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Assalto al castello riaperto. Casale registra un successo record alla Festa del Vino e del Monferrato CASALE MONFERRATO (La Stampa, 17/9/2000) Montaldo, domenica i turisti hanno affollato il "ponte dei sapori". Sulla torre brindisi col Roero. Un trionfo la sagra della vendemmia MONTALDO ROERO Grande successo ha ottenuto domenica pomeriggio la festa della vendemmia nel Roero con alcuni momenti suggestivi alla torre medioevale e sul ponte sospeso sulle Rocche. Alla torre, che sorge su un cocuzzolo, sono state offerte degustazioni di vino Roero 98, mentre sul ponte, battezzato per loccasione, il "ponte dei sapori" è stata servita una cena con piatti tradizionali. La manifestazione è stata promossa dallenoteca regionale del Roero, dallente turismo presieduto da Claudio Alberto e dal Comune, in un ambiente di grandi bellezze naturali. "La partecipazione è stata notevole - ha detto il presidente dellenoteca regionale, Luciano Bertello -. I tanti turisti sono rimasti entusiasti non solo per la nostra cucina, ma anche per il panorama, davvero eccezionale, che si può ammirare". La torre, di proprietà privata, è stata aperta eccezionalmente al pubblico dal proprietario Michelino Giacone. Molto interesse anche per il "Crotin di Bric Marches", una serie di locali scavati nel tufo, luogo adatto per altri brindisi con il Roero 98. La cena ha proposto i prodotti tipici del Roero, dai funghi al formaggio e salsiccia di Bra, alle tinche di Ceresole, alle castagne della Madonna e ai grandi vini Roero e Roero arneis. Soddisfatto il sindaco di Montaldo, Renato Porasso: "Iniziative come quella di domenica sono molto utili per promuovere non solo il nostro paese ma tutto il Roero con i suoi prodotti". Tra i tanti ospiti, lassessore regionale allAgricoltura Deodato Scanderebech e quasi tutti i sindaci del Roero. Tra gli stranieri, una banda musicale svizzera.
Vendemmia, buona annata ma non si trova chi raccoglie Riconvertire i vigneti, renderli più qualificati per rimanere al passo con il mercato. Il tutto per non rischiare l'eliminazione dei contributi comunitari. E poi agevolare il reperimento di manodopera per le vendemmie, eliminando il vincolo dell'assunzione classica per imboccare la strada della flessibilità. "Invito la Giunta regionale - ricorda in una nota il presidente della Coldiretti Marche, Umberto Giudici - a deliberare tempestivamente il piano di riconversione-ristrutturazione dei vigneti. Gran parte di essi sono ormai da rinnovare perché obsoleti e di qualità non più appetibile al mercato". Al momento un altro grattacapo da risolvere è la scarsa reperibilità di manodopera agricola per la vendemmia: "Il sistema contrattualistico applicato a questo settore - prosegue Umberto Giudici - con controlli ferrei da parte dell'Inps, richiede la garanzia di maggior flessibilità. Bisogna semplificare le norme del settore, ricorrendo a tre categorie di persone: pensionati, extracomunitari e giovani, senza l'incombenza da parte del coltivatore dell'assunzione classica, troppo onerosa". Intanto la raccolta del 2000 produce sorrisi, almendo stando al parere della Coldiretti. La siccità è un problema superato, il vino sarà di ottima qualità e il calo della raccolta, che si prefigurava preoccupante rispetto alla campagna 1999, sarà soltanto del 7-10 per cento. (Il Messaggero, 17/9/2000) Uva e supervendemmia. Rischi per i "piccoli" Cisterna e Aprilia affrontano la crisi alla quale il settore vitivinicolo sta andando incontro con la vendemmia 2000, ma sopratutto con quella 2001. In un nuovo vertice a Cisterna i produttori, le case vinicole del territorio e i rappresentanti sindacali hanno tracciato dei percorsi per tentare di sollevare le sorti del settore. L'abbondanza del raccolto sta facendo crollare i prezzi di mercato con il pericolo di gravi perdite economiche sopratutto per i piccoli produttori. Unanime il riconoscimento della validità di costituire un osservatorio permanente che miri a fare il punto, con