Oltre un anno che è iniziato tutto questo. Un anno che ha stravolto le vite di tutti e ci ha costretti a cambiare abitudini, modificare l’approccio alle persone e alle cose. Anche con il vino.
Io ad esempio i rifornimenti alla mia cantina li facevo pezzetto per pezzetto tramite i piccoli viaggi che si affrontano abitualmente: da ogni luogo visitavo produttori e portavo indietro i vini.
Con il blocco degli spostamenti sono finiti anche i rifornimenti, e ho dovuto trovare vie alternative. Un giro al supermercato è bastato a confermarmi che no, non era quella la strada. Anzi, proprio in mezzo alla corsia dei vini, insieme alla desolata sensazione di trovarmi nel posto sbagliato, hanno iniziato a riaffiorare nomi e ricordi dei posti che m’erano piaciuti, dei vignaioli che avevo apprezzato. Vino = luoghi, persone, territori. Che ci facevo al supermercato? Meglio dare una mano ai produttori comprando in modo diretto.
E così mi sono messo a cercare indirizzi di vignaioli ed è iniziato il periodo del “vino via corriere”.
Qualche consiglio preliminare
È importante dare un’occhiata ai siti aziendali per capire quali vini e quali produttori ci possono interessare, e contattare l’azienda via mail o via telefono richiedendo il listino dei vini per i privati e chiedendo SEMPRE l’entità delle spese di spedizione e se a partire da una certa cifra ordinata le spese di spedizione diventano gratuite (molti lo fanno).
Il bello è che non ci sono limiti territoriali: si può spaziare dalla Val d’Aosta a Pantelleria, da Ventimiglia a Trieste. È anche un modo per sostenere l’economia agricola, in questo momento in cui il canale di vendita dei ristoranti è rimasto praticamente fermo per mesi.
Imballaggi
Alcuni elementi critici
Alcune aziende (di medie dimensioni, nei casi che ho riscontrato) mostrano una certa lentezza a comprendere le nuove esigenze dei clienti in questo periodo. Per intenderci, i problemi emersi sono di due tipologie:
-No cartoni misti. Certo, è più laborioso confezionare un cartone misto con un saggio della produzione aziendale. Ma non ci si può aspettare che un cliente compri un cartone da 6 di ogni tipologia a cui è interessato, se non conosce i vini aziendali.
-Spese di spedizione alte. 20 euro per un cartone da 6 sono obiettivamente troppi, e spese di spedizione gratuite sopra ordinativi da 300 euro sono appannaggio esclusivo di clientela professionale, non privati cittadini. La media delle spese di spedizione si attesta sui 9 euro, e l’invio gratuito è, per ordinativi di 2 cartoni o oltre gli 80 euro, una cosa che il produttore concede spesso.
Portali-shop online
Si tratta di altopiemonteitalia.com e riunisce il meglio dei vini ai piedi del Monte Rosa; dalla Dora Baltea al Ticino, quindi. Il servizio è molto efficiente, rapido e curato, e per qualsiasi problema c’è la possibilità di un contatto diretto. Essendo un piccolo shop, riescono a curare il cliente in modo egregio. Fanno spedizioni anche di una sola bottiglia, non hanno quantità minima. Consegnano in 1-2 giorni. Spese di spedizione a partire da 5,99 euro, gratuite oltre i 69 euro di ordine. Accetta Paypal, carte di credito, bonifico ecc.
AltoPiemonteitalia
Tel. 340-6408075
info@altopiemonteitalia.com
www.altopiemonteitalia.com
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Vignaioli
Qua sotto raccolgo alcune esperienze di acquisti fatti presso vignaioli indipendenti.
Francesca Castaldi
Strepitoso il rapporto qualità prezzo, con nebbiolo e barbera sui 10 euro, vespolina a 8, e il Fara (vino davvero di rango elevatissimo) attorno ai 20 euro. Spese di spedizione che con un paio di cartoni si riducono all’osso. E poi una cordialità amicale, che ti scalda il cuore anche a distanza.
