L’evento è inedito e riannoda i fili delle manifestazioni che in passato hanno proposto le uscite delle nuove annate di Greco di Tufo e Fiano di Avellino (Bianchirpinia) o di Taurasi (Anteprima Taurasi). Così tutti sperano che la prima edizione di Anteprima Irpinia, svoltasi dal 4 al 6 giugno
Centro nevralgico della manifestazione, il Castello Marchionale di Taurasi, con un accesso rinnovato e suggestivo in cui trovano spazio anche nuove aree
A seguire i convegni di approfondimento teorico e degustativo, con il supporto e la collaborazione fattiva di produttori (Mastroberardino) e istituzioni, sui progetti: “Vitigni storici irpini” (relatrice Antonella Monaco della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli) e “I Lieviti del territorio per la valorizzazione dei vini irpini” (relatore Giancarlo Moschetti del Dipartimento di Scienze Entomologiche, Fitopatologiche, Microbiologiche Agrarie e Zootecniche dell’Università di Palermo). Due momenti di confronto importanti: il primo ha fatto luce sul patrimonio storico della viticoltura irpina (120 vitigni); il secondo ha indagato sull’influenza dei lieviti nella fase fermentativa del mosto e sui riscontri organolettici del loro utilizzo.
In coda ai Taurasi riporto i commenti sulle sessioni di Greco di Tufo 2009 e Fiano di Avellino (’09 e ’08) in assaggio, su cui non mi esprimo in termini complessivi vista l’esiguità dei campioni in degustazione, ma fra le note di degustazione ognuno potrà certo trarre le proprie conclusioni.
Taurasi Annata 2006
Amarano – Taurasi 2006
Profumi decisi di frutta rossa, buccia e legno; in bocca è coerente, leggermente amaricante, ma rotondo e lineare.
Boccela – Taurasi 2006
Olfattiva un po’ contratta, ma l’assaggio è più ampio e regala bei ritorni di amarena e buona persistenza.
Di Prisco – Taurasi 2006
Aromi imberbi, ma si percepisce un potenziale fruttato e speziato; gusto pieno, noccioloso e tannico, ma senza spigoli. Giusto un pò corto.
Donna Chiara – Taurasi 2006
Profumi aperti e dolciastri, più polpa e meno buccia, con tracce di vaniglia; in bocca sorprende perché è più recalcitrante, amaricante e un filo astringente.
Elmi – Taurasi 2006
Naso convincente e ampio, marasca e tabacco; al palato è gustoso, anche abboccato nonostante tannini importanti. Un vino solido e godibile.
F.lli Urciuolo – Taurasi 2006
Aromi ancora da schiudersi, ma l’ossigenazione rivela belle prospettive; il gusto è fruttato, prugna e pepe nero. Complesso, profondo e ricco di personalità.
La Molara– Taurasi 2006
I profumi sono ottimi, un composito variegato e stimolante in equilibrio tra frutta, alcol e spezie. In bocca invece è spigoloso, intriga, ma resta magro e un po’ corto.
Molettieri – Taurasi Vigna Cinque Querce 2006
Naso splendido, per intensità e ricchezza di fragranze; in bocca è fresco, polposo, acido, con tannini solidi ma non aggressivi e un bel finale di liquirizia.
Russo – Taurasi 2006
Naso dal buon equilibrio aromatico, discreto l’allungo; in bocca è meno seducente, ma penetrante, un gusto dal carattere virile che chiude con liquirizia amara.
Tenuta del Cavalier Pepe – Taurasi Opera Mia 2006
Olfattiva ancora chiusa, con delicati sentori di gelso, ma in divenire; invade il palato con più vigore, stimolando la beva con un ritorno minerale interessante. Una conferma di stile.
Taurasi altre annate
Antico Castello – Taurasi 2005
Profumi più evoluti, ma sottili. In bocca ha un bel sostegno acido, ma qualche ruvidità. Godibile, ma da aspettare.
I Capitani – Taurasi 2005
Naso più floreale, la viola precede il tema fruttato. In bocca è più incisivo, si aggrappa alle gengive e rimane lunghissimo con sensazioni di radice liquirizia.
