E forse, a un Sangiovese che cresce da queste parti (fino a poco tempo fa circostanza assai rara), un po’ del coraggio del condottiero gli ci vuole, per guadagnarsi un posto nel mondo.
Ora, sarà che giocava in casa e aveva il fattore campo dalla sua, ma qualcosa di sorprendente questo Sella dell’Acuto lo possiede: mi colpiscono intanto i suoi 12 gradi alcol nonostante provenga da una annata tribolata e siccitosa come la 2017. Mi colpisce per misura, spontaneità, senso dell’equilibrio.
Nessuna rusticità nei paraggi, ne apprezzi la vocazione gastronomica e insieme la correttezza formale.
La chiusura affusolata gli regala rilievi sapidi e un digradare sfumato.
E’ una presenza non urlata la sua, senza schiamazzi, senza prosopopea, senza arroganza di frutto. Non era facile, in una annata così.
Ma per un condottiero, questo ed altro.