Az. Agricola Castaldi Francesca
Via ten. Solaroli, 8
28072 Briona (No)
tel. 338 7869887
francesca@cantinacastaldi.it
www.cantinacastaldi.it
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Gilberto Boniperti
Anche qui prezzi ottimi, con 10 euro circa per Rosato e Vespolina, 12 per il Nebbiolo (rapporto qualità/prezzo da paura) e spese di spedizione contenute. Pagamento con bonifico.
Az. Agricola Gilberto Boniperti
Via Vittorio Emanuele, 43
28010 Barengo (NO)
www.bonipertivignaioli.com
info@bonipertivignaioli.com
Tel. 347 0302469
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Cascina Preziosa
Cascina Preziosa
Frazione Castellengo, 54
13836 Cossato (BI)
Tel. +39 015 8285028
info@cascinapreziosa.it
www.cascinapreziosa.it
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Marta Valpiani
Di Elisa mi piace ricordare il Delyus 2019 (IGP Forlì), un bianco da uve albana dall’incedere deciso, ruspante, come una stretta di mano forte. Da bere a tutto pasto, meglio se non troppo freddo. E il Madonna dei Fiori 2018, Albana di Romagna DOCG, con un naso sorprendente per eleganza concreta, che ricorda il salmastro, la cipria, l’agrume candito. È potente in bocca, con una sapidità dal ritmo avvolgente, lungo e cangiante. Bellissimo vino. Da non perdere nemmeno i Sangiovese, con il giovane e scalpitante La Farfalla 2018, il Marta Valpiani Rosso e il vino di punta Crete Azzurre. Prezzi dai 9 a 13 euro per i due bianchi, mentre i rossi vanno dai 9 ai 19 euro. Produce e vende anche olio extravergine, farina da grano Gentil Rosso, saba, fichi caramellati. Pagamento tramite bonifico; spedizione in tempi rapidi.
Soc. Agr. Marta Valpiani di Mazzavillani Elisa e Massimo
Via Bagnolo 158 – 47011 Castrocaro Terme (FC)
Tel. 0543 769598
info@martavalpiani.it
martavalpiani.it
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Alessandro Motta
La Barbera d’Asti 2018 è un archetipo di Barbera ben riuscita: bilanciata, robusta, serena nell’espressione, solida, di una bevibilità impareggiabile. L’annata 2017, più calda, stupisce per l’avvolgenza e la potenza, senza sparare su note alcoliche eccessive (anche se il tenore c’è eccome). Alessandro produce anche intriganti e longevi Moscato d’Asti: ho assaggiato l’annata 2014, incredibile; l’affinamento permette alle note floreali del vitigno di evolvere in complessità senza perdere in freschezza. E poi c’è un vino particolarissimo (quelli che… o li ami o li odi): si chiama Lazzardo 2019, vino bianco ottenuto da uva moscato raccolte a ottobre, vinificato secco e affinato senza ritegno in legno nuovo. È un esperimento, un vino un po’ pazzo, quasi uno scherzo. Di primo acchito, al naso è una sferzata aromatica: non riesci a capire dov’è il confine tra il varietale fruttato del moscato e la dolcezza vanigliata del rovere. Poi in bocca è un’altro discorso, un altro linguaggio: quello secco e dalla sapidità estrema da vin de soif… Ma quanti contrasti, quante disarmonie scanzonate! Ancora cerchi di capirlo, sorridendo per la sua irruenza giocosa e un po’ pazzoide, e la bottiglia è già finita. Semel in anno licet insanire!
Az. Agricola Alessandro Motta
Strada Costa n.6
(14044) Castel Rocchero (AT)
tel. 3428196636
info@mottaalessandro.com
mottaalessandro.com
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Massimiliano Croci
Di Croci mi piace ricordare il Galvano, che è a tutti gli effetti un Gutturnio frizzante naturale (barbera e bonarda), ma per cavilli da commissioni d’assaggio non si fregia della doc. Quando la schiuma si dissolve nel bicchiere, puoi tuffarti nella sua bevibilità; sembra semplice, e lo è, ma questa semplicità è il frutto di un bilanciamento mirabile tra acidità, tannino e sentori animali. È il sogno di chi entra in osteria e cercando un rosso dal linguaggio schietto, come un amico. Ruvido e carezzevole allo stesso tempo. Splendido.
