Roma Whisky Festival 2024: incontro ravvicinato con i vincitori del concorso “Whisky&Lode”

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A fine febbraio il quartiere Eur della Capitale si è trasformato in un palcoscenico imperdibile per gli amanti del whisky, ospitando la XII edizione del Roma Whisky Festival. Un evento che, anno dopo anno, conferma la Città Eterna tre le capitali europee del whisky, attrattiva non solo per i puristi del single malt, ma anche per tutti coloro che amano esplorare nuove frontiere nel mondo dei distillati. Con una partecipazione record di pubblico e operatori, il festival ha rappresentato una vetrina straordinaria sia per le etichette più classiche, che per quelle emergenti, in un clima generale di condivisione e scoperta.

La manifestazione ha dimostrato ancora una volta di essere molto più di un semplice raduno per appassionati: è stata un’esperienza immersiva, che ha saputo aprire le porte a mondi affini come rum, brandy e l’arte della mixology. La grande novità di quest’anno è stata l’introduzione dell’Area Vintage, un’innovazione che ha permesso agli intenditori di avvicinarsi a veri e propri tesori distillati, come il celebre Port Ellen del 1979.

Tra gli stand di oltre 60 espositori c’era davvero l’imbarazzo della scelta, con una panoramica che spaziava dalle bottiglie di maggior fama e valore a quelle meno note, ma altrettanto intriganti, garantendo una copertura ampia e diversificata del panorama del whisky mondiale. Molto belle e seguite anche le masterclass ed i corsi, che hanno offerto importanti occasioni di approfondimento, talvolta con vere e proprie rarità in assaggio.

Ogni anno, nei giorni che precedono l’evento, una giuria selezionata di appassionati e addetti ai lavori, si riunisce per assegnare il premio “Whisky & Lode”, con il quale si vanno a premiare le migliori espressioni (tra quelle che si iscrivono alla selezione) nelle quattro categorie Scotch Whisky, American Whisky, World Whisky e Cask Strenght. Ho avuto il piacere di essere chiamato in giuria e vi racconto le mie impressioni sui quattro whiskies vincenti.

Best Scotch Whisky

Il Nc’Nean Organic Small Batch Single Malt Scotch Whisky “Huntress 2023 Woodland Candy” riflette l’innovazione e l’impegno verso la sostenibilità della distilleria Nc’Nean. Questo whisky delle Highland si distingue per l’utilizzo di ingredienti biologici e processi eco-compatibili, da parte di una delle poche distillerie a impatto quasi nullo sul pianeta. Una doppia maturazione, in botti ex-bourbon e ex-vino rosso, conferisce a questo whisky una complessità rara e una palette aromatica ricca e variegata.

L’apertura al naso è un inizio di primavera, con una freschezza floreale, che subito vira verso note vivaci di frutti rossi, in particolare lamponi e fragole, seguite da dolci accenni di caramello e vaniglia. La complessità olfattiva si arricchisce con un tocco di spezie leggere, chiodi di garofano e una sottile traccia di legno di cedro. Al palato, “Huntress 2023 Woodland Candy” si rivela con grande eleganza e morbidezza. Le note fruttate si intensificano, abbracciando sapori di frutta matura e marmellata, mentre il caramello si fonde con sfumature di cioccolato al latte, creando un equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità. Il passaggio dalle botti di vino rosso dona una lieve tannicità, che si equilibra con la dolcezza vanigliata e una leggera speziatura. Il finale è lungo e piacevolmente persistente, con un riecheggiare delle note di frutti di bosco e una dolcezza che si attenua delicatamente, lasciando spazio a una leggera secchezza e a un ricordo speziato, quasi cannella o noce moscata, che invita a un nuovo sorso.

Best American Whisky

Il Jack Daniel’s Bonded rappresenta una nuova ed interessante espressione della storica distilleria del Tennessee, nota per il suo leggendario whisky. Questa particolare versione “Bonded” si inserisce in un contesto legislativo specifico degli Stati Uniti, che richiede il rispetto di criteri rigorosi: deve essere prodotto in una singola distilleria durante una singola stagione di distillazione, invecchiato in un magazzino controllato federalmente e imbottigliato al 50% di alcol per volume (100 proof). Queste regole, insieme alla tradizionale filtrazione a goccia attraverso carbone d’acero, donano al Jack Daniel’s Bonded qualità distintive e una bellissima consistenza.