scadenza periodica, sullo stato di salute del settore. Ma soprattutto di trovare punti di equilibrio e progetti mirati, finalizzati a garantire un futuro alla coltivazione della vite e alla produzione del vino in ambito locale, pena la cessione delle terre e delle uve ad imprenditori di altre regioni italiane. E' stato riconfermato che per lo stato di crisi del settore non è stato ancora determinato il prezzo delle uve della vendemmia 2000. C'è però una situazione di difficoltà nella vendita dei vini bianchi dei Castelli Romani, soprattutto per il Trebbiano e la Malvasia, oltre a giacenze vinicole del 1999. Circa il prezzo sarà difficile riconfermare le quote dello scorso anno, tuttavia saranno premiate le raccolte più attente in termini di qualità del prodotto al punto di vista della maturazione, della pulizia al fogliame, tralci ed altro e con gradazione intorno ai 16 gradi zuccherini. (Il Messaggero, 17/9/2000) Settanta aziende agricole su cento hanno un sito Internet. Ma per ora mostrano solo i prodotti e non vendono Una sorta di "Cernobbio del vino" il convegno nazionale su "New economy e nuova agricoltura: il valore della filiera breve" che si è svolto a Bevagna. L'iniziativa promossa dal Centro agroalimentare ha visto la partecipazione di docenti universitari, esperti di new economy, imprenditori e politici. Il giro di affari globale del mercato "to consumer" in Italia - è stato rilevato - è sui 500 miliardi di lire annui; nel mondo tocca invece quota 22 miliardi di dollari, con previsioni di crescita a 211 miliardi di dollari nel 2004. Gli esperti non hanno dubbi poi sul fatto che il fascino della grande rete colpirà gli imprenditori italiani. (Il Messaggero, 17/9/2000) Il fiasco, tesoro d'altri tempi. Impossibile rifarlo come allora: costa troppo Quelli in uso oggi di vetro grosso e col rivestimento di plastica mettono un po' di tristezza DI SERGIO MANETTI Nel mio Piccolo museo del Chianti che invito tutti a visitare, ci sono alcuni fiaschi del '700, purtroppo pochi perché il gatto di casa, rimasto chiuso per errore, cercando una via di fuga ne ha rotti due. Perdita irreparabile, sono difficilissimi da trovare, e sono di particolare valore: il loro vetro è così leggero che sono praticamente senza peso. Frodi Alimentari - Vini alla glicerina e conserve di pomodoro prodotte con bucce ROMA - Dai vini alla glicerina alle conserve di pomodoro con le bucce, dagli oli tunisini marchiati Ue alle mozzarelle fatte senza latte: sono questi solo alcuni dei pericoli che si annidano sulle tavole italiane. La rassegna delle frodi alimentari è contenuta in un rapporto del ministero della Sanità. Difficile dare una cifra complessiva delle “scorrettezze” commesse da alcuni produttori: l' “esercito” dei controllori che vigila sulle nostre tavole è infatti suddiviso tra tre ministeri (Sanità, Politiche agricole e Finanze) e articolato con uffici periferici e reparti speciali. Le ispezioni dei Nas hanno registrato (dati 1997) infrazioni pari al 33,1%. Le violazioni accertate invece dall' Ispettorato centrale frodi del ministero delle Politiche agricole sono state pari al 17,3% dei controlli. Le alte percentuali - spiega il rapporto - sono dovute al fatto che i controlli spesso vengono effettuati se c'è un sospetto o una segnalazione. Ma c'è anche un altro aspetto che il rapporto mette in evidenza: l' elevato tasso di truffe sarebbe spiegato anche dalla “convenienza” del comportamento illecito. "Si tratta di frodi difficilmente eradicabili - dice il rapporto - fintanto che sussiste la convenienza a realizzarle, anche e soprattutto alla luce di un sistema sanzionatorio penale ed amministrativo sicuramente carente quanto ad efficacia deterrente". La galleria delle irregolarità sembra non avere confini, in quanto a fantasia. Che il vino poteva essere annacquato o spacciato per "doc", anche se non lo era, forse si poteva immaginare. Più difficile è invece pensare che il gusto vellutato e morbido di un rosso possa essere dovuto all' aggiunta di