La Francoforte di Goethe (la sua casa tra le attrazioni) è oggi una delle capitali finanziarie d’Europa, nonché sede di importanti fiere tra cui la Biennale del Libro.
E come una volta Chiesa e Stato si fronteggiavano costruendo Cattedrali e Municipi, a gara di magnificenza, oggi è la Finanza che deve sfoggiare il proprio potere, e lo fa innalzando odi in cemento e metallo, che non mancano appunto a Francoforte, detentrice di alcuni tra i più alti grattacieli europei.
Altra sorpresa ci riserva la bevanda che non è la birra, bensì l’apfelwein, il sidro!
Il primo incontro con questi due piatti è in uno dei localetti a sud del Meno, quartiere Sachsenhausen, zona di ristoranti turistici e popolari, tra il casareccio e la bettola. E la prima impressione non è proprio delle migliori visto che all’ingresso nel locale ci assale un sentore tra il vinoso e l’acetico che solo dopo capiamo essere il poco piacevole profumo del sidro. Insomma, diciamocelo, non si tratta di una specialità, e il bicchierone colmo di liquido acidulo e non così ben profumante facciamo un po’ di fatica a berlo, ma le tradizioni locali vanno conosciute e onorate, e non ci tiriamo indietro. Insieme al sidro appunto, la Grüne Sosse fredda , e affettati misti non molto attraenti… meno male che c’è il convivio a riscaldare la serata!
La salsa, non troppo densa, è a base di panna acida (o yogurt) e contiene un florilegio di erbe di cui non ho capito assolutamente il nome nonostante abbia tentato di chiedere lumi. Comunque sembra che a Francoforte ne vendano dei pacchettini di già pronte e certo non mancheranno in rete le ricette più disparate (magari cercatele in tedesco!).
Alla fine il risultato è un piatto gustoso, non pesante, buono, diverso e accogliente!