Più longilieni che ampi, più reattivi che avvolgenti, sono soliti assumere una silhouette elegante da cui emergono con nettezza integrità di frutto e di trama, venature minerali e assenza di orpelli. Di fronte a vini tanto riconoscibili non ti prende la voglia di raccontare i metodi di elaborazione o i puntigli agronomici di una viticoltura che proclameresti attenta, perché sono vini che vanno oltre il metodo, come tutti i vini che si distinguono. Hanno una loro personalità, ineludibile, fiera, e non fanno nulla per nasconderla.
Il rubino brillante ha ragioni da vendere e non fa una piega al tempo. Dietro a un frutto carnoso, tonico e profumato, che chiama al ricordo le bacche rosse del bosco, ne apprezzerai l’intrigante punteggiatura fumé e l’infiltrante “coloritura” minerale. La bocca è succosa, fresca, limpidamente disegnata, senza “sbrodolature” o fuori fuoco; una bocca saporita e al contempo compassata, stilizzata direi, senza mai alzare il tono di voce. Lascia spazio alle sfumature, questo fa, e in sua compagnia starai bene.
Brunello Riserva 2004
Bella profondità aromatica, riproposizione virtuosa di frutto rosso del bosco e spezie fini, qui amplificata dal calore alcolico, che senti di più rispetto agli altri millesimi in gioco. Ma è un abbraccio nobile il suo, che avvolge senza sfrangiarsi, culla senza placarsi. E infatti l’acidità è ancora vibrante. La puntuale definizione e la sostanziale profilatura ci inducono a pensare che si tratti proprio di un classico esponente della zona nord di Montalcino, con la dote preziosa di una fusione tannica ormai realizzatasi.
Brunello Riserva 2006
Invidiabili la trama minerale e lo stimolo agrumato, a contrastare le evidenze di un frutto rosso perfettamente maturo per regalarci un naso vibrante e “sospeso”. Il sorso è impettito, verticale, di grande freschezza e ineludibile fascino, sottile e infiltrante al contempo, profondissimo e slanciato, dalla delicata presa tannica. Un conseguimento prezioso di cui il futuro ancora ci parlerà.
Umori di grafite screziano un quadro di bella ricchezza fruttata, ben dissimulata in un disegno aromatico “tornito” e dinamico. In bocca non manca la grinta, anche se appare sempre nervoso per piglio acido e percezione tannica. Finale leggermente rigido e affilato, da ammansirsi, ma con prospettive di crescita. Anche in corrispondenza di una annata calda si lascia apprezzare per tenacia e grado di contrasto, a garanzia di una vitalità che non cede spazi alle sfrangiature dell’alcol.
Brunello Riserva Cottimello 1982
Bellissimo spettro dei profumi, caleidoscopio cangiante di erbe aromatiche e spezie fini, pirite, pietra e tabacco. Beva fantastica, cremosa e seducente, coesa e pulsante, senza che perda tono o vitalità con l’ossigenazione. Grande stoffa. E’ dolcezza buona, e sangiovese di razza.
Degustazione effettuata in azienda nel maggio 2014.