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Est modus in rebus, sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum: “vi è una misura nelle cose, vi sono determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto”, recita la celebre sentenza di Orazio. Ecco, appunto, entro i confini ci…
Ne scriveva Plinio il Vecchio, dell'Aligoté, quando vecchio non lo era ancora. Per dire. Ma l'Aligoté probabilmente ha un solo pregio principale: la sua impressionante capacità di traduttore dei caratteri del territorio. …
Un’occasione rara: verticale dello Gevrey-Chambertin cuvée Ostrea di Trapet, una etichetta che restituisce al meglio i caratteri della prestigiosa appellation della Côte de Nuits.... …
Quando di questo vino mi hanno svelato il prezzo sul mercato sono cascato dal pero, basìto da stupor mundi. Intendiamoci, non è che sia così ignaro dell’enorme bolla speculativa di cui sono stati fatti oggetto i vini di Borgogna, assurgendo all’antipaticissimo status di un Rolex o alla inarrivabile esclusività di…
Jean-Charles Le Bault de la Morinière (Bonneau du Martray) mi rivelò innanzitutto il lato umano e confidenziale della Borgogna. Dopo di lui mi accorsi che le relazioni umane, in quella terra, non erano soltanto spocchia o disinvolta indifferenza; grazie a lui c’era un di più, ad onorarle e a dargli…
Quando tra appassionati di vino si parla di annate, che si parta da un approccio algidamente tecnico o che si arrivi fino ai neurodeliri della Setta degli Adoratori del Fluido Astrale del Pianeta Pan (“l’annata 2016 è stata benedetta dall’influsso della terza luna di Giove, Ganimede, che ha invertito la…
Un terremoto è alle porte: l’INAO, l’istituto che si occupa delle denominazioni d’origine transalpine, sta progettando una vera rivoluzione nella nomenclatura del vignoble borgognone. Una rivoluzione che prevede l’annessione di parte del Beaujolais a sud e l’incredibile esclusione dell’area di Chablis a nord. Con la contestuale perdita al diritto…
L'apertura delle maglie solitamente strette della denominazione borgognona a nuovi Premier Cru nel territorio di Marsannay, che finora ne era privo, offre la stura per una riflessione sul concetto di cru e di valorizzazione del sacrosanto terroir. Intanto, siamo certi che in tutto il mondo si intenda la stessa cosa?…
Partecipare a Eccopinò 2019, alla scoperta dei Pinot Nero dell'Appennino toscano, ci ha consentito una disamina sull'amato vino-vitigno di origine franciosa, con in testa il mito della Borgogna per poi dimenticarsene. Sì, togliersi il fardello del confronto stilistico per immergersi nella specificità di un percorso altro che possa disattendere quei…
Una nuova firma dell'universo borgognone, un nome trasognante, come trasognanti e puri sono i loro vini. …
di Fernando Pardini Non si tratta di etichette “a caso” e non so dirvi se la loro nomea vada inquadrata nel segno dell’elettiva esclusività o dell’ovvietà. Ammesso e non concesso che la strabiliante qualità di un sorso possa definirsi "ovvia", dal momento in cui te l’aspettavi. Ma credo che questo arzigogolo…
di Claudio Corrieri Escursione coi fiocchi nella Côte de Nuits. Di scena le denominazioni Chambolle-Musigny e Morey-Saint-Denis: il cuore "tenero" della Borgogna. Si susseguono nomi quali Pierre Amiot, Amiot-Servelle, Domaine Arlaud, Ghislaine Barthod, Clos de Tart, Clos des Lambrays, David Duband, Hubert Lignier, Chantal Remy…
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