Subito fuori dalla Val di Susa, sotto alla Sacra di San Michele che ne segna l’inizio, stà Avigliana. Piccolo centro a 30 km da Torino, con una lunga e importante storia industriale, non foss’altro per essere stata sede del dinamitificio Nobel.
Notevole anche la ristorazione con alcuni bei locali nel giro di pochi metri.
Al ristorante San Michele siamo già stati, ma tornarci è piacevole. Ambiente elegante e piatti curati ma nel filone della tradizione, a costo di proporre gusti forti e non proprio in linea con la tendenza corrente, gusti autentici di questa che era zona di contrabbandi e commercio, la via del sale. Merce preziosa che si portava appresso gli odori liguri, e l’acciuga salata che qui in piemonte diventò regina.
Ecco quindi un menù che mescola il pesce di lago, la carne e il formaggio piemontese, e ricordi di riviera.
Interessante anche la carta dei vini, presentata con competenza e ricercata, naturale, peculiare, con una buona offerta valligiana.
Scegliamo un calice di Valsusa Doc Finiere 2018 – La Chimera. Vino a base di avanà, autoctono della valle, di quel di Chiomonte, paese noto alla cronaca per ben altre ragioni, molto meno naturali del vino. Il rubino è acceso e il profumo intenso e penetrante di cipria e bosco. Bocca acida, scalpitante, semplice e beverinissima, rotonda, di more. Un bel bere.
La mia scelta cade su filetto di carpa e trota in carpione, spaghettone con acciuga e finocchietto e su una chiusura ultraclassica, la persi piè, pesca al forno con cioccolata e amaretto, accompagnata calda da un fresco gelato di crema.
Ristorante San Michele, Via Umberto I, 33, Avigliana
La Chimera, Località Finiere s.n., 10050 Chiomonte