Eppure queste circostanze climatiche “balneari” non hanno impedito ad un gran numero di vìsitatori di essere con noi domenica e lunedi. Quasi 1500 presenze complessive anche stavolta, con tanti operatori e tanti amici venuti da lontano. A costituire, diciamolo, il numero ideale per far si che il nostro evento di maggio sia una bella festa senza offrire la stura a problemucci di vivibilità e f
Sarà per questo che forse mai come quest’anno abbiamo ricevuto i complimenti da tutti i produttori: una sensazione bellamente diffusa di compiacimento, gratitudine e soddisfazione. Ciò che pone le basi per il futuro. E che porta a definire questa terza edizione come quella “della consacrazione”.
Questo, semplicemente, perché sono stati due giorni molto belli, trascorsi in un contesto affascinante, quello del chiostro
E Pietrasanta Vini d’Autore-Terre d’Italia, lasciatecelo dire, è ormai un appuntamento imperdibile per allargare gli orizzonti, e far amare (per dire) il nebbiolo o l’aglianico a chi stravede per il sangiovese, e viceversa. E per far capire quanto un vino possa cambiare in meglio con il tempo, come è successo il lunedì con le strepitose vecchie annate (sarebbe lungo elogiarle tutte, ma basti ricordare dei nebbiolo anni ’80 o un Soave 1990, prima annata assoluta di una grande azienda.)
In conclusione, naturalmente, i ringraziamenti. Al pubblico, agli operatori e, naturalmente, ai produttori. Da parte nostra, noi iniziamo già a pensare alle prossime edizioni delle nostre due amate creature, Terre di Toscana e Terre d’Italia, edizioni 2016. A presto!
galleria fotografica (le prime cinque immagini sono di Stéphane Giraudeau)