È questo il caso della famiglia Pagani De Marchi, che ha festeggiato nel 2021 due importanti anniversari, i cinquant’anni dall’acquisizione della tenuta e i venti dalla prima vendemmia, ma soprattutto ha visto il passaggio del testimone al figlio Matteo da parte della mamma Pia, anche se il suo piglio lascia immaginare se non più un’operatività piena, perlomeno un ruolo saldo di “supervisione”.
Passando una giornata nella loro cantina, si avverte chiaramente la tranquilla ma determinata passione di una famiglia svizzera (ticinese di Lugano) che si è innamorata della Toscana comprando nei primi anni 70 un podere e poi, complice una suggestione bolgherese veicolata da Michele Satta, scegliendo di assecondare una delle vocazioni più celebri di questa terra: quella di esprimere vini di grande qualità. L’impresa fu iniziata nel 1996 da Pia, appunto, e dal marito Enrico, nel territorio di Casale Marittimo inserito nella zona collinare immediatamente alle spalle della fascia costiera dove al tempo non c’erano praticamente produttori, mentre oggi c’è (ad esempio) un illustre confinante, Oliviero Toscani, del quale si intravede l’oliveto-giardino.
Con la sue 35mila bottiglie e un mercato svizzero da sempre ben curato, la Pagani de Marchi è insomma una realtà solida, che ha fissato i suoi punti di riferimento e che è in consapevole movimento; e ora, nelle mani di Matteo, è più che mai da seguire da vicino.
Gli assaggi, in compagnia di Paolo Basso, miglior sommelier del mondo ASI 2013
Blumea 2020
Colore paglierino intenso e limpido per l’ultimo nato in azienda: un Vermentino solare, comunicativo e di facile lettura con la sua gradevole aromaticità che si esplicita negli agrumi dell’olfatto, e nella pesca e nell’albicocca che si alternano in una beva di buona freschezza. Riesce ad allargarsi al palato colorandosi con toni di miele in un finale di media persistenza.
Assemblaggio nato nel 2003 di sangiovese, cabernet sauvignon e merlot, mostra ancora un filo di rovere in evidenza al naso accanto ad un impronta fruttata di impronta “merlottiana” in un quadro comunque sfaccettato che rimanda al ribes, all’amarena matura, alle spezie. Fresco, succoso, spontaneo e dissetante in bocca, è snello e termina con un tannino di bella grana che increspa il finale.
Olmata 2018
Bella profondità di frutto in un naso ricco e opulento, dominato da note di mora e cassis. Il palato esibisce spessore senza essere ingombrante e morbidezza senza eccessive grassezze, ed è siglato da tannini finissimi, che marcano un sapido carattere mediterraneo in un finale di bella lunghezza.
Principe Guerriero Anfora 2019
Questo vino storico dell’azienda ha cambiato natura: da sangiovese in purezza ad uvaggio bordolese (cabernet sauvignon e merlot), è stato indirizzato nella “modernità antica” dell’anfora che conferisce quella gentile maturità del fruttato spesso percepita con questo tipo di affinamento. Si avvertono ciliegia, lampone, e anche toni balsamici e di macchia mediterranea in una bocca piena dove la gioventù si avverte nell’apporto tannico vivo, vibrante fin dal centro bocca, che accompagna una beva sempre scorrevole.
Casa Nocera 2015
Il vino storico e identitario della azienda e della famiglia, che prende il nome dalla prima vigna di merlot piantata. Ha un colore viola fittissimo che ne riflette le caratteristiche ancora giovanili. Il naso è profondo, e intenso di mora macerata, ribes, mirtillo; il palato è compatto, saporito, rotondo e anche scorrevole, e riserva belle sensazioni in un finale percussivo e dolce nel tannino.
Pagani De Marchi
Via della Camminata, 2 – Casale Marittimo (PI)
Tel. 0586 653016
www.paganidemarchi.com