, alla manifestazione "Cantine
aperte": i visitatori, rispetto all'edizione precedente, sono aumentati
addirittura del cinquanta per cento.
(Il Messaggero, 30/5/2000)
Cantine Aperte, nelle Marche incremento del 15% Grande successo nelle Marche per
Cantine
Aperte. Circa 28.000 visitatori, il 15% in più
rispetto alla passata edizione. Questo il bilancio della giornsata dedicata
ala promozione del vino in tutto il mondo (Wine Day) e coordinata
nel nostro paese dal Movimento Turismo del Vino, un'associazione
che da anni incoraggia una forma di vacanza anche breve a contatto con
il territorio e la migliore produzione vinicola nostrana. «Far incontrare
gli artefici dei grandi vini italiani con i destinatari con coloro che
li asaggiano sulle proprie tavole,nei ristoranti, nei bar e nelle enoteche`
questo lo spirito del'iniziativa che vuole creare un filo diretto tra produttore
e consumatore, per instaurare un rapporto di fiducia e per suscitare curiosità
ed interesse attorno ad uno dei prodotti che il mondo intero più
apprezza e ci invidia.
(Il Messaggero, 30/5/2000)
ASCOLI - Non tutti i produttori hanno
aderito al Movimento turismo del vino. Una è Angela Velenosi dell'omonima
azienda vitivinicola di Ascoli Piceno, premiata con medaglia d'argento
al "Vinalies internationales" di Parigi con il Rosso Piceno Superiore "Roggio
del Filare", riserva '97, che si sta preparando ora a lanciare sul mercato
"Ludi" un nuovo vino rosso Igt '98 con uvaggio di Merlot, Cabernet e Montepulciano.
Per una questione di stile.
T. Cap. (Il Messaggero, 30/5/2000)
I Sommelier assegnano gli oscar del vino ROMA, 30 MAGGIO - Sono stati assegnati a Roma, per il secondo anno consecutivo, i quindici Oscar del vino 2000, conferiti dall'Associazione italiana sommeliers: i lettori del «Sommelier italiano», la pubblicazioen ufficiale dell'Ais, avevano espresso nei mesi scorsi le loro preferenze, determinando una rosa di finalisti tra i quali una apposita giuria ha scelto i vincitori. Miglior vino bianco è
risultato Langhe Sauvignon Alteni di Brassica 1997 (Gaja, Barbaresco);
miglior rosso Turriga 1995 (Argiolas, Serdiana); miglior rosato
Alezio
Rosato Rosa del Golfo 1999 (Rosa del Golfo, Alezio); miglior vino dolce
Morsi
di Luce 1997 (Florio Marsala); miglior vino spumante
Giulio Ferrari
Riserva del Fondatore 1991 (Ferrari, Ravina); miglior vino straniero
Alion
Ribera del Duero 1996 di Alion (importato da Gaja, distribuzione Barbaresco).
Miglior produttore è risultato
Piero Antinori; miglior enologo
Franco Bernabei; miglior giornalista e/o scrittore
Daniele Cernilli;
miglior sommelier nel suo ristorante
Fabio Scarpitti di «Aimo
e Nadia», Milano; migliore etichetta
Orvieto Classico Superiore
Opinioni 1999 (di Monrubio, Cardeto, La Carraia, Orvieto); migliore
azienda vitivinicola
Cà del Bosco (Erbusco); vino con il
miglior rapporto qualità-prezzo
Trebbiano d'Abbruzzo Marina Cvetic
1997 (Gianni Masciarelli, San Martino sulla Marruccina); migliore campagna
pubblicitaria per il vino di qualità
Le Vigne di Zamò
(Manzano); migliore enoteca
Enoteca Longo (Legnano).
(La Nazione, 30/5/2000)
Fine Giugno gastronomico "Castelli in tavola" quest'anno si apparecchierà a Frascati di VALENTINO CASTALDO
(Il Messaggero, 1/6/2000)
«Il Classico torni alle origini` CHIANTI - «Il Chianti Classico
deve tornare a essere il vino di punta, ritrovare la sua centralità,
il suo legame col territorio`. Dopo i Ricasoli, anche il principe Duccio
Corsini rilancia le quote del Chianti Classico, chiudendo la kermesse dei
vini di prestigio toscani tra le colonne in pietra serena di Villa Le Corti.
«Alla Corte del Vino`, con una nutrita schiera di vini del Chianti
Classico senese, ha messo insieme oltre i tremila visitatori abbattendo
la quota 2.800 del '99. La manifestazione tra l'altro è avvenuta
in concomitanza con l'«alba` del nuovo disciplinare di produzione
del Classico. Sono state a proposito confermate le indiscrezioni già
anticipate qualche giorno fa da queste colonne: sarà alzata la soglia
minima di Sangiovese dal 75 all'80 per cento e tenderanno a sparire le
uve bianche. E' quanto emerso dall'assemblea del Consorzio del Chianti
Classico. «Alla Corte del Vino` è servita anche per mettere
a punto strategie di sviluppo: «questi ultimi vent'anni sono serviti
per il riassorbimento della crisi della fine della mezzadria`, ha detto
Michele Cassano, presidente di Eurochianti, a sottolineare che il Classico
è ai blocchi di partenza di una ulteriore fase di positiva evoluzione
economica.
(La Nazione, 1/6/2000)
Fescobaldi e il socio Usa, Mondavi.
Cecchi "grandi tirature". Mazzei, cioè Fonterutoli, Chianti da top
class. Biondi Santi e Cinelli Colombini, Montalcino "alta". Guicciardini,
pure Chianti. Cos'hanno in comune tutti? La scelta di Scansano come nuovo
fronte, e del Morellino come presente o futura bandiera da sventolare tra
gli stendardi aziendali.
(Il Messaggero, 2/6/2000)
Moscati d’Italia in vetrina unisce
Alba e Asti in un grande abbraccio alle colline del gusto. Un trionfo del
territorio che stasera avrà un’appendice importante. Il grande appuntamento
fortemente voluto da «Ci.Vin`, la società di servizi dell'associazione
nazionale «Città del Vino`, avrà una gustosa anteprima
stasera, al Circolo della stampa in corso Stati Uniti, 27 a Torino. Alle
21 Gigi Brozzoni, direttore del Seminario permanente Luigi Veronelli, guiderà
una degustazione professionale riservata ai giornalisti ed altri operatori
specializzati del settore.
(La Stampa, 2/6/2000) |
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