glicerina. Altro “mito” della tavola a rischio-frodi è la mozzarella: dalle provette di laboratorio - evidenzia ancora il rapporto del ministero della Sanità - è risultato che nel 10% dei casi non era stato utilizzato latte per produrle. L'elenco è davvero infinito: nei magazzini delle istituzioni deputate al controllo sono finiti conserve di pomodoro a base di bucce, pecorini fatti con il latte di vacca, succhi di frutta con un po' troppo zucchero (per celare l' eccessiva spremitura), oli d'oliva “tagliati” con oli di sansa. Fin qui è un problema di palato e magari di truffa al portafoglio. Ma nel rapporto si parla anche di frodi che mettono in pericolo la salute. Su alcuni dei cibi più amati dagli italiani - pane e gelati in testa - i Presidi multizonali di prevenzione hanno trovato un po' di tutto: dai microbi agli antiparassitari e finanche metalli pesanti. (La Gazzetta del Sud, 18/9/2000) Lanuvio-Cade e muore nella botte che sta pulendo Un anziano di 73 anni, Stemo Savini, è morto nel tardo pomeriggio di ieri a Lanuvio, nella zona dei Castelli Romani, dopo essere caduto nella botte che era intento a pulire. L'uomo, che si trovava in cima al grande contenitore alto circa cinque metri, usato per mettere il vino, ha perso l'equilibrio ed è precipitato all'interno. A causare la morte, probabilmente, oltre la caduta sono state anche le esalazioni della sostanza usata dall'anziano per pulire l'enorme botte. L'uomo è morto sul colpo e sono stati inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei medici dell'ambulanza del 118 intervenuta sul posto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Lanuvio che hanno effettuato i rilievi del caso. E' certo che si è trattato purtroppo di una maledetta disgrazia.
Il convegno nazionale di Montefalco. Burocrazia e dazi frenano. la vendita di vino "on line" MONTEFALCO - Sono ancora troppi i "lacci" burocratici e il peso economico dei dazi, vero freno a mano nello sviluppo dell'e-commerce, in particolare per le negoziazioni "wine & food" on-line, sia che il destinatario sia la Vecchia Europa che gli Stati Uniti. È quanto emerge dal convegno nazionale, organizzato a Montefalco, su "new economy e e nuova agricoltura: il valore della filiera breve", che è stato un momento di riflessione sulle prospettive dell'usutilizzo di Internet nel e-commerce per il comparto del vino. "Sulla new economy - ha sottolineato Marco Caprai, presidente del Centro agro alimentare dell'Umbria, si gioca una parte importante della competitività del settore vinicolo: è una occasione, quella della "rete", che non può essere perduta dalle imprese". Pertanto, è necessaria maggiore deregolamentazione, altrimenti le limitazioni attuali - negli Stati Uniti si possono acquistare on line solo 24 bottiglie all'anno senza dover pagare dai pesanti costi - mettono fuori competizione l'utilizzo dell'on-line, con gravi danni per i produttori, soprattutto piccoli o di "distretto" come quelli italiani. (Il Messaggero, 18/9/2000) L'alternativa: BioBacco, un prodotto biologico l' antidoto per sconfiggere la crisi Il vino biologico come antidoto per sconfiggere la crisi. Questa l'esigenza che ha spinto diverse aziende dei Castelli Romani a puntare sulla coltivazione del biologico, che ha un discreto mercato nei paesi tedeschi e del Benelux e che si sta affermando sempre più anche a livello nazionale. (Il Messaggero, 19/9/2000) Prezzi stabili. Le uve nebbiolo da 40 a 55 mila ALBA. Le uve nebbiolo destinate a produrre barolo e barbaresco docg potranno essere pagate ai prezzi dello scorso anno: da 45 a 55 mila lire al miriagrammo per il barolo e da 40 a 46 mila per il barbaresco. Sono le indicazioni emerse ieri durante la riunione svoltasi alla filiale albese della Camera di commercio, convocata dalla Consulta vitivinicola. Hanno partecipato rappresentanti delle organizzazioni agricole, delle aziende acquirenti e del consorizo di tutela. Tutti hanno concordato che la vendemmia 2000 si presenta con uve di ottima qualità: sui prezzi è stato