San Quirico, la Vernaccia alla prova del tempo

2
12619

Quando ti avvicini a San Gimignano non puoi non ammirare il suo inconfondibile profilo, disegnato nel tardo medioevo dai sui cittadini con torri e torrazzi che lo rendono unico e meraviglioso. Ma non puoi neanche non renderti conto della magnificenza delle sue vigne e della forma vagamente inconsueta per gran parte della Toscana delle sue forme di allevamento. Questi cordoni speronati che in molte altre parti della Toscana si elevano a qualche decina di centimentri da terra, qui salgono l’orizzonte portandosi anche a 1,50 – 1,60: qui siamo nel regno della Vernaccia.

Il nostro viaggio in terra sangimignanese non è casuale la nostra meta è l’azienda San Quirico di Andrea Vecchione. Azienda storica del panorama enologico di San Gimignano, da qualche anno, grazie alla consulenza di Fernando Sovali, San Quirico ha intrapreso la via dell’agricoltura biologica, riconvertendo interamente l’azienda ma in fondo cambiando poco della tecnologia utilizzata in cantina o in vigna. Infatti la tradizionale coltivazione della vigna condotta dalla famiglia Vecchione già si allontanava  poco dai dettami dell’agricoltura biologica. Si è aggiunta ora, però, quella consapevolezza e quella convinzione che costituiscono una nuova linfa ispiratrice.

La giornata, seppure ancora non pienamente primaverile, è bella e soleggiata ed induce a dare voce prima di tutto alle vigne. Così, insieme ad Andrea Vecchione e Fernando Sovali, attraversiamo i 33 ettari di vigneto che compongono la realtà aziendale. La proprietà posta sul lato est di San Gimignano, in località Pancole, ha terreni in diverse esposizioni ma la maggior parte dei vigneti guarda in direzione sud-ovest, proprio in faccia alla città delle torri. I terreni di origine marina danno alla vigna vitalità e finezza, e consentono di sostenere il cordone speronato alto, che ancora si trova in alcune vigne più vecchie. Il resto della produzione è originato da vigne più giovani, coltivate a guyot con densità di circa 4.500 piante per ettaro. Nella scelta delle uve bianche l’azienda ha deciso di utilizzare vernaccia al 100%, nonostante il disciplinare consenta una aggiunta di altri vitigni non aromatici. La raccolta delle uve è manuale e l’attrezzatura di cantina è adeguata agli standard qualitativi che l’azienda si impone: pressa in atmosfera controllata, impianti di controllo temperatura, ma anche botti in legno di grande volume e tini in cemento, oltre alle vasche in acciaio inox.

Dopo il percorso delle vigne è il momento della degustazione.

Vernaccia di San Gimignano S. Quirico 2008

Colore giallo medio limpido con sfumature verdi, e media densità. Profumi floreali e penetranti tra cui si riconosce la ginestra, la robinia, e una nota mentolata che definirei caratteristica dell’azienda come vedremo in seguito. Ottima freschezza che consente una piacevole bevibilità con ritorno di aromi floreali e presenza di una nota mandorlata dolce caratteristica del vitigno. A mio giudizio una ottima espressione varietale.

Vernaccia di San Gimignano “I Campi Santi” anno 2003

Qui entriamo subito nel vivo del motivo della nostra visita. L’azienda, oltre a perseguire la filosofia della purezza della Vernaccia, abbraccia anche quella della sua longevità. La prima prova  è quella di questo vino dell’annata 2003 derivante da un cru. “I campi santi”, nome di una vigna di antica tradizione, dalla quale derivano tutte le uve. La fermentazione e l’affinamento procedono lentamente, tanto che si arriva a 24 mesi prima della messa in bottiglia, dove subisce un ulteriore periodo di riposo.

Al colore si presenta su tonalità giallo paglierino medio, limpido, con una certa densità; il profumo è subito caratteristico e intenso: tutto giocato su sentori di frutta matura, mela,  mandorla amara, note mentolate e  lieve anice; il gusto è fresco, morbido con note evidenti e persistenti di frutta esotica e con una bella mineralità che chiude la degustazione. Una prima bella prova delle capacità evolutive della Vernaccia.

Facciamo un passo avanti nella tradizione dell’azienda e degustiamo una Vernaccia fermentata direttamente in legno. La tecnica di produzione prevede, dopo la spremitura soffice delle uve e la decantazione statica dei mosti, l’avvio della fermentazione in botti di rovere da 15-20 ettolitri, dove si procede sia alla fermentazione che all’affinamento sui lieviti per circa 120 giorni dalla fine della fermentazione alcolica; dopo di che il vino sosta per l’affinamento in vasi di cemento fino al tempo dell’imbottigliamento.

Vernaccia di San Gimignano Isabella 2003

Il colore è giallo paglierino lievemente marcato, la densità si avverte nel bicchiere come anche la bella luminosità della tonalità. Al profumo si evidenzia, direi, il marchio di fabbrica, quella nota fresca d’anice e menta che apre la sequenza delle sensazioni olfattive. Seguono poi miele, incenso e floreale, che permangono a lungo. In bocca il vino è asciutto, vibrante nella continua rincorsa tra acidità e mineralità che gli consente una lunghezza invidiabile ed una persistenza notevole. La morbidezza si apprezza nel complesso come una generale armonia delle sensazioni. Veramente interessante ed affascinante .

L’ultima Vernaccia proposta è l’annata 2001 di “Isabella”

Il colore, ancora giallo paglierino medio, fa fede della freschezza aromatica soprendente e delle note ancora vivide di frutta e miele di macchia, oltre alle spezie ed alla nota lievemente cerosa. Al gusto la freschezza e la vivacità sono encomiabili, la mineralità è qui più importante che nell’annata precedente e consente al vino una finezza da vero primo della classe.

Giunti alla fine delle degustazioni dei vini da vernaccia non potevamo non parlare del Vin Santo aziendale che va sotto la denominazione di Vin Santo di San Gimignano DOC, dove confluiscono anche selezionate uve vernaccia.

L’assaggio dell’annata ’96 ci ha lasciati veramente affascinati: il colore, l’aroma ed il gusto parlano di una tradizione antica che si svela nel tempo. Equilibrio, finezza e aroma intenso si sposano in un connubio ammirevole. Da ricordare.

La vernaccia di casa Vecchione sembra aver vinto la sfida del tempo.

Nella seconda immagine: Fernando Sovali e Andrea Vecchione

Lamberto Tosi

2 COMMENTS

  1. Dovrei riordinare la VENRNACCIA S.QUIRICO 2008 che ho acquistato da Voi la scorsa estate
    Le chiedo di darmi l’indicazione per fare ordine di n. 10 casse x 6 bottiglie, l’attuale prezzo ed il costo e tempistica di consegna a 10085 Pont CANAVESE ( TO ), VIA ROMA 86 in azienda PONTFOR srl
    Vittorio Venco

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here