Ecco, così, a caldo, ci viene da riassumente l’essenza di questa quinta bellissima edizione di Vini d’Autore-Terre d’Italia. E se il sole splendente della domenica è stato un inevitabile concorrente, lunedì è stata la volta di chi è rimasto dalla mattina alla sera, con un sostanzioso piano di degustazione da portare a termine con accurata dedizione, riflettendo sui motivi del proprio piacere. E poi c’erano gli operatori del settore, curiosi di scoprire realtà nuove per arricchire la propria offerta, perché chi è veramente intelligente sa che, se non rinnova le proprie proposte, spesso rischia di annoiare e perdere clientela.
Ora abbiamo qualche mese di tempo per pensare alla undicesima edizione di Terre di Toscana, qualcosa in più per la sesta edizione di Terre d’Italia. Nel frattempo continueremo ad assaggiare, a testare, ad incuriosirci.
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