In questa serie di articoli descriviamo i territori che saranno presenti alla terza edizione di Terre di Toscana, grande evento-degustazione che si terrà a Lido di Camaiore il 7 e 8 marzo prossimi. Tutte le informazioni sul nostro appuntamento le trovate qui.
Sebbene il nome del vino di San Gimignano venga declinato anche in rosso, sia con il Chianti che con una apposita DOC, è di uva vernaccia che si comincia a parlare già nel tredicesimo secolo, ed è la Vernaccia che viene identificata con questo famosissimo borgo e con la sua area. Solo recentemente, però, si è presa coscienza che essa abbia tutte le carte in regola per diventare un bianco di razza, soprattutto grazie ad un Consorzio che si è rimboccato le maniche e ha deciso che non erano più sufficienti le torri in etichetta, ma bisognava per prima cosa conoscere in profondità per poi promuovere consapevolmente questo storico vino.
E i frutti cominciano a vedersi, grazie ad un numero crescente di produttori che hanno capito potenzialità e limiti dell’uva con cui hanno a che fare e riescono a “cavalcare” sempre meglio le sue doti, non pretendendo quello che essa non può dare. In testa c’è senza dubbio Giovanni Panizzi, questo generoso lombardo che ormai ha spostato la sua attività e la sua vita in Toscana. A lui si deve in particolare la dimostrazione, perché nella sua cantina ve ne sono testimonianze “liquide” testate in più di una degustazione, della longevità della Vernaccia. E di Panizzi, oltre alla Vernaccia “base”, non si possono perdere la Riserva e la Vigna Santa Margherita. Bianchi di livello assoluto sono anche le Vernaccia di Montenidoli della bravissima Elisabetta Fagiuoli: Tradizionale, Fiore, ma soprattutto Carato, sono capaci di mettere d’accordo gran parte della critica su giudizi di eccellenza. La Fattoria Cusona invece è il cuore delle Tenute Guicciardini Strozzi, e da qui proviene un’altra Vernaccia Riserva di razza, anche se non vanno dimenticati la Vernaccia Cusona e gli importanti rossi (il sangiovese Sodole in particolare). Più che affidabili infine, e dal superbo rapporto qualità prezzo, le Vernaccia di Palagetto (“base” e Santa Chiara), una azienda che ricorderemo anche parlando di Montalcino.
TERRE DI TOSCANA, TERZA EDIZIONE
Domenica 7 marzo, ore 12-19 degustazione
ore 21 grande cena in compagnia dei vignaioli e dei loro vini
Lunedì 8 marzo, ore 11-18 degustazione
Ingresso € 20 (€ 15 per soci AIS, Fisar, ONAV, Slow Food e per gli iscritti al notiziario de L’AcquaBuona, che riceveranno a tal fine un messaggio di posta elettronica in prossimità dell’evento). Nel prezzo di ingresso sono compresi il bicchiere da degustazione e la taschina portabicchiere.
Per accredito stampa o per ricevere l’invito omaggio dedicato agli operatori scrivere a info@acquabuona.it
Gli altri articoli:
Il Chianti Classico “fiorentino”
Il Chianti Classico “senese”
Maremma (grossetana), Lucchesia, Massese
[…] altri articoli: Il Chianti Classico “fiorentino” San Gimignano, Montepulciano, Orcia Parole chiave: Chianti Classico, Orizzonti e Vertici, sangiovese, supertuscan, Terre di […]
[…] altri articoli: Il Chianti Classico “senese” San Gimignano, Montepulciano, Orcia Parole chiave: Chianti, sangiovese, supertuscan, […]