detto che si possono attestare sulle cifre raggiunte nel 99, considerate eque e consone al prestigio raggiunto dalle due denominazioni. Si tratta di cifre indicative, non vincolanti, con possibilità di variazioni in più o in meno, in base alla qualità del prodotto. Il presidente della Consulta, Luigi Rosso: "Alla vendemmia dei nebbiolo mancano circa dieci giorni: allo stato attuale si profila un ottimo raccolto. Prosegue la serie fortunata di buone annate cominciata nel 95". La Consulta ha tenuto riunioni anche per altre varietà di uva: unintesa è stata raggiunta solo per il Roero arneis alla cifra indicativa di 15 mila lire al miriagrammo. Nessun risultato ha ottenuto la mediazione per dolcetti e barbere. Sono piaciute le scelte della formula del rilancio e la nuova sede al Collegio. La Douja chiude tra i grandi numeri. Più che raddoppiate le degustazioni dei vini ASTI. La Douja del Duemila si è chiusa domenica sera con un nuovo pieno di folla. Alla Camera di commercio, non nascondono la soddisfazione per lesito di questa edizione del rilancio. Il presidente Aldo Pia annuncia una conferenza stampa di commento e intanto vengono diffusi i numeri che confermano lexploit. E piaciuta la nuova sede dei cortili del Collegio ed è piaciuta la scelta di offrire le degustazioni nei bicchieri di vetro. Un dato per tutti: sono stati venduti tagliandi per 18 mila degustazioni. L'anno scorso, punteggiato dalle polemiche sui prezzi e luso della plastica, furono 8 mila. Un bel balzo. Oltre undicimila, i bicchieri di vetro con tasca di stoffa acquistati dai consumatori (a 5000 lire con diritto ad una degustazione). Nelle ultime due serate la Camera di commercio ha dovuto farne confezionare di nuovi, passando dal color granata al verde, per far fronte alla richiesta. A mezzanotte di domenica, il self service, ha chiuso le casse con circa 20 mila bottiglie vendute (dato analogo a quello dello scorso anno), ma è cresciuto lincasso totale. Oltre tremila i commensali della rassegna "Piatto d'autore", che ogni sera ha visto protagonista un ristorante: Il Cascinalenuovo di Isola, La Braja di Montemagno, Hasta Hotel e Gener Neuv di Asti, Vittoria di Tigliole, Scuola di alta cucina dell'Icif di Costigliole, Barbetta di New York, Antica Trattoria La Torre di Castellina in Chianti. E altre 4 mila persone hanno degustato i piatti preparati ogni sera a turno dalle organizzazioni professionali agricole ed artigiane: Cna, Unione artigiani, Confederazione agricoltori, Coldiretti, Unione agricoltori, Confcooperative. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza e tra pochi giorni saranno resi noti i dati degli incassi. Il dato più sorprendente della manifestazione è relativo ai visitatori delle mostre collaterali: 6.500 ingressi in totale all'esposizione dei vetri antichi della collezione Clinanti che ha fatto scoprire il Museo lapidario e la Cripta di SantAnastasio. Folla anche alla mostra di palazzo Mazzetti sulle opere d'arte acquistate dalla Fondazione della Cassa di risparmio ed alla rassegna di editoria specializzata "Sapere di Sapori", alla Biblioteca Astense. Vasta eeco anche i convegni a cui hanno partecipato personaggi come il premio Nobel per la medicina Gunter Blobel, produttori vinicoli piemontesi e toscani di prima grandezza come Albiera Antinori, Angelo Gaja, Ezio Rivella, Mario Schwenn e l'enologo Giacomo Tachis che hanno partecipato al confronto gestito con spigliata ironia da Carlo Cambi di Repubblica e Sergio Miravalle della Stampa. Curiosità anche per l'iniziativa della Cassa di risparmio di Asti che ha tenuto a battesimo in Douja il portale Internet dedicato ai produttori ed al territorio astigiano: www.catanabuta.com Alcune annotazioni: dietro le quinte della manifestazione hanno lavorato un centinaio di persone: apprezzato il lavoro delle guide (giovani laureati e studenti d'arte), che hanno accompagnato migliaia di visitatori alle mostre: Antonella Borio, Ornella Nano (associazione Astiguide), Sara Graziano e Gigi Accomando, Eleonora