A fine febbraio il quartiere Eur della Capitale si è trasformato in un palcoscenico imperdibile per gli amanti del whisky, ospitando la XII edizione del Roma Whisky Festival. Un evento che, anno dopo anno, conferma la Città Eterna tre le capitali europee del whisky, attrattiva non solo per i puristi del single malt, ma anche per tutti coloro che amano esplorare nuove frontiere nel mondo dei distillati. Con una partecipazione record di pubblico e operatori, il festival ha rappresentato una vetrina straordinaria sia per le etichette più classiche, che per quelle emergenti, in un clima generale di condivisione e scoperta.
La manifestazione ha dimostrato ancora una volta di essere molto più di un semplice raduno per appassionati: è stata un’esperienza immersiva, che ha saputo aprire le porte a mondi affini come rum, brandy e l’arte della mixology. La grande novità di quest’anno è stata l’introduzione dell’Area Vintage, un’innovazione che ha permesso agli intenditori di avvicinarsi a veri e propri tesori distillati, come il celebre Port Ellen del 1979.
Tra gli stand di oltre 60 espositori c’era davvero l’imbarazzo della scelta, con una panoramica che spaziava dalle bottiglie di maggior fama e valore a quelle meno note, ma altrettanto intriganti, garantendo una copertura ampia e diversificata del panorama del whisky mondiale. Molto belle e seguite anche le masterclass ed i corsi, che hanno offerto importanti occasioni di approfondimento, talvolta con vere e proprie rarità in assaggio.
Ogni anno, nei giorni che precedono l’evento, una giuria selezionata di appassionati e addetti ai lavori, si riunisce per assegnare il premio “Whisky & Lode”, con il quale si vanno a premiare le migliori espressioni (tra quelle che si iscrivono alla selezione) nelle quattro categorie Scotch Whisky, American Whisky, World Whisky e Cask Strenght. Ho avuto il piacere di essere chiamato in giuria e vi racconto le mie impressioni sui quattro whiskies vincenti.
Best Scotch Whisky
L’apertura al naso è un inizio di primavera, con una freschezza floreale, che subito vira verso note vivaci di frutti rossi, in particolare lamponi e fragole, seguite da dolci accenni di caramello e vaniglia. La complessità olfattiva si arricchisce con un tocco di spezie leggere, chiodi di garofano e una sottile traccia di legno di cedro. Al palato, “Huntress 2023 Woodland Candy” si rivela con grande eleganza e morbidezza. Le note fruttate si intensificano, abbracciando sapori di frutta matura e marmellata, mentre il caramello si fonde con sfumature di cioccolato al latte, creando un equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità. Il passaggio dalle botti di vino rosso dona una lieve tannicità, che si equilibra con la dolcezza vanigliata e una leggera speziatura. Il finale è lungo e piacevolmente persistente, con un riecheggiare delle note di frutti di bosco e una dolcezza che si attenua delicatamente, lasciando spazio a una leggera secchezza e a un ricordo speziato, quasi cannella o noce moscata, che invita a un nuovo sorso.
Best American Whisky
All’olfatto, si rivela immediatamente la sua ricchezza con note robuste di caramello e vaniglia, tipiche della firma Jack Daniel’s, accompagnate da accenni di legno tostato e una leggera speziatura. La gradazione alcolica più elevata intensifica queste sensazioni, aggiungendo una nota di pepe nero e una traccia di frutta secca. In bocca, il profilo gustativo si fa subito intenso e corposo. La dolcezza del caramello e della vaniglia si fonde con sapori di melassa e frutta matura, che ricorda mele cotte e prugne. Poi arrivano le spezie, che ricordano la cannella e il chiodo di garofano, bilanciate da una freschezza quasi mentolata. Il finale è lungo e avvolgente, con un persistente ritorno delle note di caramello e vaniglia, che si intrecciano con un leggero affumicato e la piacevole speziatura che solletica il palato.
Best World Whisky
Best Cask Strenght
Il primo approccio olfattivo rivela una notevole complessità, con note predominanti di frutta secca, in particolare prugne e fichi, seguite da una dolcezza intensa di miele e caramello. La maturazione in botte ex Sherry Oloroso apporta ricche sfumature di spezie dolci, come cannella e noce moscata, insieme a un sottile tocco di cioccolato fondente e un pizzico di tabacco. Al palato, il whisky si esprime con una straordinaria ricchezza. Le note di frutta matura e composta si fondono armoniosamente con il toffee, la vaniglia e un’eco di malto dolce. Il legno di Sherry conferisce una deliziosa tannicità, equilibrata da una leggera astringenza che aggiunge struttura al sorso. Note di frutta a guscio, come mandorle e noci, arricchiscono ulteriormente la palette gustativa, insieme a una leggera venatura di spezie esotiche. Il finale è lungo, caldo e avvolgente, con un piacevole ritorno delle note speziate e della dolcezza del caramello e della vaniglia, che, con coerenza, lasciano spazio a una chiusura con leggero retrogusto di frutta secca.