All’olfatto, si rivela immediatamente la sua ricchezza con note robuste di caramello e vaniglia, tipiche della firma Jack Daniel’s, accompagnate da accenni di legno tostato e una leggera speziatura. La gradazione alcolica più elevata intensifica queste sensazioni, aggiungendo una nota di pepe nero e una traccia di frutta secca. In bocca, il profilo gustativo si fa subito intenso e corposo. La dolcezza del caramello e della vaniglia si fonde con sapori di melassa e frutta matura, che ricorda mele cotte e prugne. Poi arrivano le spezie, che ricordano la cannella e il chiodo di garofano, bilanciate da una freschezza quasi mentolata. Il finale è lungo e avvolgente, con un persistente ritorno delle note di caramello e vaniglia, che si intrecciano con un leggero affumicato e la piacevole speziatura che solletica il palato.

Best World Whisky

Il Mars Tsunuki edition 2022 è un’espressione affascinante e complessa del savoir-faire della distilleria giapponese Mars, situata in una delle regioni più pittoresche del Giappone. Questa edizione particolare proviene dalla distilleria Tsunuki, che fa parte del portafoglio Mars e che si sta facendo un nome per i suoi single malt distintivi e di alta qualità. La “Tsunuki edition 2022” è stata maturata in botti ex-bourbon, una scelta che conferisce al whisky note classiche di dolcezza e complessità, con l’imbottigliamento a 50% di alcol per volume che ne esalta i sapori e gli aromi. Al naso, il Mars Tsunuki edition 2022 svela un bouquet aromatico elegante e invitante. Si aprono note di frutta matura, in particolare pesca e albicocca, seguite da accenni di miele e vaniglia. La freschezza si intreccia con sfumature di fiori di campo e una sottile traccia di spezie orientali, che aggiungono profondità all’esperienza olfattiva. In bocca, il whisky è ricco e avvolgente, con una dolcezza iniziale che richiama il miele e la vaniglia, arricchita da note di frutta candita e caramello. La complessità si sviluppa con tocchi di spezie, tra cui cannella e zenzero, che si fondono con una leggera sensazione di legno tostato. Il finale è lungo e persistente, con un ritorno delle note dolci e speziate che si dissolvono lentamente, lasciando una sensazione calda e piacevole.

Best Cask Strenght

Il The Glenallachie 2011/2023 Oloroso Puncheon è un singolare esemplare proveniente dalla distilleria Glenallachie, situata nel cuore della regione dello Speyside, rinomata per la produzione di alcuni dei single malt più raffinati e complessi della Scozia. Questa particolare edizione, distillata nel 2011 e imbottigliata nel 2023, è stata maturata interamente in un unico puncheon di Sherry Oloroso (contenitore da circa 450 litri), scelto accuratamente per la sua capacità di conferire al whisky un’intensa ricchezza e una profondità di sapore eccezionale. La selezione di un singolo fusto per l’invecchiamento garantisce un carattere distintivo e unico, con solo 731 bottiglie disponibili in tutto il mondo, rendendolo un’espressione davvero esclusiva.

Il primo approccio olfattivo rivela una notevole complessità, con note predominanti di frutta secca, in particolare prugne e fichi, seguite da una dolcezza intensa di miele e caramello. La maturazione in botte ex Sherry Oloroso apporta ricche sfumature di spezie dolci, come cannella e noce moscata, insieme a un sottile tocco di cioccolato fondente e un pizzico di tabacco. Al palato, il whisky si esprime con una straordinaria ricchezza. Le note di frutta matura e composta si fondono armoniosamente con il toffee, la vaniglia e un’eco di malto dolce. Il legno di Sherry conferisce una deliziosa tannicità, equilibrata da una leggera astringenza che aggiunge struttura al sorso. Note di frutta a guscio, come mandorle e noci, arricchiscono ulteriormente la palette gustativa, insieme a una leggera venatura di spezie esotiche. Il finale è lungo, caldo e avvolgente, con un piacevole ritorno delle note speziate e della dolcezza del caramello e della vaniglia, che, con coerenza, lasciano spazio a una chiusura con leggero retrogusto di frutta secca.

 

Franco Santini

Franco Santini (santini@acquabuona.it), abruzzese, ingegnere per mestiere, giornalista per passione, ha iniziato a scrivere nel 1998 per L’Ente Editoriale dell’Arma dei Carabinieri. Pian piano, da argomenti tecnico-scientifici è passato al vino e all’enogastronomia, e ora non vuol sentire parlare d’altro! Grande conoscitore della realtà vitivinicola abruzzese, sta allargando sempre più i suoi “confini” al resto dell’Italia enoica. Sceglie le sue mète di viaggio a partire dalla superficie vitata del luogo, e costringe la sua povera compagna ad aiutarlo nella missione di tenere alto il consumo medio di vino pro-capite del paese!

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