Qui Berna: Zur Krone, garbate contaminazioni (elvetiche) in cucina

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Lasciamo la stazione ferroviaria, che ha la vitalità tipica delle grandi capitali europee ma ritmata dalla calma e dall’ordine così tanto elvetici. Immettiamoci nel lungo corso in direzione del rifugio degli orsi. Passiamo sotto la torre dell’orologio sotto la quale pedalava ogni mattina Einstein andando a lavorare all’ufficio brevetti e preparandosi nel tempo libero a rivoluzionare la fisica e la nostra visione dello spazio e del tempo. Guardiamo le vetrine sotto i portici e fermiamoci da Zur Krone.

Sala caratteristica all’interno, ma in questa stagione meglio i tavolini fuori. Per iniziare una insalata, geometrica nel suo ordine e con un cromatismo che si intuisce ricercato (e trovato grazie al radicchio e alle carote rosse e gialle) che fa quasi tenerezza. Ma poi c’è bisogno, senza cadere nelle lasagne o negli spaghetti alla bolognese, di rendere invitante un menu che forse, contando solo sulle forze culinarie nazionali, risulterebbe poco accattivante. E allora: orgoglio svizzero dei propri laghi e dei pesci che vi nuotano dentro, ma fritti in versione tempura (elvetizzata, va detto). E poi la sfida della pasta: fatta in casa, insaporita con lo zafferano dell’Emmental, e accompagnata non dal ragù italico ma da una sorta di spezzatino di vitello. Ah, e poi c’è il cordon bleu (gustoso).

Curiosità: niente Francia nei vini al bicchiere, ma Svizzera, Austria, Spagna e Italia (Sardegna). L’insalata sta a 5 franchi (5 euro, più  o meno), i piatti principali fra 20 e 30 franchi.

Zur Krone
Gerechtigkeitsgasse 66 –  Berna
+41-313121314
http://www.kronebern.ch/

 

 

Riccardo Farchioni

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