Ecco un rapido flash di annate vecchie e nuove.
Il N’Antia è un esempio tipico di “supertuscan” essendo costituito da un taglio di cabernet franc, cabernet sauvignon e merlot; nel calice mostra un colore rubino fitto e brillante, e il naso coniuga un frutto di bosco di bella purezza con le note fresche di menta e balsamo. Al palato sfoggia un buon dinamismo, e una beva sfumata si mantiene leggera con un elegante profilo fruttato. Il finale è in piacevole allungo.
Il VignAlta è un vino emblematico in quanto sangiovese in purezza, che in Toscana significa interpretazione del territorio al massimo livello. Nel pisano, il suo carattere è in generale più suadente e smussato rispetto alle espressioni più classiche dell’interno della regione.
L’annata 2015 sfoggia impatto e ricchezza di materia; il naso è improntato su note di frutta nera e toni di grafite e al palato è vivo, riesce a imbrigliare la polpa fruttata in una beva di buona compattezza, con tonalità mature che marcano il finale.
La 2017 appare più sfumata, fra note olfattive floreali, un ampio corredo fruttato e sfumature balsamiche. Al palato mostra bella spinta e dinamismo, confermando la brillantezza aromatica con un finale rilanciato con piacevole leggiadria.
Badia di Morrona
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