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I titoli
Lazio. Itinerari del gusto: presto strade del vino e dell'olio Presto anche il Lazio, come le altre regioni,
avrà le sue "strade del vino, dell'olio e dei prodotti tipici e tradizionali".
Approvata infatti dalla commissione regionale Agricoltura la proposta
di legge che promuove e disciplina la realizzazione di percorsi eno-gastronomici.
Lungo gli itinerari verranno segnalati i vigneti, le cantine, gli oliveti,
i frantoi, le aziende agrituristiche e quelle di prodotti tipici tradizionali,
nonché tutte le attrattive culturali, naturalistiche e storiche tipiche
del territorio. Le attività di ricezione ed ospitalità saranno gestite
dagli operatori e dalle aziende locali. Le strade dovranno essere individuate
da "comitati di promozione" che dovranno presentare il progetto all'amministrazione
regionale. Dopo l'approvazione definitiva la Regione contribuirà mediante
incentivi a fondo perduto Dopo due anni di attesa la delibera regionale è imminente. Domande entro il 15 aprile. I contributi per ristrutturare i vigneti. Istruzioni per l'uso: quando e perchè si può fare richiesta. Dopo almeno due anni che si parla di finanziamenti per la ristrutturazione dei vigneti, la Regione Piemonte è finalmente in procinto di adottare una delibera per l'apertura delle domande. Dopo tante attese, è ora necesario provvedere in tempi rapidi alla pianificazione dei nuovi vigneti. Annunciamo quindi in anteprima la Delibera regionale in quanto, per motivi legati al sistema di finanziamento europeo, le domande andranno comunque presentate entro il 15 aprile. La dotazione finanziaria, che fa riferimento ai regolamenti europei sull'OCM vino, per l'anno in corso è stimata in 8.064.514 euro (15.615.075.759 lire). Interventi Sono compresi nelle azioni di ristrutturazione e riconversione le seguenti tipologie di interventi: 1) riconversione varietale, anche mediante sovrainnesto; 2) diversa collocazione/reimpianto dei vigneti; 3) miglioramenti delle tecniche di gestione dei vigneti attinenti all'ottenimento di prodotti sempre più qualitativi; Interventi ammissibili Riconversione varietale, mediante reimpianto o sovrainnesto; passaggio da una DOC con poche prospettive di mercato ad una con maggiori richieste; estirpi di vigneti ubicati in zone non atte a produrre VQPRD, reimpianti in zone vocate; spostamento di vigneti in aree che permettano una più razionale gestione economica e qualitativa del vigneto; ai fini del reimpianto, scelta di portainnesti e cloni che riqualifichino la base produttiva; interventi di ripalatura, sostituzioni fili e quant'altro nell'ambito del vigneto. interventi di sostituzione viti rigurdanti una percentuale non inferiore al 10% e non superiore al 30%; Limiti Sono ammissibili gli interventi sopracitati per le varietà Moscato, Brachetto solo se l'estirpo è dei medesimi vitigni. Per gli interventi sulla varietà Cortese il finanziamento è limitato alla zona delimitata dalla Denominazione Gavi. Interventi non ammissibili Non possono beneficiare degli aiuti : a) gli impianti che hanno ricevuto aiuti Comunitari, nazionali e regionali negli ultimi 5 anni; b) i nuovi impianti ai sensi dei Reg. CE 2328/91, 1592/96 e 1627/98; c) i rinnovi normali di vigneti giunti al termine del loro ciclo di vita naturale, cioè il reimpianto della stessa particella con la stessa varietà secondo lo stesso sistema di coltivazione come descritto dal Reg Ce 1227/00 art 12; Beneficiari Sono soggetti beneficiari gli imprenditori agricoli singoli o associati iscritti al registro delle Imprese tenuti presso le Camere di Commercio. Nell'ambito delle domande che verranno presentate ai Settori Territoriali delle Provincie vi saranno delle graduatorie in relazione all'età del titolare, alla percentuale in ambito aziendale della superficie a DOC rispetto a VTR e VTB. Per problemi di spazio non citiamo tutti i criteri di graduatoria, i nostri uffici zona comunque sono a disposizione per eventuali chiarimenti e compilazione delle domande. Presentazione In tutti i casi deve essere presentata apposita domanda inerente il piano, entro il 15 aprile 2001; allegata ad essa una fideiussione assicurativa o bancaria pari al 120% del contributo. Solo per le operazioni di ripalatura e sostituzione fili, avvengono entro maggio 2001, la fideiussione non è necessaria. Esempio A : Azienda che ha già fatto domanda di Estirpo/Reimpianto negli anni passati ma non ha ancora estirpato: deve presentare apposita domanda di Contributo entro il 15 aprile 2001, indicare sul modello il protocollo di presentazione dell'Estirpo/Reimpianto , allegare la