Contrade di Taurasi – Taurasi Riserva 2005
Profumi interessanti, ma un po’ legnosi; sapore concentrato e levigato in cui è pregevole l’equilibrio.
Il Cancelliere – Taurasi Riserva 2005
Profumi chiusi e qualche “puzzetta”, in bocca è duro e scontroso. Lo ricordavo godibile e non credo a un’involuzione, quindi provatene fiduciosi una bottiglia diversa dalla mia.
Mastroberardino – Taurasi Riserva 2005
Bilanciate le componenti floreale e fruttata che irretiscono il naso; al palato è ampio, gustoso, speziato e lunghissimo. Una gustativa che spazia ovunque.
Antica Hirpinia – Taurasi 2003
Profumi più evoluti, che nella ricchezza di terziari conserva integre tracce di mora e rosa. In bocca è gradevole ed equilibrato, ma appare un po’ stanco.
Greco di Tufo
Cantina di Monaci – Greco di Tufo 2009
Respiro dolce, di mela e ananas con leggeri sentori agrumati; bocca meno ricca, ma buona persistenza e personalità.
Colle di San Domenico – Greco di Tufo 2009
Profumi molto lievi che fatico a decifrare, in bocca è fin troppo pungente e corto; da riprovare.
Bambinuto – Greco di Tufo Picoli 2009
Cromìa dorata e profumi delicati, floreali più che fruttati. Al palato è più incisivo, minerale e lungo, ma senza particolari spunti gustativi.
Feudi di San Gregorio – Greco di Tufo Cutizzi 2009
Aromi intensi e ampi, abboccati e forse un po’ ammiccanti, ma viva la faccia. In bocca è pieno e soddisfacente, equilibrato e lungo. Complessità aromatica e finezza.
Terredora – Greco di Tufo Loggia della Serra 2009
Profumi tenui, vagamente fruttati e dolci; l’assaggio è più intenso e profondo, buono e fruttato, dolce e lungo.
Fiano di Avellino
Terranera – Fiano di Avellino 2009
Naso limpido e delicato. Al palato offre ananas e pera con più fragranza che personalità, ma la beva è ottima.
Villa Raiano – Fiano di Avellino 2009
Profumi ancora netti, più sfumature che aromi intensi. In bocca bella acidità, corpo e armonia gustativa.
Rocca del Principe – Fiano di Avellino 2009
Approccio olfattivo intenso, fruttato e minerale. Avvolge il palato con freschezza e con vigore; sapidità e una nota ammandorlata finale ne allungano il percorso gustativo.
Joaquin – Fiano di Avellino Vino della Stella 2009
Riflessi dorati e profumi carammellati con note fumé. Gusto tropicale, fermo e gradevole. Un fiano un po’ diverso, quasi atipico, ma piacevole.
Tenuta Ponte – Fiano di Avellino 2009
Aromi delicati di biancospino e mela, con trama dolciastra. Bocca delicata e fresca, leggera e godibile; ritorni di ginestra e note agrumate rendono interessante il finale.
Ciro Picariello – Fiano di Avellino 2008
Profumi tropicali e note di miele di acacia per un naso aperto e vagamente tostato. In bocca è opulento e rotondo, con sentori agrumati e una bella scia minerale.
Vadiaperti – Fiano di Avellino Aipierti 2008
Profumi intensi e aperti, freschezza e complessità aromatica. In bocca entra discreto, ma poi si apre pieno e invade il palato con nerbo acido e mineralità. Lungo e ricco di sfumature.
Villa Diamante – Fiano di Avellino Vigna della Congregazione 2008
Profumi delicati, sottili, di frutta candita e frutta secca. L’assaggio rivela una personalità più verticale e ricca di fragranze. Molto gradevole.
[…] programma è stato molto fitto: accanto ai consueti momenti di dibattito e degustazione (seguiti su queste colonne da Riccardo Brandi), è stato imperniato soprattutto sulla volontà di offrire una panoramica “dal vivo” dei tanti […]