E proprio Chiara Lungarotti prese la decisione di aprire una seconda via all’azienda di famiglia scegliendo di acquisire la Tenuta Turrita a Montefalco, abbracciando in pieno una filosofia verde. Ossia, agricoltura biologica certificata dal 2014, ma anche riduzione della quantità di acqua per l’irrigazione grazie a sonde nel terreno che controllano il fabbisogno idrico delle piante, dei trattamenti grazie all’uso di capannine meteo, ed autosufficienza energetica al 70 per cento ottenuta mediante l’utilizzo degli scarti della potatura.
Oggi questo percorso è arrivato ad un risultato importante, la produzione del primo vino biologico, chiamato appunto IlBio, un Umbria Igt rosso a base di uve sagrantino, prodotto nella prima annata 2015 in diecimila bottiglie e presentato all’ultimo Vinitaly. Fermentato in acciaio con una macerazione importante (25 giorni) affina in botte grande (30 ettolitri) per dieci mesi e riposa altri sei in vetro. Alla vista si presenta con un colore porpora intenso ed il corredo olfattivo, che inizialmente parla la lingua dei piccoli frutti e neri con bella purezza, si arricchisce poi di sensazioni di erbe aromatiche, pepe verde, macchia mediterranea. Al palato il vino si avverte vellutato, scorrevole, con una presenza tannica già imbrigliata e i 14,5 gradi alcolici che sostengono la beva senza appesantirla.