Torna “la prospettiva”, con il suo storico cappello introduttivo. Eccolo.
Di certo un aspetto molto stimolante è quello che riguarda il lato oscuro della ribalta, tutto ciò che sta in penombra. Quella fitta rete di vignaioli e di piccoli-grandi vini che per una ragione o per l’altra non hanno ancora i riflettori della notorietà puntati addosso. Perché sono ancora troppo pochi coloro che li riconoscono per quanto valgono, perché magari trattasi di realtà recenti, perché la comunicazione è quella che è, perché la diffusione è quella che è. Perché dei riflettori, forse, potrebbe fregargliene il giusto.
Insomma, non si vive di soli nomi noti, ecco. Una consapevolezza, questa, che mi aiuta a riemergere dal cono d’ombra tipico del criticone, costellato di pedisseque puntualizzazioni notarili, quasi a tarpare le ali alla spontaneità e al trasporto emozionale.
Ed è per questo che invariabilmente mi prende la voglia di parlare dei vini fuori dal coro, dei vini obliqui, dei vini che non ti aspetti, di quelli che non conoscevi, di quelli che scartano di lato (come il bufalo, direbbe De Gregori), di quelli che- indipendentemente dal tasso di complessità- disegnano traiettorie con le quali è bello averci a che fare. Di quelli che ti attraggono e non sai perché. O forse lo sai ma non ti importa di spiegarne i motivi.
Questi piccoli pezzi, quasi degli schizzi impressionisti, sono dedicati a quei vignaioli lì, a quei vini lì. Con la speranza di instillare un briciolo di curiosità in più nei coraggiosi lettori. O di poter diventare tutti un po’ più bufali.
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ARNALDO ROSSI – Cibino 2018 (trebbiano, canaiolo bianco, malvasia; € 25)
Dalle 200 viti maritate all’acero campestre rintracciate a Cozzano, nella campagna di Castiglion Fiorentino, alcune delle quali vecchie di cent’anni, provengono le uve di questo sorprendente Cibino, la cui impronta macerativa non si piega ai risaputi cliché per andare semmai ad agevolare brillantezza e spessore gustativo. Erbe campestri, mentuccia, macchia mediterranea, frutti a polpa gialla dinamizzano il quadro dei profumi, e poi c’è quella bocca ampia, ariosa, avvolgente, tesa e salina a tal punto che potresti definirla slanciata.
Un macerativo slanciato, pensa te. E con i crismi della compiutezza, aripensa te!
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CALAFATA – Gronda 2019 (vermentino, malvasia, moscato, trebbiano; € 20 )
Prendi Gronda ’19, ad esempio, che alla scorza verace contrappone un sapore dinamico e tutto men che rustico: è un vino concreto, salino, e l’ariosità ne giustifica la fragranza e la naturalezza.
Nobilmente contadino, questo è, ed è la meglio cosa.
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FONTUCCIA – Fontuccia (Senti oh!) 2020 ( ansonica; 32 €)
L’ansonica, vero focus aziendale, è declinata nel verso del cru e del metodo di produzione in una serie di etichette appaganti e stilisticamente connotate. In primis Fontuccia 2020, dalla vigna omonima da cui tutto è partito, che sfodera tensione, sapore e salsedine in una trama scattante e articolata, trama che rinfresca.
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AMPELEIA – Alicante 2019 (alicante bouschet; € 21)
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CASANUOVA-THILO BESANÇON – Altoreggi 2018 (sangiovese; € 16)
Sorprendente questo Sangiovese di Figline Valdarno: aggraziato, fragrante, tutto in sfumare, dal sentimento “pinotteggiante”, una sorpresa che non scordi.
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CASTELLINUZZA E PIUCA – Chianti Classico 2019 (sangiovese, canaiolo; € 12)
Il Chianti Classico ’19 è una ispirata accordatura di frutto e fiore. Molto naturale nello sviluppo, si offre con il giusto grado di dettaglio e con un andamento tonico e disinvolto, chiosato da un tannino gradevolmente increspato e ingentilito dai ritorni agrumati.
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FATTORIA CIGLIANO DI SOPRA – Chianti Classico 2019 (sangiovese, canaiolo; € 20)
Solo un paio di etichette, per adesso, declinate nel segno del sangiovese e concepite per possedere connotati di territorialità, tra cui spicca un Chianti Classico ’19 di disinvolta eleganza, che si racconta in un gusto spigliato, sapido e bellamente nervoso, di ottima personalità.
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FATTORIA DEL PINO – VinValé 2017 (sangiovese, € 13)
Fra questi spicca VinValé, esclusiva dedica al fratello, che in barba all’annata infìda è un rosso vivo, fragrante, coeso, contrastato, luminosamente centrato e incredibilmente accordato.
Un bel viatico per il futuro.
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Continua…..