Pietro Beconcini e i primi dieci anni di Vigna alle Nicchie: il Tempranillo toscano a tavola!

0
11594

eva-e-leonardo-beconciniLe verticali – non quelle a testa all’ingiù, sia chiaro! – sono la maniera migliore per capire l’evoluzione di un vino e le sue potenzialità con lo scorrere del tempo: attraverso riflessivi sorsi di nettare di Bacco scopri il vissuto, ne assapori le differenze, percepisci i miglioramenti ed analizzi gli eventuali difetti, dovuti sia all’annata, sia alla mano dell’uomo che grazie a queste comparazioni può capire meglio come andare avanti e far crescere la qualità dei suoi prodotti. Dai piccoli produttori, quelli che vivono in simbiosi con la propria terra e le proprie vigne, come fossero parte del loro corpo, si può imparare molto, degustando il passato ed il presente e puntando ad un’evoluzione nel futuro.

Leonardo ed Eva Beconcini, proprietari dell’azienda Pietro Beconcini di San Miniato, sono tra questi. Hanno da poco festeggiato dieci anni di una delle loro etichette più preziose, il Vigna alle Nicchie, 100% uva tempranillo, fiore all’occhiello di questa realtà in provincia di Pisa, a San Miniato. Qui il tempranillo è presente da molto tempo, come dimostra una delle vigne più antiche di Beconcini risalente agli anni ’20, a piede franco, da cui prende vita questo vino. Particolarità del Vigna alle Nicchie, oltre naturalmente all’uva, è il tipo di vinificazione: proprio come per l’Amarone della Valpolicella questa subisce un appassimento non su pianta, bensì in una stanza areata per un numero di settimane variabile a seconda dell’annata. Questa pratica conferisce al vino una maggiore concentrazione ed un bouquet più intenso oltre, naturalmente, ad un grado alcolico molto marcato, che si aggira attorno ai 15,5°/16°. Segue una vinificazione in cemento, un affinamento di 24 mesi in barrique americane e francesi e 18 mesi in bottiglia.

Per festeggiare il decennio che comincia con la prima vendemmia del 2004, la degustazione è stata accompagnata da una cena con prodotti di eccellenza del territorio, che a San Miniato non mancano: il tartufo bianco, lo zafferano e la carne da Chianina. Al ristorante Papaveri e Papere a San Miniato è stato ideato un menu elogio della ricchezza agroalimentare del territorio abbinato a questo vitigno che, anche se di adozione, qui si è ormai completamente acclimatatato. Tra i piatti più interessanti, il manzo di Chianina aromatizzato alle erbe con scaglie di tartufo bianco di San Miniato in cui è stata esaltata la qualità della carne, tenera quanto saporita, e del tartufo che, nonostante proposto su un piatto freddo, è riuscito ad esprimere al massimo i suoi profumi e la sua forza.

Anche nel Tortello di patate, fagiano stufato, salsa di topinambur e zafferano dell’azienda Croco e Smilace di San Miniato, espressione travolgente di questa preziosa spezia, il tartufo ha saputo adattarsi perfettamente, rivestendo il ruolo non dell’invasore ma dando invece una spinta in più alla ricetta, perfetta nell’accostamento dei sapori e nell’esecuzione. Tutti questi piatti sono stati accompagnati ancora dal Vigna alle Nicchie, che ha dato prova di essere un eccellente compagno di tavola, e da altri due vini della cantina: l’Ixe, tempranillo in purezza da vigne più giovani e con un affinamento meno prolungato ma sempre in piccole botti, e il Reciso, sangiovese in purezza.

Tra le vecchie annate più intriganti? La 2007 e la 2009, senza dimenticare la 2008, vendemmia difficile che ha saputo però stupire e farsi gloria nel bicchiere!

Roberta Perna

Roberta Perna (perna@acquabuona.it): del cibo e del vino non potrei proprio farne a meno ed è così che sulle mie due più grandi passioni ho costruito il mio lavoro e la mia vita. Sono socia di Studio Umami (www.studioumami.com) e titolare di Roberta Perna (www.robertaperna.it), due agenzie specializzate nell’ufficio stampa, nella comunicazione e nell’ideazione ed organizzazione di eventi enogastronomici, sono giornalista pubblicista e sommelier diplomata Fisar. Collaboro da anni con diverse testate di settore come Bargiornale e Ristoranti Imprese del Gusto ed ho due blog, uno che si chiama Roberta Perna ed uno, fondato con altre colleghe giornaliste, “Alla nostra portata”. Insieme a Studio Umami organizzo Life of Wine, evento degustazione dedicato solo alle vecchie annate.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here