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È il 1999. Dove arrivano ci sono tanti ulivi, vigne, e immobili da restaurare, essenziali per vivere e lavorare. insomma, un gran lavoro da fare. La vista che si spalanca davanti è sui boschi di Fiesole pressoché intatti a parte qualche inserto che denota insediamenti umani assai discreti e segnalati dalle chiome degli ulivi. Qui, si intuisce, esistono le condizioni ideali per la scelta del biologico (a infatti la certificazione bio dei vini arriva nel 2006); ma ci sono anche le condizioni per la qualità, visto che al di là della collina di fronte c’è un certo Bibi Graetz, talentuoso vignaiolo celebre per il Testamatta ed altri vini cult, e che diventa una sicura fonte di ispirazione e incoraggiamento.
Per indicare la via e dare una mano c’è il gruppo di enologi di Matura, rappresentato in questo caso da Valentino Ciarla coadiuvato dgli agronomi Gianluca Grassi e Stefano Dini che sanno dare ai vini, al di là dei diversi profili, un convincente carattere territoriale unico e riconoscibile. Con la bellissima annata 2004 che ha dato l’incoraggiamento decisivo.
Claire ci ha guidati in campagna e in cantina: ora è arrivato il momento di Enzo che si destreggia egregiamente fra i fornelli della sala di accoglienza mettendo in luce una comprensibile propensione per una cucina dai colori e dai profumi mediterranei.
Bàja 2016
Bel carattere floreale e minerale al naso, dove si mostra ampio e fresco. Al palato emergono nette le note di agrumi nell’ambito di una beva vitale e succosa, concluso da un elegante retrogusto di anice.
Pinko Pallino 2016
Vino rosato ottenuto da uve sangiovese e teroldego. Il naso, con note di frutta rossa eleganti e sottili, prelude ad una sorprendente prestanza della beva, equilibrata e fresca.
Gigetto 2015
Da uve sangiovese al 90% e saldo di teroldego, mostra un naso caldo, maturo, caratterizzato da spiccata generosità di frutto. Spesso e setoso nella beva, colpisce nel finale per la straordinaria finezza della trama tannica.
Gigino 2015
Sangiovese in purezza, sfoggia un colore rubino dai bei riflessi e un naso vivo, ricco di sensazioni di erbe aromatiche. La trama è larga e leggera sul palato, che ripropone nel finale fresche sensazioni erbose.
Sangiovese al 90% con saldo di colorino mette in mostra un naso profondo, persistente, complesso, di espressione fascinosa. La beva si mantiene levigata e scorrevole, rinfrescandosi verso un finale succoso e pieno di energia.
Paonazzo 2013
Metà sangiovese (affinato in botte grande) e metà colorino (in barrique), è il vino più opulento già a partire dalle sensazioni olfattive ricche di note speziate, e ancor di più al palato dove appare denso, concentrato, e punteggiato da influssi aromatici del rovere che riemergono anche nel finale.
Poggio La Noce
Via Ontignano, Fiesole (Fi)
Tel. 055 6549113
www.poggiolanoce.com
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