Quel luogo d’altro canto spariglia, rispetto all’immaginario collettivo riguardante la Val di Cornia livornese: c’è un paesaggio agreste integro e struggente che poggia le sue radici su terreni poveri di roccia madre di alberese, c’è una luce immensa e vento tanto, ed escursioni termiche così sensibili che non lo immagineresti, a certe latitudini. Ecco che assecondare quelle caratteristiche ha significato poter sterzare la fisionomia dei vini nel verso della dinamicità e dello slancio gustativo.
Il Cabernet Franc 2014 è l’immagine specchiata di una terra speciale. E’ come se ne avesse introiettato gli impulsi. Elettrico, scattante, dettagliato, è delizia dalle movenze femminee in un corpo proporzionato, è ariosità di trama che si fa freschezza.
A modo suo ti racconta del vento e del calcare, e tu non lo dimentichi.
E quel disegno fanciullesco rappresentato in etichetta, suggerito dai profumi a una figlia bambina, è il vino stesso.