Mussa, Alessandra Lombardo, Barbara Trinchero. Una scelta vincente, quella dell'orario anche serale. Gran lavoro per i sommelier Franca Moretti, Giovanni Moraglio, Giancarlo Germano, Francesco Fassone e Claudio Sandrone e gli uomini Onav Bruno Rissone e Stefano Pia. (La Stampa, 19/9/2000) E' il momento del Montepulciano d'Abruzzo. Riconoscimenti e successi commerciali Masciarelli e Marramiero volano alto PESCARA - I vini abruzzesi alla ribalta nazionale e internazionale. Un rosso di alta qualità dell'azienda vinicola Marramiero di Pescara viene servito sugli aerei (business class) della compagnia olandese Klm. (Il Messaggero, 20/9/2000) Castelnuovo Berardenga - Per "assaggiare" un vino di 800 anni... CASTELNUOVO - Per "assaggiare" un vino di 800 anni fa - degustazione del tutto speciale - occorre un enologo di grande esperienza. Un enologo così dalla Sicilia l'hanno rintracciato nel Chianti e non poteva essere altrimenti: Giacomo Tachis, fama di livello mondiale, per tanti anni a fianco di Antinori, oggi lavora per diverse aziende di assoluto prestigio fra cui Castell'in Villa (Castelnuovo Berardenga) e Argiano (Montalcino). Questo vino di 800 anni - sì, proprio tutti, dal primo all'ultimo - è stato rintracciato nei fondali di San Vito Lo Capo, provincia di Palermo. A nord est del paese sono stati scoperti i relitti di un bastimento del XII secolo, affondato a suo tempo con un carico di anfore della capacità di 3 litri e mezzo e soprattutto deputate a contenere vino. Lo affermano gli esperti della Sovrintendenza siciliana che le hanno studiate. Ma ecco la sorpresa: un'anfora è ancora piena e sigillata col tappo di sughero. E' del XII secolo, siamo nel XXI. Trattasi dunque, se davvero uno più uno fa due, di vino di oltre 800 anni fa. Invecchiato bene e pure sotto sale. Marcello Rocca, sub di 43 anni, per conto della Sovrintendenza di Trapani (sezione archeologia) si immergerà in mare a recuperare l'anfora. L'operazione verrà effettuata venerdì prossimo, 22 settembre. Vi prenderà parte Giacomo Tachis, che da par suo darà le prime impressioni sul vino che l'anfora ha gelosamente custodito negli abissi marini per più di otto secoli. Probabilmente si sarà di fronte al vino più "invecchiato" che si conosca. O - meglio dire - ai resti di vino. Tachis è già in Sicilia. Non era possibile rintracciarlo ieri. I familiari hanno detto che è emozionato, che "sente" l'evento: ne ha visti e lanciati tanti di vini, ma uno di 800 anni ha senz'altro qualcosa di speciale. Il sub, durante l'immersione, sarà seguito dal titolare delle Cantine Rallo di Marsala con un cineoperatore: tutta l'operazione sarà videoregistrata. Tachis attenderà in superficie, perché sempre nella giornata di venerdì l'anfora sarà aperta. Quello che è rimasto del vino sarà poi analizzato chimicamente a cura della Sovrintendenza. Come avrebbe lasciato intendere anche Tachis prima di partire, non è detto che il vino medioevale sia in buone condizioni: l'anfora è in terracotta, materiale poroso. E poi 800 anni sono tanti, anche se portati egregiamente. Certo, resterà il retrogusto di una scoperta d'eccezione. Cui non poteva mancare uno degli enologi più apprezzati del pianeta. Nelle foto, Giacomo Tachis e vino in invecchiamento nelle botti di Andrea Ciappi (La Nazione, 20/9/2000) Per sabato 30, infine. È in programma la raccolta delle uve destinate a produrre il Vino della Pace . Vendemmia 2000, bilancio positivo. Dalla prossima settimana tra i filari per i futuri vini rossi Anche se il maltempo di questi giorni disturba la fase finale della raccolta delle uve, si può tranquillamente già affermare che la vendemmia 2000 i presenta tra le migliori degli ultimi anni. Anche se in molte zone si èendemmiato con largo anticipo nel Cormonese ci sono ancora molte uve da raccogliere, in particolare quelle rosse. Il termometro della situazione lo dà la Cantina produttori che con i circa 40 mila quintali di uve raccolte costituisce il 25 per cento della realtà provinciale. Sono ancora circa 6 