Mi ha colpito anche il Campedello (annata venti diciannove – pensa te, anche qua niente doc e quindi l’anno in cifre non si può scrivere… ), nei fatti un Monterosso fatto con malvasia, ortrugo, sauvignon e marsanne. Colore intenso arancio-dorato, naso agrumato e avvolgente di albicocca e pesca fresca, in bocca ha grinta acida, freschezza, profondità, e una innata dote di sposarsi alla grande con il cibo, sgrassando la bocca con la sua bolla viva e saporita. Con i formaggi strutturati sa regalare gioie indicibili.
Prezzi dei vini attorno agli 11-13 euro.
Croci Tenuta Vitivinicola
Località Monterosso 8
29014 Castell’Arquato (PC)
tel 0523 803321
croci@vinicroci.com
www.vinicroci.com
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Alberto Oggero
Alberto li declina entrambi su due linee: la linea del rigore della DOCG, e la linea del linguaggio personale.
Nascono così il Roero rosso DOCG 2018, vino di trasparenze, sereno, in cui spicca l’equilibrio di una mano già esperta e una gran pulizia. Oggi ancora in fase giovanile, in cui spicca molto la frutta, bel vino. E ne nasce il “fratello minore”, Sandro D’Pindeta, vino da tavola, un rosso giovanile, sbarazzino, bevibilissimo, magnetico vien da dire, tanto fa godere sorseggiarne e riconoscerne la trasparenza nebbiolesca lasciata libera di correre a briglia sciolta.
E forse sui bianchi arriva la sorpresa maggiore: tanto è preciso, ben fatto, quasi abbottonato il Roero Arneis 2019, tanto è serenamente anarchico, ricco, spettinato, goloso, ironico e vitale il Valle dei Lunghi, arneis 100% da vigne vecchie su terre sabbiose, “vino bianco” senza denominazioni, libero di carezzarti il palato con una grana di tannino, saporito, ampio e “fruttuoso”. Favoloso, un’esperienza da fare.
Sandro d’Pindeta a 12 euro, Roero rosso 17, Roero Bianco 10, Valle dei Lunghi 15. Spese di spedizione contenute.
Az. Agr. Alberto Oggero
Fraz. SS Trinità 21, 12040
Santo Stefano Roero
Tel. 329 0085648
info@albertooggero.it
www.albertooggero.it
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Ringraziare è d’obbligo
Ho chiuso questo articolo la sera del Primo Maggio. L’occasione è propizia per ricordare e ringraziare due categorie.
In primis quella dei lavoratori della logistica, che in un anno è passata da un settore ancora in fase di lento sviluppo a essere cardine degli approvvigionamenti per milioni di persone durante i difficili mesi della pandemia. Assumendo enormi rischi, specie nella base dei suoi lavoratori addetti alle consegne al pubblico, e sobbarcandosi enormi sforzi, spesso non retribuiti a sufficienza, a causa delle contingenze e a causa delle falle contrattuali di un settore ancora immaturo. A tutti i corrieri un grande grazie.
Grazie anche ai produttori-artigiani del vino, che oltre a sudare come sempre tra i filari hanno dovuto inventarsi dall’oggi al domani shop on line, negoziare contratti coi corrieri, reperire imballi e mettere in piedi tutta la filiera logistica. Il tutto mentre gli ordinativi stavano avendo una flessione pesantissima nel canale della ristorazione e della vendita diretta in cantina. Grazie anche per averci dato boccate d’ossigeno impensabili con i loro racconti dalle vigne tramite i canali social: vedere i filari, i tramonti in vigna, il loro lavoro quotidiano è stato un salvavita per molti, un modo per alleviare la sofferenza di dover stare bloccati a casa. Un sorso di cielo.
Grazie.
Grazie davvero da parte di un appassionato dei meravigliosi vini dell’Alto Piemonte e non solo per i consigli e tutte le indicazioni pratiche.