Roma Wine Festival 2009

0
11014

ROMA – Si è svolta nella sede della Città del Gusto la seconda edizione del Roma Wine Festival, l’evento che quest’anno la società Publica Srl ha organizzato insieme al Gambero Rosso (dopo la partnership con la Roma Wine Academy della prima edizione).

E’ ancora presto per dire se questa ennesima fiera del vino “farà di Roma la capitale del vino di qualità” (come si legge nei comunicati stampa…) ma una cosa è certa: nei due giorni romani ho visto un pubblico numeroso e appassionato come non mi capitava da tempo, con un afflusso continuo di persone che dalle 15 del sabato fino alle 22 della domenica hanno animato i numerosi banchi d’assaggio. Un pubblico di quantità ma anche di qualità, come mi ha raccontato a fine serata qualche produttore, soddisfatto anche per la presenza di numerosi buyers e addetti ai lavori.

Parlando degli aspetti puramente organizzativi direi che il Gambero Rosso ha sfruttato bene le potenzialità logistiche della sua imponente sede romana. I produttori presenti (ben 117 con oltre 500 etichette in assaggio) sono stati distribuiti tra le due sale principali della struttura. A queste vanno sommati gli spazi del Teatro del Gusto e della saletta di degustazione del wine bar, utilizzati per le degustazioni guidate. Il risultato è che, nonostante un pubblico assai numeroso, tra gli stand ci si è mossi bene, senza eccessivi intasamenti, avendo addirittura il tempo di scambiare qualche chiacchiera con i produttori (cosa tutt’altro che scontata!). Tutto sommato anche gli stand mangerecci, che in queste occasioni sono spesso presi d’assalto, hanno retto bene l’urto. Interessanti infine le degustazioni guidate che hanno fatto da corredo all’evento principale, con focus specifici su alcune grandi denominazioni francesi (Chablis, Cote du Rhone…), sul bianco di Custoza, e sui vini e gli olii extravergine del Lazio.

Una piccola critica, se vogliamo, è stata la mancanza di un vero e proprio percorso di degustazione: avrei infatti preferito una connotazione geografica più chiara. A proposito di geografia, nonostante l’allargamento di confini, il Lazio era di gran lunga la regione più rappresentata: questo per ovvie questione logistiche, ma anche a conferma dell’importante lavoro di promozione che le istituzioni e i produttori locali stanno facendo sulla piazza di Roma.

Insomma, una manifestazione a mio avviso ben riuscita anche se, come detto, molto “Lazio-centrica”. L’unica pecca su cui sono certo gli organizzatori interverranno è quella della temperatura di servizio: complice uno dei primi caldi weekend romani (finalmente!) dopo qualche ora i vini, soprattutto i rossi, erano praticamente “cotti”…berli era veramente una fatica!

Queste le assegnazioni dei Roma Wine Festival Awards 2009:

RWF Label Award
Riservato ai produttori presenti a Roma Wine Festival e dedicato a premiare valori, innovazione ed originalità di etichette e linea grafica, assegnato ex-aequo a:

F.lli Giorgi per l’etichetta Il Bandito – I Giusti e Zanza per l’etichetta Per Bruno – Poggio alla Meta per l’etichetta Ilgiovaneilvecchio – Rocca delle Macie per l’etichetta Occhio a vento – Cantina Cantolio per la linea grafica.

RWF Award per la salvaguardia dei vitigni autoctoni
Dedicato a premiare chi ha scelto di recuperare identità e sapori attraverso la riscoperta dei vitigni autoctoni, facendo diventare missione imprenditoriale una testimonianza di amore per la propria terra, assegnato a:

Librandi (Calabria)

RWF Award per la viticoltura sostenibile
Dedicato a premiare chi ha scelto di coniugare la produzione e l’impresa del vino con una sensibilità di responsabilità e consapevolezza, assegnato a:

Sergio Mottura (Lazio) 

RWF Award per il migliore Museo del Vino

Dedicato a premiare chi ha inteso mantenere e curare la memoria storica dell’arte del vino, contribuendo ad affermare e salvaguardare identità locali da considerare patrimonio prezioso dell’intero Paese, assegnato a:

Museo del Vino di Torgiano (Umbria)

RWF Award per la migliore Strada del Vino
Dedicato a premiare i territori che meglio hanno interpretato e valorizzato la sinergia possibile tra vino, ambiente, turismo e cultura, assegnato a:

Strada del Vino dell’Alto Adige

RWF Award Imprenditore del Vino del Lazio
Realizzato in collaborazione con l’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo del Lazio) e dedicato a premiare una storia imprenditoriale innovativa e di successo, assegnato a:

Antonio Santarelli di Casale del Giglio
RWF Award Imprenditore dell’Olio del Lazio
Realizzato in collaborazione con l’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo del Lazio) e dedicato a premiare una storia imprenditoriale innovativa e di successo, assegnato a:  

Alfredo Cetrone

RWF Restaurant Wine List Awards
Realizzati in collaborazione con l’Assessorato al Commercio del Comune di Roma e con la Camera di Commercio di Roma e dedicati a premiare l’impegno dei ristoratori romani per la completezza e l’aggiornamento della propria lista dei vini, assegnati a:

Agata e Romeo, Antico Arco, Arcangelo, Antica Pesa, Al Ceppo, Checchino dal 1887, Clemente alla Maddalena, Cul de Sac, Domenico dal 1968, Giuda Ballerino, Glass Hostaria, Il Convivio Troiani, Il Pagliaccio, Il Sanlorenzo, Il Simposio, Nuova Fiorentina, Roscioli, Trimani Wine Bar, Sora Lella

RWF Hotel Restaurant Wine List Awards
Realizzato in collaborazione con l’Assessorato al Commercio del Comune di Roma e la Camera di Commercio di Roma e dedicato a premiare l’impegno di 5 ristoranti d’hotel romani per la completezza e l’aggiornamento della propria lista dei vini, assegnati a:

La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri Waldorf Astoria Collection, Vivendo dell’Hotel St. Regis Grand, La Terrazza dell’Hotel Eden, Imago dell’Hotel Hassler, Baby dell’Hotel Aldrovandi Palace

RWF Blog Award
Dedicato a dare visibilità alla comunicazione innovativa non convenzionale dedicata al mondo del vino, nella sua migliore descrizione on line di Roma Wine Festival, assegnato a:

www.percorsidivino.blogspot.com

Franco Santini

Franco Santini (santini@acquabuona.it), abruzzese, ingegnere per mestiere, giornalista per passione, ha iniziato a scrivere nel 1998 per L’Ente Editoriale dell’Arma dei Carabinieri. Pian piano, da argomenti tecnico-scientifici è passato al vino e all’enogastronomia, e ora non vuol sentire parlare d’altro! Grande conoscitore della realtà vitivinicola abruzzese, sta allargando sempre più i suoi “confini” al resto dell’Italia enoica. Sceglie le sue mète di viaggio a partire dalla superficie vitata del luogo, e costringe la sua povera compagna ad aiutarlo nella missione di tenere alto il consumo medio di vino pro-capite del paese!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here