ROMA – Prosegue il percorso divulgativo e promozionale del territorio, dell’arte e della cultura di Montefalco attraverso il suo vino simbolo: il Sagrantino. Così, dopo Enologica 30 che lo scorso anno ha guidato turisti ed appassionati attraverso i profumi e le suggestioni olfattive di questo vitigno, l’edizione 2010, che si svolgerà dal 17 al 19 settembre, transita attraverso il senso della vista per proporne un’indagine profondamente estetica.
Si rinnova il matrimonio spontaneo e passionale fra questa manifestazione e l’AIS di Roma e del Lazio guidata da Franco Maria Ricci, direttore di Bibenda, che introduce e modera gli interventi degli relatori giunti il 9 settembre al Rome Cavalieri per la conferenza stampa di presentazione.
Apre il Sindaco Donatella Tesei che giustamente sottolinea l’importanza dell’evento come veicolo di valorizzazione di tutto il territorio – “… bere il vino deve evocare il suo luogo di provenienza” – afferma, ricordando che nel Complesso Museale di S. Francesco a Montefalco, dove campeggiano gli affreschi del Gozzoli, dove risiede una Pinacoteca ricca di opere mobili, nei sotterranei si trovano anche le antiche cantine dei Frati Minori Conventuali con numerosi materiali per la lavorazione del vino. Una testimonianza ineccepibile del legame profondo tra l’arte, la storia e il vino di Montefalco.
A rappresentare il governo e le istituzioni tutte è l’onorevole Antonio Buonfiglio, Sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali, che conferma il sostegno del Ministero ad iniziative come quella di Enologica. Progetti in cui un territorio intero, un gruppo di imprenditori, istituzioni locali e associazioni culturali si uniscono per promuovere i valori di una regione intera. Il Sagrantino è Montefalco e Montefalco è il Sagrantino ed entrambi rappresentano un valore per l’Umbria; sinergie tanto funzionali per la crescita turistica, economica e comunicativa di un territorio non possono non trovare il supporto delle Istituzioni.
Luciano Cesarini è il Presidente del Consorzio tutela vini di Montefalco che inizia il suo intervento fornendo due cifre emblematiche: 400.000 bottiglie nel 1999 in un decennio sono diventate 1.400.000! Il Sagrantino è un simbolo che rappresenta l’Umbria enoica e rappresenta un punto di forza per tutto il comparto e per il turismo stesso.
In rappresentanza dello staff organizzativo della manifestazione, per l’Assessorato alle Manifestazioni e al Turismo del Comune di Montefalco, Silvia Spacchetti espone il programma della tre giorni che prevede, oltre ai banchi d’assaggio, al palinsesto convegnistico ed alle degustazioni guidate dall’AIS, anche nicchie sensoriali e momenti di incontro legati al tema dell’estetica del Sagrantino. Le video installazioni a tema accompagneranno spazi come “l’Angolo del Passito”, un angolo curato dal consorzio di tutela e dedicato al Sagrantino della tradizione, un momento anche ludico e meditativo con l’incontro del sigaro toscano e lo “scontro” fra scacchisti. Altri appuntamenti saranno con i punti di ristoro “l’esperienza del gusto”, dedicati agli assaggi e degustazioni di cibi della tradizione e prodotti tipici; “il cuoco Demiurgo” che vedrà lo chef Cesare Marretti, protagonista in TV della Prova del Cuoco, esibirsi in combinazioni contemporanee di antichi ingredienti.
Daniela Scrobogna, delegata AIS di Roma, giornalista enogastronomica e docente dei corsi professionali AIS, nonché Responsabile della Didattica dell’associazione stessa, è certamente una qualificata conoscitrice dei molteplici aspetti dell’estetica, anche per la sua formazione universitaria in architettura. Seguirà gli eventi legati alla “Scuola del Vino” in cui, ci tiene e segnalare, non si berrà solo Sagrantino, ma si vivranno veri e propri confronti con i vini più blasonati (e tannici) della tradizione italiana, come Barolo, Barbaresco, Taurasi o Brunello. Con i temi legati a “I Colori del Vino”, si cercherà di superare le barriere introspettive legate all’associazione stereotipa dell’estetica e dell’immagine, intese come approccio visivo, con un’idea di superficialità, immediatezza e banalità. All’estetica e ai colori del vino sono legati i quadri struggenti delle vigne nelle varie stagioni vegetative, le architetture anche firmate da grandi nomi delle cantine dei produttori, gli scenari panoramici della viticultura e delle colline del nostro Paese. Per i sommelier un attento esame visivo fornisce un primo contatto con le caratteristiche del vino e un indice delle sue qualità. Com’è possibile sottovalutare aspetti esteriori così rappresentativi di un mondo così ampio e radicato nella nostra storia e nella nostra cultura?
Ultimi ma non ultimi, a prendere la parola sul pulpito della sala Michelangelo, sono Fede e Tinto, alias Federico Quaranta e Nicola Prudente, conduttori su Radio 2 della ormai trasmissione cultDecanter. Un intervento come sempre brioso e stilisticamente perfetto che esordisce con la citazione di un filosofo (di cui non ricordo il nome) per cui “in agricoltura non c’è etica senza estetica”. Il concetto di “sagra” solo sfiorato dall’on. Buonfiglio ha ispirato la proverbiale dialettica di Federico Quaranta. Quando una sagra si eleva al di sopra della confusa gazzarra delle feste di paese, dove il leitmotiv è la sbevazzata gratis, allora il suo significato più profondo e sociale avvicina la gente al territorio riempiendo non solo i calici, ma anche le menti e le anime. In quest’ottica parlare dell’Enologica come di una “sagra” (il virgolettato ci vuole) non è uno sproposito. Decanter andrà in onda direttamente da Montefalco durante i tre giorni della manifestazione e racconterà al grande pubblico, come lo sanno solo Fede e Tinto, i colori e la bellezza del Sagrantino e della sua Montefalco.
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