Di ritorno dall’Anteprima del Nobile/2 – Nobile di Montepulciano 2019, annata e Riserva

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Rispetto ad altre zone della Toscana interna, a Montepulciano l’annata 2019, partita secondo i crismi della distinzione, ha creato invero qualche problemino ai viticoltori poliziani, e questo a causa del perdurante asciuttore estivo sopraggiunto dopo una primavera insistentemente fresca e piovosa (leggi aprile e maggio). Calore alcolico e impuntature tanniche  – con una freschezza acida nsci nsci – sono quindi i lasciti più evidenti di un millesimo fra luci ed ombre (omaggiato peraltro con il massimo rating di 5 stelle dalla commissione tecnica consortile), anche se non mancano indirizzi sicuri – vecchi e nuovi – di più compiuta armonia stilistica e costitutiva.

Ai Nobile 2019 “annata” usciti sul mercato in ritardo rispetto alla norma (e non sono pochi) si affiancano così i Nobile Riserva, per un quadro d’insieme che presenta qualche acuto e diversi bemolle, ma con la sensazione prevalente, ormai risaputa, che il tempo e la maturazione in bottiglia non potranno che sortire schiarite in termini di amalgama e di piacevolezza.

Intanto noi i vini li abbiamo ordinati secondo l’alfabeto dei nomi aziendali, con le predilezioni e i distinguo da leggersi a seconda delle parole o dei silenzi. L’incompletezza della lista è legata soprattutto all’uscita disomogenea delle varie etichette sui mercati: non ci si sorprenda perciò di alcune assenze.

Quanto alla intrinseca fisionomia, sui Nobile Riserva il maggior peso estrattivo sembra porre in risalto ancor di più quella sensazione di lentezza evolutiva che i vini della denominazione sono soliti mostrare. Certamente poi i diversi blend impiegati, con il sangiovese (o prugnolo gentile che dir si voglia) presente in quota maggioritaria e a volte esclusiva, possono agevolare accenti diversi e diverse attitudini, ma più di tutti sono i suoli a certificare il loro imprinting sotto forma di consistenza tannica, e questo forse è il marker più evidente destinato a segnarne i profili, soprattutto nelle prime fasi della parabola vitale.

Per chi volesse invece leggersi le note e le considerazioni riguardanti i Nobile 2020, ecco qua il contributo

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BINDELLA – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA VALLOCAIA 2019  (sangiovese; colorino del Valdarno)

L’aria spulizzita ne indirizza le movenze, anche se la brillantezza del disegno resta un po’ offuscata da un profilo stranamente arroccato sull’amaricante-austero-arcigno. Non propriamente colloquiale, insomma. Non come suo solito.

BOSCARELLI – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA 2019   (sangiovese; colorino)

Succo, equilibrio, proporzioni, sale e spinta. Decisamente buono, altro che sì.

CANNETO – NOBILE DI MONTEPULCIANO 2019 (sangiovese; cabernet sauvignon, merlot)

Solido e caldo per l’alcol, è succoso ma tuttodunpezzo, senza mostrare un particolare carattere che lo porti alla distinzione.

D&D – NOBILE DI MONTEPULCIANO IL MASSARO 2019 (prugnolo gentile; merlot)

Niente male come proporzioni e sviluppo: è nitido, assai sciolto, di buon corredo tannino, anche se non può vantare un grado di contrasto particolarmente efficace. Insomma, piuttosto rilassato nell’eloquio ma gradevole.

CANTINA DEL GIUSTO – NOBILE DI MONTEPULCIANO BARADIERO 2019  (sangiovese; canaiolo nero, mammolo)
Imbrigliato dalla confezione, è compresso, come frenato, dal coté “dolcino”. Solo l’agrume, che cova in sottotraccia, lascia lampeggiare gioventù e contrappunto gustativo.

CANTINA DEL GIUSTO – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA SAN CLAUDIO II 2019   (sangiovese; canaiolo nero, mammolo)

Old fashioned ma esente da rusticità, si propone con misura rilasciando una buona melodia gustativa. Classico negli accenti, certamente piacevole, sicuramente centrato.

