La proprietà del Domaine Départimental d’Ognoas è conosciuta fin dal Medioevo, quando, nell’XI secolo, si stabilisce la signoria sul territorio di Arnaud Bosquet. Nel XVI secolo fa scalo qui Francesco I prima di celebrare il suo matrimonio in un paese vicino. A partire dal 1870, sotto l’influenza di una famiglia di ricchi negozianti, i de Lormand, divenuti proprietari del Domaine, si sviluppa la produzione di acquavite che non si interromperà più. Nel 1847 il figlio di Nicolas de Lormand, Jacques-Taurin, deputato dell’Assemblée nationale, donò la proprietà alla diocesi di Aire-sur-Adour. Infine, con una legge del 1905, la proprietà passò al dipartimento de Landes, divenendo pubblica.
Oggi si estende su oltre 650 ettari tra boschi e seminativi; fra questi ultimi possiede 50 ettari di vigneti coltivati a ugni blanc (trebbiano), folle blanche e baco 22A. I terreni sabbiosi e l’ottima esposizione consentono una buona maturazione e la vinificazione con metodi tradizionali dà origine al vino da cui è tratto il distillato. La fermentazione delle uve, raccolte ancora non completamente mature per conservarne il potenziale aromatico, avviene spontaneamente senza aggiunta di solforosa o altri coadiuvanti, conservate per un certo periodo sui lieviti e subito distillate, per convogliare la freschezza degli aromi nell’acquavite.
Ma è proprio la distillazione il punto nodale della qualità di questo Armagnac. Essa avviene ancora con un alambicco di rame d’epoca (1804), l’unico ancora funzionante in Guascogna che funziona a fuoco diretto attraverso una schema di recupero del vino esausto che alimenta la seconda caldaia di evaporazione vera a propria del distillato.
Attraverso dei piatti di rame di ebollizione si genera il distillato che passa poi nel collo di cigno e infine nel condensatore refrigerato ad acqua. L’acquavite prodotta invecchia da due fino a oltre quaranta anni in fusti di rovere denominati “pièces” (botticelle di 420 litri), ricavati da alberi presenti nell’azienda. Durante l’invecchiamento, in queste botti si perde la cosiddetta “Part des Anges”, ovvero si ha una diminuzione di gradi alcolici dovuta alla evaporazione attraverso i fusti di rovere che concentra il distillato e gli consente di acquisire le note caratteristiche di questo prodotto.In particolare, nel corso degli assaggi effettuati a Vinexpo 2013, ci ha impressionato la qualità di Hors d’Age e del millesimato 2000, affascinanti per l’intenso aroma fruttato (prugna, fico secco, uva passa) e i lievi sentori vanigliati, accompagnati da una morbidezza e da una ampiezza gustativa che solo alla fine cede al calore dell’alcool. Ottime qualità ed eleganza per questo distillato da lungo e glorioso invecchiamento.
Per chi volesse visitare il Domaine è possibile pernottare nelle Gites perfettamente attrezzate dell’azienda.
[…] Con questa seconda parte continuiamo il racconto della nostra visita a Vinexpo 2013 e nel bordolese; riporto qui sotto il seguito del racconto interrotto nel precedente articolo lasciando poi spazio al collega Urano Cupisti per un approfondimento sui vini della Loira degustati in questa occasione. Segnalo poi un altro articolo, pubblicato di recente, frutto di questa esperienza, sul Domaine Départimental d’Ognoas: […]
[…] Con questa seconda parte continuiamo il racconto della nostra visita a Vinexpo 2013 e nel bordolese; riporto qui sotto il seguito del racconto interrotto nel precedente articolo lasciando poi spazio al collega Urano Cupisti per un approfondimento sui vini della Loira degustati in questa occasione. Segnalo poi un altro articolo, pubblicato di recente, frutto di questa esperienza, sul Domaine Départimental d’Ognoas: […]
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