Ma è visitando Valdobbiadene che si riesce a comprendere la vera origine del successo di questo vino: le belle colline ricoperte di vigneti, il territorio dal microclima ideale per la maturazione graduale della glera e, naturalmente, la tradizione molto radicata della spumantizzazione con il metodo Martinotti, più conosciuto come metodo Charmat.
La passeggiata ci porta fino alla famosa “Osteria senza Oste“, locale self service ante litteram da cui si può godere una splendida vista sulle colline. Il locale, divenuto famoso anche per le controversie con l’agenzia delle entrate, è nato con l’idea di una completa autogestione del pubblico sui prodotti disponibili fino al pagamento del consumato, indicato ma in effetti libero. Oggi vi è una cassa automatica che però non vincola al pagamento dei prodotti consum
Ma, come dicevo, è il panorama che si gode dalla sommità della collina che affascina il visitatore. Le colline circostanti, ricoperte di vigneti, sono punteggiate dalle varie frazioni e dalle aziende vitivinicole completamente integrate nei vigneti. La pur breve visita in compagnia di Luca ci consente una panoramica dei vari microclimi e dei limiti delle denominazioni della zona: dalla collina del Cartizze alla Docg per poi comprendere l’ampio
Non poteva mancare un passaggio in cantina, dove l’enologo ha una importanza fondamentale dato il complesso sistema di produzione del Prosecco. E così, per avere una panoramica completa del processo produttivo, visitiamo una delle aziende con cui collabora Luca: Terre di San Venazio Fortunato. Nata nel 2007 dalla lunga esperienza nel settore e dalla passione di Monica Ganz e Gabriele Gregolo, la cantina si è dotata delle più avanzate tecnologie di vinificazione mentre i vigneti si estendono intorno all’azienda e in zona più elevata per un totale di 20 ettari.
Il nome si rifà ad un poeta della tarda epoca latina nato a Valdobbiadene, poi vescovo di Poitiers, che nei suoi poemi ha celebr
Il contenuto di zucchero finale, che determinerà poi la categoria merceologica di appartenenza (extra brut, brut ecc.), viene stabilito in fase di preparazione e residua dopo la fine della fermentazione, quando il processo fermentativo viene arrestato con il freddo. Per alcune tipologie di prosecco si attua quello che è definito come Martinotti/Charmat lungo, nel quale lo spumante oramai in pressione viene mantenuto in contatto con i lieviti per un periodo più o meno lungo in modo da ampliare la gamma aromatica, la morbidezza e la complessità del vino.
Di particolare interesse, ci spiega l’enologo, è la metodica di travaso dei vini ormai in pressione, che avviene nel caso di filtrazione del vino stesso: si procede a un collegamento di due autoclavi identiche, di cui una è riempita di vino già in pressione e una portata a pressione con azoto aprendo i rubinetti ed effettuando una sovrappressione e con l’aiuto di una pompa si può spo
Dopo questa esauriente spiegazione passiamo all’assaggio degli spumanti dell’azienda. Le varie tipologie di Prosecco sono presenti nella gamma dell’azienda: dal Cartizze superiore DOCG al Prosecco DOCG, fino al Prosecco DOC.
Il colore giallo paglierino lievemente verdognolo ha una luminosità accompagnata da un fitto perlage e da una spuma consistente. All’olfatto evidenzia note di frutta fresca, mela, pera, lieve mandarino. In bocca è decisamente fresco con una iniziale nota dolce che si attenua velocemente fino a lasciare il posto ad una buona acidità.
Luca poi ci propone il Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut “Demi Long”® Grado 11,5%, residuo zuccherino 9,00 g/l.
La part
L’analisi visiva rivela un tono di giallo paglierino più carico del precedente, con una inferiore densità del perlage ma con una maggiore finezza. All’ olfatto le note fruttate appaiono meno intense rispetto al precedente vino ma si fanno spazio sentori più interessanti di fiori e pasticceria, con risvolti finali anche minerali. Al palato la piena integrazione dell’anidride carbonica garantisce cremosità, una cremosità che accompagna le note morbide e dolci già percepite al naso. Veramente un bello spumante.
L’assaggio si conclude con lo spumante della zona più esclusiva e ricercata di Valdobbiadene, il Cartizze Superiore. Assaggiamo infatti il Valdobbiadene Cartizze Superiore Brut DOCG. Grado 11,5%, zucchero residuo 12 g/l.
La visita a Valdobbiadene si conclude con un saluto ai proprietari dell’Azienda San Venazio Fortunato e a Luca Antiga, con la promessa di tornare per approfondire la conoscenza di questo eccezionale territorio.