di Vincenzo Zappalà
SOAVE (VR) – Il 6, 7 e 8 settembre si è svolta a Soave la manifestazione Soave Versus, grande incontro con i vini, la cultura, la gastronomia e le radici di uno splendido territorio. Eccovi una breve relazione da parte di un semplice appassionato, che n’é rimasto folgorato.
Conosciuto nelle sue migliori versioni al riuscitissimo meeting di Pisa (Il Soave incontra il mare) dello scorso febbraio, non ho voluto mancare alla presentazione svoltasi “in casa”. E sono stati tre giorni di gioia ed allegria, grazie alla perfetta organizzazione del Consorzio, alla gentilezza e disponibilità dei produttori, al livello sempre più alto dei vini, alla selezione dei piatti tipici di gastronomia locale, allo splendido olio delle colline veronesi. Ma più di tutto, grazie all’amicizia vera e sincera che si respirava nella suggestiva cornice del cortile del Palazzo Comunale. Un’immersione totale che mi ha lasciato non poca nostalgia e che già mi sta convincendo a tornare quanto prima.
Non ho alcuna intenzione di descrivere tecnicamente i vini assaggiati, non ne sarei certo in grado e sarebbe forse fuori tema, ma posso dire che le emozioni trasmessemi da Gini, Monte Tondo, Tamellini, Coffele, Fasoli, Ca’ Rugate, Pra’, Corte Farfarini, Le Battistelle, e molti altri, non si dimenticano facilmente. I freschi e tenui profumi di fiori si scatenano in una bocca di grande struttura, dominata dal finale sapido e salino che ci riporta alla complessa e violenta storia geologica del territorio. E non si possono certo dimenticare i Recioto di Soave, passiti realmente unici nel panorama nazionale. I loro profumi estremamente variegati conducono ad una bocca sempre fresca, in cui l’armonia e l’eleganza vincono sulla forza e la concentrazione, e l’acidità e mineralità bilanciano perfettamente la giusta dolcezza. Vini che non si “tagliano col coltello”, ma che si bevono con piacere e che ti lasciano un sapore veramente “soave”.
Non posso poi tacere la splendida ospitalità ricevuta nell’agriturismo Corte Tamellini, un vero gioiello immerso tra le vigne, i cui proprietari, ormai “veri” amici, sono persone di una simpatia, sincerità e solarità davvero speciali. E lo stesso vale per l’azienda I Stefanini, che ad un vino prodigioso uniscono un calore ed una immediatezza umana coinvolgente. Parimenti emozionante l’incontro con Mirko Sella dell’Azienda San Cassiano ed il suo stratosferico olio. Molto belle anche le presentazioni più “ufficiali”, sia quella dedicata al nuovo ricco e curato libro sui grandi Crù del Soave, che quella riservata alla degustazione alla cieca di dieci Recioto che coprivano un arco di cinque anni.
Un sincero e particolare grazie va infine alla splendida Lucia che alla bellezza unisce una competenza e professionalità invidiabili (sempre in prima fila a “manovrare” le operazioni), a tutto il Consorzio ed ai tanti aiutanti, sempre gentili ed allegri, che “dirigevano” il traffico. E grazie anche a questo sito che con “il Soave incontra il mare” mi ha fatto conoscere un mondo di vino, cultura ed umanità imperdibile.