mila i quintali di uve bianche che la cooperativa cormonese attende ancora di raccogliere. "Tempo permettendo, dice il direttore Luigi Soini, entro sabato concluderemo con le uve bianche, in particolare con alcuni Tocai tardivi, la malvasia e la ribolla poi, dalla prossima settimana cominceremo con le uve rosse la cui quantità dovrebbe aggirarsi intorno ai dieci mila quintali. Tutto sommato, pur con le incognite del tempo di questo fine settembre, la qualità della vendemmia si presenta buona, superiore a quella dello scorso anno che pur era stata tra le migliori". Dal punto di vista della quantità siamo di fronte a una vendemmia che si potrebbe definire nella norma: "In effetti, siamo sui livelli dello scorso anno; la quantità leggermente superiore è dovuta ai nuovi impianti", conferma il direttore della cantina cormonese. Come ogni anno, a concludere la vendemmia alla Cantina produttori sarà la raccolta delle uve che produrranno il Vino della Pace. La vendemmia di queste uve è stata programmata quest'anno non di domenica ma per sabato 30 settembre. Dalle 8 si comincerà la vendemmia alla quale potranno partecipare oltre ai soci anche i cittadini cormonesi. A conclusione il brindisi con la partecipazione del Coro del Mondo Unito, il complesso corale ormai habituéella Cantina produttori. Nel corso della prossima settimana si vendemmierà anche il Vino degli Angeli, un particolare passito donato alle missioni diocesane. (Il Piccolo di Trieste, 20/9/2000) Quanti sapori alla Festa dell'uva Sabato e domenica nuova edizione della kermesse con sfilata allegorica e stand Risale al 1926 la Festa dell'Uva dell'Impruneta, quando le fattorie della zona, con piccoli carri allegorici trainati da buoi, cominciarono a venire in paese a festeggiare l'inizio della vendemmia e magari a vendere il vino dell'anno precedente. Col tempo la costruzione dei carri è stata affidata ai Rioni, lo spirito contradaiolo si è fatto ogni anno più forte e la Festa dell'Uva è cresciuta intorno a questo. Per la sfilata allegorica di quest'anno per esempio, che si terrà domenica 24, la gente del paese sta lavorando da più di un mese ed assicura che sarà qualcosa davvero da non perdere. Ormai da tanti anni poi, alla Festa dell'Uva è collegata la mostra mercato del vino Chianti Colli Fiorentini, che come sempre aprirà al pubblico già il sabato: tutti i produttori di vino della zona saranno presenti con un loro stand ed in collaborazione con Arcigola, sia sabato che domenica, verranno organizzati dei laboratori del gusto dove abbinare i vini in mostra con i prodotti tipici della zona.
Sta per nascere la "Casa dellAsti". Vendemmia moscato per il Consorzio è ok. ISOLA DASTI Un cantiere aperto, alle porte di Isola, per presentare la nuova sede del Consorzio dellAsti, ancora in costruzione (inaugurazione nel 2001), e i primi dati sulla vendemmia Duemila del moscato, in alcune zone ancora in corso. Il presidente Guido Bili e il direttore Ezio Pelissetti hanno fornito dati e numeri, coadiuvati dallarchitetto astigiano Salva Garipoli autore del progetto. La nuova "Casa dellAsti", si estende su un terreno di 23 mila mq di cui 1200 occupati da una struttura che ospiterà laboratori, uffici, sala convegni e degustazione, e cantinetta. Costo dellopera 4 miliardi e 800 milioni. Pelisseti chiarisce i motivi della scelta di Isola: "Fuori dalla zona di produzione del moscato ma vicina a vie di comunicazione", poi passa alla vendemmia: "La qualità è tripla rispetto al 99" assicura, e indica i numeri della raccolta: 870 mila quintali di moscato vendemmiato, 750 mila destinati a produrre Asti docg con una previsione di 70 milioni di bottiglie di Asti spumante e 5 milioni di Moscato dAsti docg. Bili infine conferma, a breve, un piano pubblicitario pro Asti a cui parteciperà anche la Regione con uno stanziamento di 2 miliardi e mezzo. (La Stampa, 20/9/2000) Lo studio voluto dagli 11 Comuni della zona tipica punta ad interventi migliorativi dellofferta turistica. Barolo, il futuro in un progetto. La