Ed è proprio l’affascinante dinamica evolutiva a lasciare il segno più profondo. Perché sono vini che ripagano chi saprà pazientare; vini per i quali, una volta tanto, la parola territorio non è tanto per dire. Nell’attesa, non rimarrete certamente delusi dal Rosso di Montalcino, che nel ribadire la brillante caratterizzazione del “fratello maggiore” in termini di naturalezza espressiva, è solito offrirsi con sincera disponibilità, tutta virata nel verso della freschezza e delle rifiniture di pregio.
Brunello di Montalcino 2007
Arioso e concessivo ai profumi, sono agrumi, frutti esotici, rintocchi minerali. Polposo, di media articolazione ma di grande equilibrio e salvifica freschezza, traduce la generosità di una annata calda in un disegno di calibrata solarità espressiva.
Brunello di Montalcino 2006
Intensità di frutto trattenuta, epperò fremente, “croccante”, dai risvolti balsamici e minerali. Immensa scorrevolezza al palato, che non ti lascia apprezzare – che bello! – il gradino tannico. Sapido e lunghissimo, di sublime scioltezza rispetto alle ritrosie tipiche della prima gioventù, si sdilinquisce in un fraseggio seducente e aggraziato, che altri non è se non coinvolgente armonia gustativa. Grande vino.
Brunello di Montalcino 2001
Buono ma meno complesso del Riserva pari annata. Attacca bene: puro, rigoroso, determinato. Poi si irrigidisce su una “montata” tannica in leggero esubero.
Brunello di Montalcino 1998
Bei profumi per un vino fragrante e carnoso. C’è eleganza di forma e sostanza, ci sono purezza e candore, tenerezza e sfumature. Da bere a secchi. Sorprendente!
Brunello Riserva 2006
Frutto maturo al punto giusto, agrume, florealità d’accompagno: è un naso di temperamento, intenso e dichiaratamente fresco. Tannino più vivo e presente rispetto al “base”, ampiezza e portamento da vino che conta, succoso, tonico, di interminabile progressione, dal futuro assicurato.
Brunello Riserva 2004
Nobilmente trattenuto, c’è una punta di austerità a rendere profondo, e al contempo come sospeso, il profilo di questo rosso succoso, affascinante, vellutato, ancora giovane.
Brunello Riserva 2001
Un “soffio” di incontenibile finezza, fresco, “sollevato”, di grande forza interiore, vibrante e dinamico. Conclamata la capacità di dettaglio, interminabile la scia mineral-speziata.
Brunello Riserva 1999
Evoluzione cerosa e floreale, tratto gustativo carnoso ed avvolgente, tannini saporiti e bella dignità.
Terroso e balsamico, su ricordi di caffé. Bocca piena ma non statica, ottima la “dimensione” del frutto, ancora tonico e sfaccettato. Bella riuscita per il millesimo, non c’è che dire.