Azienda-agriturismo Casteldelpiano: un gioiello seducente e misterioso

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La Lunigiana è celebre per i suoi castelli, gli antichi borghi e i paesaggi montani costellati di boschi fittissimi e vaste praterie. Ma anche gli amanti dell’enogastronomia troveranno sorprese preziose e inaspettate. Prima fra tutte, almeno per me, l’affascinate agriturismo-castello Castel del Piano gestito con passione, allegria e dedizione dai simpaticissimi Sabina e Andrea.


L’ideale sarebbe arrivarci a piedi percorrendo l’antico sentiero che attraversa il torrente Taverone su un romantico ponte medioevale di origine romana e si addentra nel bosco. In dieci minuti, mentre il corso d’acqua spumeggia alla vostra destra, vi troverete all’ingresso di un piccolo ma severo castello del quattrocento, circondato da mura e torri di guardia. Siete arrivati a Castel del Piano, un angolo di paradiso nel cuore della Lunigiana, sulla strada che si inerpica fino al passo del Lagastrello.

Che il rude maniero sia stato trasformato in un sublime agriturismo di alta classe (ma a prezzi più che onesti) lo capirete subito dalla cura dei particolari, dal perfetto prato all’inglese, dalla piscina a fianco di un lecceto dove l’ombra e il relax sono sempre assicurati. Poi entrerete del cortile interno del castello e rimarrete estasiati dall’eleganza del restauro, eseguito in modo perfetto per dare il migliore “confort” e preservare le antiche strutture. Fantastiche anche la sala da pranzo con il vetusto camino rinascimentale e le camere da letto in cui sono state conservate le feritoie dei tempi in cui l’edificio era predisposto per la difesa dei terreni agricoli del Castello di Licciana Nardi.

Ma ancora più emozionante sarà l’incontro con Sabina e Andrea, i due giovani proprietari. Il loro non è un sorriso di circostanza o di pura professionalità. No, da loro traspira la fatica che hanno dovuto compiere per giungere allo splendido risultato, la passione e il piacere d’esserci riusciti. Un sorriso vero, spontaneo, coinvolgente che vi contagerà immediatamente.

CasteldelPiano non è, però, solo agriturismo. La simpaticissima coppia ha voluto anche mettersi alla prova con una sfida azzardata: produrre vino nel pianoro che aveva accolto svariate coltivazioni fin da epoche antichissime. Andrea si è detto: “Se ho trovato tracce tangibili di viticultura, oltre a varietà incredibili di vitigni autoctoni praticamente sconosciuti, vuol dire che si può tentare anche oggi”. E si è buttato a testa bassa con l’umiltà e la determinazione che lo contraddistingue, aiutato al meglio dalla dolce Sabina.

Fare vini in Lunigiana? Sembrava assurdo, ma il terreno pietroso particolarissimo e gli sbalzi termici dovuti alla valle che termina con le alte cime attorno al passo del Lagastrello hanno compiuto il miracolo. Risultato: vini estremamente sinceri, vivi, scattanti ed eleganti. Un grande merlot, un particolarissimo e pepato vermentino rosso e soprattutto (per i miei gusti personali) un fantastico pinot nero da antologia per il suo fruttato giocato sulla signorilità e per la bocca lunga, carnosa e ricca di sfumature. Altrettanto validi un rosso di tre vitigni tra cui il syrah, mai sopra le righe, e un piacevole e delicato bianco (da aspettare negli anni). E siamo solo all’inizio della bella avventura … Bravi Sabina e Andrea! Una scommessa già vinta in partenza che non potrà che dare risultati sempre migliori con il passare degli anni.

A parte i vini, sui quali, come mio solito, non voglio entrare nei dettagli lasciando ad altri più autorevoli esperti il giudizio tecnico e sensoriale, lasciatemi insistere ancora sull’aria festosa e amichevole che si respira nel piccolo gioiello. Malgrado Sabina e Andrea lavorino senza sosta, il loro sorriso ispira convivialità e ben presto i vari ospiti ne sono soggiogati e spinti a rapporti che si fanno aperti e cordiali in brevissimo tempo. Stupenda poi la cena che viene servita nel salone. Cucina ligure, toscana ed emiliana si fondono magistralmente con tocchi di rara eleganza e fantasia. Il tutto accompagnato perfettamente dai vini della casa. Nei momenti di maggior affluenza i nostri due simpatici amici vengono aiutati dall’efficienza di Monica, sorella di Sabina, e dalla capacità culinaria della mamma.

Insomma, un’esperienza da fare e rifare e che non può non lasciare un segno indelebile. Non per niente i due simpatici “castellani” sono entrati di volata tra gli amici del circolo TIRSO…

Prima di darvi le “coordinate” del luogo, lasciatemi raccontare una leggenda che regna sulla valle del castello. Durante una delle più grandi glaciazioni del Pleistocene, circa 3 milioni di anni fa, si era creata un’enorme cupola ghiacciata localizzata più o meno nella zona dell’attuale Valle d’Aosta. Dai suoi fianchi scendevano immense colate di ghiaccio che trascinavano a valle pietre e sassi, levigati dall’implacabile strofinamento. Tra questi ghiacciai i due principali si dirigevano uno verso nord-ovest fino a raggiungere l’attuale Digione e l’altro verso sud-est, bloccato dall’attuale Appennino tosco emiliano che gli faceva da “diga”. Questo sbarramento naturale subì un crollo proprio in corrispondenza del Passo del Lagastrello, riversando a valle un’enorme quantità di detriti rocciosi. In altre parole il terreno sassoso di Castel del Piano avrebbe la stessa origine e la stessa composizione geologica della celebre Borgogna, patria indiscussa del pinot nero.

Ma, allora… questo non potrebbe spiegare la ragione di un pinot nero così fantastico proprio in Lunigiana e nelle vigne di Sabina ed Andrea? Una leggenda, solo una leggenda… ma è così assurdo crederci un po’? Andrea con un sorriso malizioso la racconta, con gli occhi che emettono strani bagliori. Io non so che dire… ma, tra le mura del castello, ho trovato molte pietre levigate e spaccate in due, quasi perfettamente uguali alle celebri “pierre à moitié” (pietre a metà) delle famose colline francesi…

E se ci fosse del vero? Casualmente (o forse no) il “taglio” di Andrea si chiama “Groppolungo”, ossia l’antico nome del Lagastrello che deriva da una mitica e mostruosa frana che avrebbe aperto una lunga spaccatura sul colle (groppo lungo, appunto). Leggende, ovviamente, solo leggende…

Agriturismo Casteldelpiano
via Piano, 10 – 54016 – Licciana Nardi (Ms)
Tel: 0187 47 55 33
Cell: 339 899 22 99
info@casteldelpianolunigiana.it
www.casteldelpianolunigiana.it

Vincenzo Zappalà

2 COMMENTS

  1. La paicevole descrizione dei luoghi e delle persone che operano a questo agriturismo
    faranno da leva per una girata spero a presto tra quei luoghi

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