presentazione domani nel castello Giuseppina Fiori (La Stampa, 21/9/2000) Sabato e domenica manifestazione allestita dintesa con le Città del vino: stabilimenti enologici aperti. Canelli si prepara ad ospitare cinque Regioni Degustazioni e giri in vaporiera CANELLI Ultimi preparativi per "Canelli, città del vino", la manifestazione in programma sabato e domenica. Un intero fine settimana dedicato allenogastronomia regionale con bancarelle di piatti e vini tipici piemontesi, ma anche stand da Liguria, Puglia, Sicilia e Toscana, tutti ospitati nelle storiche sedi delle aziende vinicole cittadine, nel segno di un grande gemellaggio della buona tavola con degustazioni, visite guidate e abbinamenti incrociati tra vini e ricette regionali. Liniziativa è del Comune dintesa con lassociazione Città del Vino e un gruppo di enti pubblici e privati tra cui lEnoteca regionale di Canelli. Tra gli eventi collaterali, dal mattino di sabato le Ferrovie Nord di Milano metteranno a disposizione una vaporiera (visitabile) che farà la spola tra Canelli (tour nelle cantine vinicole) e Nizza (visita al museo del vino Bersano); un convegno sulle Deco, le denominazioni dorigine comunali (annunciato lintervento di Luigi Veronelli); un giro in bici sulle colline del Moscato (organizza il "Pedale canellese"); lapertura, in via Giovanni XXIII, della mostra di pittura dellartista francese Danielle DHenry. In serata, in piazza Gioberti, la "sagra del pesce di Camogli", con mega frittura allaperto. E domenica ancora degustazioni di vini (in una decina di postazioni) e ricette delle cinque Regioni coinvolte nella manifestazione. Infine una curiosità: se siete nati nelle regioni ospiti della manifestazione canellese e vivete in Piemonte, presentendo agli stand regionali il coupon oggi pubblicato sulle pagine astigiane de La Stampa, degusterete gratis un prodotto tipico. Info. 0141/820.225 o 820.231; e-mail: manifestazioni.canelli@interbusiness.it . (La Stampa, 21/9/2000) Sì al contratto, vendemmia salva Vendemmia salva, anche se rischi reali di blocco non ce ne sono mai stati. Comunque è arrivato, dopo nove mesi di trattative tra le parti, il contratto di lavoro per operai agricoli e florovivaisti che avrà valore per i prossimi tre anni. "Finalmente — commenta soddisfatto Simone Solfanelli, direttore della Coldiretti che, insieme alla Cia e all'Unione agricoltori, rappresenta le organizzazioni datoriali di lavoro — siamo giunti alla firma di un documento importante e dai contenuti innovativi, pur in linea con quanto previsto dal contratto nazionale". Oltre all'organizzazione di orari, salari e tutto ciò che disciplina il lavoro agricolo in provincia, sindacati e associazioni di categoria hanno accordato una strategia per disciplinare aspetti importanti come la formazione, lo snellimento delle procedure burocratiche soprattutto per i lavoratori extracomunitari, le malattie e gli infortuni. "Quest'ultimo è un aspetto fondamentale - spiega Claudio Franci della Flai-Cgil uno dei sindacati coinvolti nelle trattative insieme a Uila-Uil e Fisba-Cisl. In base agli accordi in caso di assenza per motivi di salute i lavoratori continueranno a percepire lo stipendio regolarmente. Il salario invece crescerà del 4,2 per cento lordo media ponderata, che si traduce in busta paga in aumenti che vanno dalle 67mila lire mensili per l'operaio comune alle 93mila lire per lo specializzato super". Soddisfazione unanime quindi anche per quegli amministratori che temevano i rischi connessi con il ritardo della firma del documento, come il sindaco di Montalcino Massimo Ferretti, che aveva scritto a sindacati e associazioni di categoria affinchè si giungesse in tempi rapidi ad una soluzione, o l'assessore provinciale Claudio Galletti che aveva svolto ruolo di mediatore. Anche sulla flessibilità si è giunti a risultati soddisfacenti, mentre per la formazione nei prossimi mesi si valuterà il da farsi. di Roberto Rossi (La nazione, 22/9/2000) |
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