CARPINETO – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA 2019  (sangiovese; canaiolo, altri)

Fresco, ossuto, affilato, disadorno. Essenziale, ecco sì, in debito semmai di polpa e di densità.

FASSATI – NOBILE DI MONTEPULCIANO PASITEO 2019 (sangiovese; merlot)

Pulito, ordinato, poco estrattivo, fra fiore, agrume e frutta esotica. La manifattura sorvegliata non toglie spazio alla dinamica. Simpatico.

GODIOLO – NOBILE DI MONTEPULCIANO 2019  (sangiovese; canaiolo, colorino)

Piuttosto arroccato nei profumi, resta marcato dal lato officinale (erbe balsamiche, spezie, gambo di carciofo), ciò che tende ad eroderne la capacità di dettaglio.

GRACCIANO DELLA SETA – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA 2019  (prugnolo gentile; merlot)

Buona naturalezza espressiva, a fronte di un coté leggermente evoluto e di una fisionomia un po’ indolente dai risvolti aromatici crepuscolari.

GUIDOTTI – NOBILE DI MONTEPULCIANO 2019 (sangiovese)

Un brillìo di agrume, e poi acidità che dà contrasto, scorrevolezza, grinta, indirizzo. Una bella sorpresa e una nuova firma ci arrivano da Cervognano.

IL MACCHIONE – NOBILE DI MONTEPULCIANO 2019 (sangiovese)

Tono, freschezza, solidità, dimensione, senza eccessivi incupimenti. L’impronta stilistica è chiara, il tannino baritonale: chiede tempo e di tempo ne avrà.

IL MOLINACCIO – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA LA POIANA 2019   (sangiovese)  

Deve recuperare qualcosa in termini di pura dinamica, ma frutto e giustezza abitano questo bicchiere, checchennedica l’alcol. Un viatico tutto da seguire.

LA BRACCESCA – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA VIGNETO SANTA PIA 2019   (prugnolo gentile)

Cupo e denso, “scuro” e liquirizioso, almeno momentaneamente ostaggio di un tannino “mordente” e abrasivo.

LE BERTILLE – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA 2019  (sangiovese; canaiolo, colorino)    

Colore e frutto in evidenza, quadro gustativo un po’ marcato dal rovere, montata tannica amaricante. Tutto men che in amalgama.

LOMBARDO – NOBILE DI MONTEPULCIANO 2019  (prugnolo gentile)

Se ne apprezza la sincerità e il rigore, e quindi la coerenza interna, anche se appare un po’ in debito di tensione e di vitalità gustativa.

LUNADORO – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA QUERCIONE 2019  (sangiovese; altri)

Qui vi si respira un senso di integrità; la trama è ariosa, saporita, alimentata da una corrente acida portante e suggellata da un bel finale in allungo.

MANVI – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA OJAS 2019  (sangiovese)

Terroso e balsamico, trasmette suggestioni tattili e aromatiche che richiamano le argille e il tufo. Ad emergere sono la lena e il carattere. Nome ed etichetta da attenzionare.

PALAZZO VECCHIO – NOBILE DI MONTEPULCIANO MAESTRO 2019   (prugnolo gentile; canaiolo, mammolo)  

Il lato austero ben si combina con il frutto e la concessività, senza offrire il fianco ad inopportune occlusioni. Ed è così che la trama acquisisce un respiro inatteso, mentre a brillare è il carattere.

PODERE CASANOVA – NOBILE DI MONTEPULCIANO 2019  (sangiovese; altri)

Deciso e senza fronzoli, fra note minerali ed altre più assertive di frutta secca, non trova adeguata scioltezza di trama, però il tannino è come sale in compressione.

VECCHIA CANTINA DI MONTEPULCIANO – NOBILE DI MONTEPULCIANO RISERVA BRIAREO LINEA REDI 2019 (sangiovese; altri)

Introspettivo (anche se fresco) e di adeguate proporzioni, è un’acidità perentoria e tagliente a renderne alquanto affilato il profilo.

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FERNANDO PARDINI

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