fideiussione stipulata con Asicurazione o banca. Esempio B : Azienda che ha già compiuto l'estirpo, deve fare l'impianto: ci si comporta come nel caso precedente. Esempio C : Azienda che programma le operazioni inerenti, deve ancora presentare tutta la richiesta di Domanda di Estirpo e Reimpianto: deve presentare apposita domanda di Contributo entro il 15 aprile 2001; potrà successivamente entro il 30 giugno 2001 inoltrare la documentazione necessaria ai fini dell'estirpo e reimpianto. La data del 30 giugno (solo per integrare la domanda) è stata proposta per agevolare il più possibile la presentazione. In tutti i casi se la stessa azienda non riesce a ultimare i lavori entro le due campagne successive all'erogazione del contributo, dovrà restituire il contributo più gli interessi maturati. Informazioni: 0141/380.431 (La Stampa, 25/2/2001) Alba. I "media" protagonisti della presentazione dellArneis Blangè 2000. Big del giornalismo ad Alba Sorgi, Mentana, Lerner e Fede da Ceretto. (La Stampa, 27/2/2001) Medial, il gusto mediterraneo conquista 15 mila visitatori. PALERMO - Gran successo per Medial, il Salone dell'agroalimentare protagonista per cinque giorni alla Fiera del Mediterraneo di Palermo. Quindicimila visitatori, dei quali sette mila paganti, nelle uniche due giornate a pagamento. A Medial quest'anno hanno preso parte 489 espositori che, su 11 mila metri quadrati di superficie, hanno messo in mostra la migliore produzione agroalimentare e vinicola siciliana e piemontese. Tredici, inoltre, sono state le delegazioni estere presenti con buyers che hanno incontrato gli imprenditori. Soddisfatto il responsabile marketing Ferruccio Barbera ha dichiarato: "Abbiamo intrapreso una nuova strada che si sta dimostrando vincente. Medial stato un importante banco di prova, ma tante altre sfide ci aspettano nei prossimi mesi". "Il bilancio di Medial - ha aggiunto il commissario straordinario dell'Ente Fiera Julo Casentino - é più che positivo: e non solo per il numero di visitatori, ma anche perché molti di loro sono arrivati da altre regioni italiane e dall'estero. Abbiamo fatto bene a scommettere su una manifestazione che, grazie all'accordo con Slow Food e al gemellaggio con il Piemonte, oltre che alla collaborazione con l'Assessorato regionale all'Agricoltura e l'Istituto Vite e Vino, si candida ad essere il Salone del gusto mediterraneo". L'appuntamento con la Fiera del Mediterraneo torna il 17 marzo con Medinautica legata alla Medivacanze che aprirÓ i battenti quattro giorni pi¨ tardi, il 21 marzo. (m.c.) (La Gazzetta del Sud, 28/2/2001) I progetti dellex dirigente Bersano. Turismo del vino Conta presidente. MOMBARUZZO Nico Conta è il nuovo presidente piemontese del Movimento Turismo del vino: succede a Delfina Quattroccolo di Serralunga di Crea (era già nel direttivo) e sta già pensando alle iniziative da mettere in campo per il 2001. "Innanzi tutto - spiega - c'è il consueto appuntamento con "Cantine Aperte", fissato per il 27 maggio. Ma per le nostre aziende il movimento sta diventando anche qualcosa in più". Il gruppo ha in mente di potenziare tutto il settore dell'accoglienza turistica, in modo che le "cantine siano aperte sempre, visto il successo che l'enogastronomia sta riscuotendo in questi anni". Conta, che si avvarrà della collaborazione del vicepresidente Piero Arditi delle Cantine Valpane nel Monferrato Casalese, ha lasciato da pochi mesi la Bersano-Riccadonna, dove era direttore commerciale, e insieme a Giorgio ed Ezio Chiarle, Massimiliano Diotto e Marco Olivieri (anche loro ex Bersano), sta dando vita ad una nuova società di viticoltori a Bazzana di Mombaruzzo. Che sarà tenuta a battesimo soltanto al prossimo Vinitaly. "Il territorio - prosegue Nico Conta - ha una grande importanza nella promozione dei vini. In questo senso ho fatto tesoro dell'esperienza maturata alla Bersano, lavorando a fianco di moderni imprenditori ma con la filosofia del fondatore, Arturo Bersano". Di recente, una ricerca di mercato sulle preferenze dei turisti stranieri in Italia, mette al secondo posto dopo l'arte, l'enoturismo, come attrattiva del nostro Paese. "E non a caso -annota ancora Conta - anche da un sondaggio in Francia, tra i visitatori delle cantine, il vino in sé viene soltanto al terzo posto e segue l'ambiente, l'architettura e la capacità di accoglienza delle case vinicole". Da qui l'idea di creare una guida nuova con tutti i riferimenti utili per i turisti, un vero manuale del "Movimento" in cui il vino sia uno degli elementi, da scoprire poco per volta insieme al territorio. "Turismo del vino" raggruppa in Piemonte 130 aziende associate (dieci le nuove del 2001) che si stanno già organizzando per "Cantine aperte" di fine maggio. Con la variegata proposta di un giorno in cascina con concerti, mostre e spettacoli. C'è anche una segreteria a cui rivolgersi: è ad Agliano nella nuova sede di "Barolo&Co" e risponde allo 0141/954.278. (Il Piccolo di Trieste, 21/2/2001) Guerra di campanili per il "doc". Fra Locorotondo e Martina le scintille risalgono all'800. Fu il dottor Giuseppe Petrelli a far fregiare la sua cantina del prestigioso marchio Il vino è lo stesso, le denominazioni però sono due: Locorotondo e Martina Franca. Una conferma dei rapporti ostili fra le due comunità che risalgono al 1816, quando a Locorotondo protestarono contro il Duca di Martina, Francesco Caracciolo. I novelli capipopolo che più di trent'anni fa cavalcarono il "campanile" erano entrambi esponenti del minuscolo Partito liberale dell'on. Giovanni Malagodi, oltretutto apprezzato viticoltore, Giuseppe Petrelli di Locorotondo e Martino Miali di Martina. Il primo medico proprietario di un solo ettaro di vigna lasciatogli dal padre, il secondo erede di una famiglia di vinificatori, entrambi però consiglieri comunali liberali. Dopo un lungo e "cruento duello", i due liberali convincono il Comitato nazionale per le doc ad adottare una decisione salomonica, riconoscere due denominazioni il vino ottenuto da uve Verdeca e Bianco d'Alessano. Chi ci ha guadagnato? Senz'altro Locorotondo, ma grazie a Petrelli, da più di trent'anni presidente della Cantina sociale cooperativa, una delle prime nate in Puglia. Sotto la sua guida, la struttura collettiva è arrivata a produrre dieci milioni di bottiglie, facendo del Locorotondo il vino pugliese più conosciuto. Un successo personale dell'anziano medico di Locorotondo, brevilineo e con pizzetto risorgimentale, che ha assunto un ruolo da leader sia nel mondo del vino sia in politica. Nel 94 aderisce all'Msi e approda in Parlamento. Non viene ricandidato nel 96, però si fa eleggere sindaco Locorotondo, riconfermato nel 98. Poi forse per soddisfare il proprio ego, da qualche anno la Cantina di Locorotondo produce una "Riserva del Presidente" con in etichetta la testa di Petrelli e il primitivo "Le Terre di don Peppe". (La Repubblica - Bari, 1/3/2001) Dopo una serie di ritardi e rinvii si avvicina lapertura. Canelli, enoteca "faticosa". Stasera si decide: il via dalla primavera. Filippo Larganà CANELLI Dopo tante, troppe, false partenze sembra proprio che lEnoteca regionale "di Canelli e dellAstesana" sia sul punto di aprire concretamente i battenti. La "volta buona" potrebbere essere (condizionale obbligatorio) tra il 20 e il 25 marzo. La data esatta si stabilirà questa sera nella sede dellenoteca, un palazzo ottocentesco in corso Libertà interamente ristrutturato (spesi oltre 600 milioni), dove si svolgerà una riunione del direttivo. Parteciperanno, il presidente Sergio Primosig (anche responsabile della comunità montana Langa Astigiana e sindaco di Cassinasco) e i consiglieri Franca Serra (sindaco di Calosso), Luigi Garberoglio e Valerio Mondo (produttori vinicoli di San Marzano Oliveto); i produttori canellesi Gianluigi Bera, Beppe Bocchino e Piero Montaldo; con il valbormidese Ezio Roveta. Tra gli argomenti anche lavvio di "Turnè", vineria annessa allEnoteca, gestita da "Vino & Dintorni" la società che fa capo a Pier Ottavio Daniele, giovane direttore dellEnoteca canellese. "E vero abbiamo avuto troppi imprevisti, intoppi burocratici a problemi edilizi, compresa la costruzione di un ascensore, ad Enoteca già operativa, da parte del proprietario del palazzo, che ci ha bloccato per più di un mese. Ma alla fine, in un paio danni, siamo riusciti a mettere in piedi una struttura tra le più belle del Piemonte. Altre opere pubbliche ci hanno messo più tempo ad essere avviate" osserva Primosig che smentisce le voci, corse in questi mesi, di una presunta "fuga" dei produttori vinicoli locali dallEnoteca canellese, stanchi di attenderne lavvio. "Le aziende associate sono oltre una cinquantina" annota e ricorda le iniziative realizzate nonostante i rinvii nellapertura della sede: partecipazione allExpo di Hannover; a varie manifestazioni (fiera "del Tartufo" di Alba e a "Canelli, Città del Vino"). I Comuni fondatori dellEnoteca sono Canelli, San Marzano Oliveto, Calosso, Calamandrana, Cassinasco, Loazzolo, Vesime, Bubbio, Sessame, Monastero Bormida. "Ma invieremo proposte di adesione ad altri produttori e Comuni della zona" annuncia Primosig che anticipa anche la costituzione di uno sportello turistico. (La Stampa, 2/3/2001)
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