Il libro di Berry è brevissimo, e nelle sue poesie si ha la fortuna di godere di parole che toccano corde solitamente poco sollecitate.
Bastano alcuni brevi versi per rendersi conto della carica poetica del libro:
L’uomo nato per coltivare
Il piantatore di alberi, il giardiniere,
l’uomo nato per coltivare,
le cui mani si protendono sotto terra e germogliano,
per lui il terreno è una droga divina.
Entra nella morte ogni anno, e ritorna esultante.
Ha visto la luce riposarsi nel cumulo di letame,
e rialzarsi nel frumento.
Come una talpa, il suo pensiero corre
lungo la cima dei filari.
Quale seme miracoloso avrà inghiottito
perché dalla sua bocca fluisca
il discorso senza fine del suo amore
come una vigna che si aggrappa alla luce del sole,
e come acqua che scroscia nel buio?
E ancora, dal poemetto Preghiere e detti del contadino impazzito:
Non preoccupatevi, non agitatevi per le coltivazioni.
Dopo aver fatto per loro tutto quello che potevate,
lasciatele da sole affrontare le intemperie.
Se il raccolto di un anno qualsiasi fosse tutto, ogni volta
che grandina un uomo dovrebbe tagliarsi la gola.
Ma i veri prodotti di un anno qualsiasi
sono la mente dell’agricoltore e la fertilità del terreno.
La rivoluzione del Contadino impazzito, di Wendell Berry,
64 pagine, euro 12
Libreria Editrice Fiorentina
Via Giambologna, 5 – 50132 Firenze – Tel. 055 57992
http://www.lef.firenze.it
Per l’immagine della cover e i versi citati, © Libreria Editrice Fiorentina
[…] Guarda Originale: In vino veritas – L'AcquaBuona » Da leggere » La Rivoluzione del … […]
[…] Wendell Berry avevamo avuto modo di parlare qualche tempo fa per un suo piccolo libro di poesie, La rivoluzione del contadino impazzito, e torniamo a farlo oggi, per la recente uscita in Italia, presso le Edizioni Lindau di Torino, del […]