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I titoli
AllEnoteca di Barbaresco si presenta la grande rassegna "Vinum 2001" Il turismo è la forza delle colline. Uneconomia solida e in continuo progresso ALBA Uno studio sulla realtà locale realizzato per conto della Banca dAlba. La Langa "dalla malora a Internet". Sviluppo e progettualità sulle colline del vino. ALBA "Dalla malora a internet". Lidentità locale può coesistere con il mercato globale?". Linteressante quesito sarà il tema di un dibattito che si terrà il 30 marzo al palazzo dei congressi di piazza Medford (ore 21). E promosso dalla Banca dAlba (Banca di credito cooperativo di Alba, Langhe e Roero, nata dalla fusione di tre casse rurali), che ha affidato uno studio sulla realtà locale alla professoressa Graziella Fornengo delluniversità di Torino: con il suo staff ha indagato sui cambiamenti degli ultimi trentanni in campo produttivo e sociale. Il presidente dellistituto di credito, Felice Cerruti: "La Banca dAlba attribuisce importanza alla conoscenza dei processi economici, sociali e culturali che investono il proprio territorio di Langa, Roero e Monferrato, identificato come le colline del vino". "La ricerca - sottolinea il direttore della banca, Nino Arpellino - è il punto di partenza di un progetto che vuole offrire approfondimenti e analisi, avvalendosi di esperti in varie discipline, che consentano alla classe dirigente e ai giovani di comprendere meglio il rapporto tra il proprio territorio e il resto del mondo. I dati saranno messi a disposizione per confronti e scambi di opinioni, senza la pretesa di offrire soluzioni". Lo studio ha preso in considerazione 96 Comuni delle "Colline del vino" con 172 mila abitanti, suddivise in sei sottozone: Piana del Tanaro (fascia tra Alba e Bra più industrializzata), Bassa Langa, Roero, Alta Langa e Valle Bormida, Valle Belbo. Mentre nella Piana del Tanaro a partire dagli anni Cinquanta si è avuto un incremento degli abitanti residenti dal 34 al 50%, nellAlta Langa si è assistito allo spopolamento passando dal 21 al 10,7% rispetto alla totalità degli abitanti del territorio. Stabile la popolazione del Roero che in cinquantanni è passata dal 19 al 20% del totale. Un sensibile calo si è avuto nella popolazione attiva in agricoltura che è diminuita dal 51% del 1961 al 16%. Più che raddoppiato il terziario che è passato dal 20 al 40%, mentre gli abitanti occupati nellindustria sono saliti dal 28 al 44%. Sulla popolazione totale di 172 mila abitanti, gli attivi sono 73 mila. Nel 1951 sul territorio cerano 181 mila abitanti: un calo molto forte si ebbe nel decennio successivo con la grande fuga dalla campagna. In quegli anni Alba registrò il più consistente incremento ("32%), grazie allo sviluppo industriale. Lattuale fascia di età dei giovani (fino a 24 anni) è superiore (23,4%) rispetto a quella anziana con più di 65 anni (21,27%). Lo studio dedica una particolare attenzione al sistema agroalimentare, alla filiera vitivinicola, ai vini doc e docg, allenoturismo collegato alla riscoperta dei valori genuini della terra e della cultura locale. Il territorio si conferma come unarea specializzata nellindustria alimentare non solo per la presenza della Ferrero, ma anche per il gran numero di piccole e medie imprese. La ricerca traccia il profilo delle aziende più importanti, analizza le relazioni tra produzione e consumo, le strategie di sviluppo e globali. Osservano i ricercatori: "LAlbese ha mostrato negli ultimi due decenni un percorso di sviluppo interessante, fondato sullintreccio di attività industriali di rilevanza internazionale e di attività agricole e agroalimentari di alta qualità, che alimentano molte opportunità di lavoro autonomo nel terziario (commercio, ristoranti) e nel turismo, con interessanti ricadute occupazionali. Larea vinicola della Langa è al centro di un distretto agroalimetare di qualità (dolciumi, salumi, tartufi, formaggi) che costituisce una autentica food-valley". Continuano: "LAlbese appartiene a quel Piemonte del lavoro autonomo che si caratterizza per la compresenza, accanto a grandi imprese come Ferrero, Miroglio e Mondo, di piccole aziende con strutture produttive diversificate". (La Stampa, 21/3/2001) Cambiano i gusti, il nostro vino conquista il mondo. Delegazione tedesca in visita alla "Strologo" di Camerano. Rosso Conero, la tecno primavera. Dalla cantina interrata sotto casa ai tini controllati dal sistema computerizzato di CLAUDIA GRANDI (Il Messaggero, 22/3/2001) Vittoria Cisonno, presidente
del Movimento Turismo del Vino Puglia, è stata eletta direttore
generale del Movimento Turismo del Vino Nazionale. Insieme al neo eletto
presidente Ornella Venica, il Movimento Turismo del Vino potrà
cos" proseguire nell'impegno di consolidamento e rinnovamento delle
attività già avviate da Donatella Cinelli Colombini, fondatore
ed ideatore del turismo del vino. Due donne, l'una pugliese, con grande
esperienza nel campo dell'editoria, della comunicazione e nel settore
enogastronomico, l'altra friulana, proprietaria di una delle più
prestigiose aziende vitivinicole italiane. La nomina di Vittoria Cisonno
a direttore generale del Movimento Turismo del Vino suggella l'ingresso
autorevole della Puglia nel panorama nazionale e costituisce una testimonianza
tangibile dell'evoluzione che caratterizzerà la Puglia del terzo
millennio. A Vittoria Cisonno, infatti, si deve anche l'idea che ha portato
alla pubblicazione della guida Trattorie di Puglia e di Botti & Bottiglie
Oli & Frantoi, preziosi vademecum per conoscere le più prestigiose
aziende vitivinicole e olearie della regione, attraverso esclusivi e "appetitosi"
itinerari enogastronomici. Docente e consulente di corsi di formazione
sul turismo rurale, è anche progettista e coordinatore della Strada
del Vino della Daunia.
(La Repubblica - Bari, 22/3/2001) L'Enoteca Italiana al Vinitaly Ad inaugurare il calendario dello stand dell'Enoteca Italiana sarà la Tenuta Il Corno di San Casciano Val di Pesa che alle ore 16 del 5 aprile proporrà "Colorino del Corno: cinque grandi annate a confronto". Il 6 aprile alle 10 sarà invece la Banfi Spa di Montalcino a curare "Summus Castello Banfi-Degustazione verticale". Alle 16 la casa vinicola Luigi Cecchi proporrà "La Maremma in bianco: Vermentino Maremma Toscana Igt Litorale". Il 7 aprile alle 10. l'Amministrazione Provinciale di Grosseto presenterà "I grandi vini della Maremma". Alle 13, a cura di l'Aprovito, "Saranno famosi: grandi innovazioni dei piccoli produttori del vigneto Toscana", alle 16 i Coldiretti senesi con "Supertuscans: professionalità e fantasia, gli ingredienti di un successo". L'8 aprile, "Le grandi Docg di Siena" a cura della Confederazione Agricoltori di Siena. Alle 13, l'Arsial Regione Lazio farà scoprire "I grandi rossi del Lazio", alle 16 i "Vini dolci del vigneto Trentino". Il 9 aprile, appuntamento con "Importanti presenze in Toscana: i Titolati". (La Nazione, 23/3/2001) Fattorie Chigi Saracini. Inaugurata la Bottega del Vino (La Nazione 23/3/2001) |
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