Innanzi tutto la collocazione temporale: gli assaggi prematuri dei bianchi d’annata sono un “malcostume” italico che non di riesce a scardinare dalle abitudini dei consumatori e dei ristoratori. E anche noi “guidaioli”, per questioni editoriali, siamo costretti a sentire questi vini a pochi mesi dall’imbottigliamento, quando sono ancora muti, introversi e un po’ tutti uguali. Riprovarli a novembre è tutta un’altra storia! Le differenze iniziano a marcarsi, i vini si fanno più leggibili, gli equilibri e le gerarchie sono più definiti, gli assaggi più piacevoli. Fiano e Greco sono vini dal passo lungo, capaci di evolvere per anni: spesso implorano un minimo di attesa per iniziare a dialogare col bicchiere! E quindi l’assaggio autunnale sembra un atto dovuto e di rispetto verso il DNA dei vitigni e verso il lavoro, sempre più serio e scrupoloso, che fanno i vitivinicoltori irpini. Non si tratta più di una “anteprima” (perché molti di questi vini sono già sul mercato da mesi) ma di un vero e proprio “approfondimento”, che, parere personale, ho trovato assai più gratificante!
Ma passiamo ai vini. Sotto esame c’era la vendemmia 2011 di Greco di Tufo e Fiano di Avellino, anche se le aziende hanno proposto alcuni cru ed affinamenti di annate precedenti, senza trascurare qualche sporadica sortita verso altre tipologie di bianchi locali, come la Falanghina o la Coda di Volpe.
Vi lascio con la lista delle 41 aziende partecipanti e con qualche commento su alcune aziende che mi hanno particolarmente impressionato.
>Per il Greco di Tufo metterei la cantina Di Marzo su tutte, per un semplice motivo: entrambi i vini presentati, il Franciscus e lo Scipio 2011, con preferenze altalenanti per l’uno o per l’altro, hanno raccolto unanimi apprezzamenti. Una doppietta da paura! Restando in tema calcistico, cito allora il grande Sabino Loffredo (azienda Pietracupa) che ha presentato come al solito un Fiano e un Greco 2011 da applausi. Terza doppietta nei miei tabellini per Tenuta Ponte, con due vini (anche qui Fiano e Greco 2011) di estrema naturalezza e godibilità. Tra i Greco non mi lascerei sfuggire poi quelli di Di Prisco, di Vadiaperti e di Bambinuto. Sui Fiano la mia sintesi diventa più difficile, perché di vini buonissimi ne ho trovati davvero molti! Per non far torto a nessuno faccio allora una carrellata di nomi con cui andare sul sicuro: tra i 2011 Ciro Picariello, Fonzone Caccese, Pietracalda di Feudi San Gregorio (e già!), Alimata di Villa Raiano, Particella 928 di Tenute del Barone; trai 2010 Rocca del Principe e Molettieri, il Paladino di Colli di Castelfranci e il Don Peppe di Vigna Guadagno, e uno straordinario Vigna della Congregazione di Villa Diamante. Prosit!
Le foto sono di Sara Marte di lucianopignataro wineblog
Le quarantuno aziende partecipanti:
Antica Hirpinia
Azienda Agricola Pierluigi Zampaglione
Bambinuto
Benito Ferrara
Calafè
Cantine Dell’Angelo
Cantine del Barone
Ciro Picariello
Colli di Castelfranci
Colli di Lapio
Contrada Vini
Contrade di Taurasi
D’Antiche Terre
Di Marzo
Di Prisco
DonnaChiara
Feudi di San Gregorio
Fonzone
Fratelli Urciuolo
Joaquin
La Marca Vini
La Molara
Masseria Murata
Mastroberardino
Montegloria
Montesole
Pietracupa
Rocca del Principe
Salvatore Molettieri
Sella delle Spine
Tenuta Cavalier Pepe
Tenuta Ponte
Tenuta Sarno
Terredora
Torricino
Vadiaperti
Vesevo
Vigne Guadagno
Villa Raiano
Villa Diamante
Villa Matilde